La pasta calabrese degustata nelle giornate d’informazione di
Borghi d’Europa,scelta da Antonio Miniaci, ci porta a Severino il
Pastaio, a Villapiana (Cs), che produce e commercializza in Italia e
all'estero pasta fresca e secca di primissima
qualità.
Villapiana è un comune della provincia di Cosenza. Questa
cittadina, posta sulla prima roccia che limita a Nord-Est la piana di
Sibari e difende i suoi abitanti dalla furia torrentizia del
Satanasso, ha subito le vicende storiche della Magna Grecia. Era
chiamata Leutermia, nome che conservò fino al IX secolo, quando
venne distrutta dalle incursioni saracene. Infatti verso l'850 gli
Arabi, approfittando della discordia dei Longobardi, ripiombarono in
Calabria e distrussero molte città tra cui Blanda, Cirella e
Leutermia.
Ricostruito, il borgo prese il nome di Casalnuovo
(soltanto nel 1863 acquisì la nuova denominazione Villapiana) e fece
parte del ducato di Benevento subendo la dominazione longobarda e
bizantina, fino alla venuta dei Normanni, quando cominciò il suo
periodo strettamente feudale. Di questo periodo ne sono ancora
testimoni i resti del castello, dove trovarono abitazione i feudatari
che si sono succeduti al governo del piccolo paese. Nel XVI secolo,
signori di Casalnuovo furono i Sanseverino di Salerno. In quel
periodo, per ordine di Carlo V, fu costruita nel territorio di
Casalnuovo una torre difensiva. Nel 1551, invece, Marco Antonio
Sanseverino fece costruire, poco distante dal centro abitato, il
convento dei cappuccini composto da undici celle con annessa una
piccola chiesa dedicata all'Immacolata. Alla famiglia Sanseverino
successe, nel XVII secolo quella dei Pignatelli, duchi di
Bellisguardo, distinti dal ramo dei marchesi di Cerchiara di Calabria
e principi di Nola. La famiglia dei duchi di Bellisguardo si estinse
con Margherita, che sposò il marchese di Cerchiara, Diego Pignatelli
e unificò, in tal modo, l'amministrazione del feudo di Casalnuovo
con quello di Cerchiara. Gli eredi Pignatelli mantennero il
possedimento fino all'eversione della feudalità. Al tempo della
Repubblica Partenopea il generale Championnet, incaricato di
procedere all'ordinamento amministrativo dello Stato, comprendeva
Casalnuovo nel cantone di Tursi, dipartimento del Crati. I francesi,
per la legge 19 gennaio 1807, ne fecero un Luogo nel cosiddetto
Governo di Cassano. Con il riordino predisposto per decreto data 4
maggio 1811, istitutivo dei Comuni e dei Circondari, venne compreso
tra i primi e assegnato al Circondario di Amendolara. Per il nuovo
assetto dato alla regione dalla legge borbonica I maggio 1816 venne
trasferito nel circondario di Cerchiara. Assunse l'attuale
denominazione con il decreto 4 gennaio 1863.
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