e del Mese della Mobilità Dolce ( promossi da Co.Mo.Do-Cooperazione per la Mobilità Dolce), con
una visita a Portomaggiore.
' La Bottega dei Ricordi : la ferrovia Bando-Portomaggiore' è stata l'occasione di un incontro assai
efficace : grazie alla signora Franca,nume tutelare dell''ultracentenario ristorante al Baruffino, i giornalisti e i comunicatori hanno potuto rintracciare Corte Braglia (poco dopo il Canile Municipale), ove nei mesi invernali veniva ricoverata la locomotiva e i vagoni merci del treno.
Sito sulla riva di un canale (lo Scolo Bolognese), in località Portoverrara, al Baruffino è un ristorante alla buona e senza pretese : è possibile gustare una cucina tradizionale e ottime fritture di pesce. Nel menù ci sono anche proposte di carne. Le porzioni sono abbondanti e il conto è modico.
La ferrovia Portomaggiore-Bando era una linea commerciale a scartamento ridotto. Serviva per il trasporto dei prodotti agricoli (prevalentemente barbabietole da zucchero) dalle campagne del portuense fino al capoluogo dove si immettevano nella linea Ferrara-Rimini e venivano trasportate fino al polo industriale di Pontelagoscuro.
Costruita in un'epoca dove era scarsa la motorizzazione e dove le caratteristiche del terreno (Prevalentemente umido e torboso) non consentivano il passaggio dei carri trainati da buoi o cavalli. La ferrovia rimase operativa fino ai primi anni della guerra quando i tedeschi la smantellarono per ricavarne il ferro per costruire materiale bellico e per prelevarne la ghiaia per costruire una strada diretta tra Portoverrara e Maiero, entrambe località sulla linea gotica. Rimane ancora nei più anziani del paese il simpatico soprannome dato alla piccola locomotiva: La Beta. La ferrovia era aperta solo nel mese estivo e poteva usarla chiunque.
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