lunedì 27 ottobre 2025

Chi esce entra A Tribute Exhibition to a Disappearing Building

 A cura di Simon Würsten Marin

Commissionata da Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institute for Art History

 

 

Public Program

 

mercoledì 29 ottobre dalle 18.00 alle 22.00

Performance Night con

Lara Dâmaso, Isam Abad Montalvo e Sorour Darabi

Roma, via Gregoriana 9

 

giovedì 30 ottobre alle 17.00

in occasione della presentazione del catalogo della mostra,

tavola rotonda Impossible Architecture: On Restoring Buildings and Cultural Memory

Roma, via Gregoriana 22

 

Prenotazione obbligatoria

 

www.biblhertz.it

 

Chi esce entra. A Tribute Exhibition to a Disappearing Building. Installation view, Via Gregoriana 9, Roma; Credits: Enrico Fontolan, Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte. Lara Dâmaso, Exercise in Facelessness (Public), 2025, Burn The Diaries, Read Them Out Loud, Kunsthalle Wien © Paola Lesslhumer02; Sourur Darabi, MAJNÛN, 2025 © Sourur Darabi/DEEPDOWN03; Isam Abad Montalvo, Perreo del Rinacimiento © Gregory Batardon


Roma, 27 ottobre 2025. Nell’ambito della mostra Chi esce entra. A Tribute Exhibition to a Disappearing Building, a cura di Simon Würsten Marin e visitabile fino al 9 novembre 2025 in via Gregoriana 9, la Bibliotheca Hertziana presenta un Public Program che include una serata di performance, mercoledì 29 ottobre 2025 dalle 18.00 alle 22.00, e una tavola rotonda in occasione della presentazione del catalogo, giovedì 30 ottobre 2025 alle 17.00.

 

Chi esce entra. A Tribute Exhibition to a Disappearing Building è un progetto espositivo unico che ha invitato oltre venti artisti italiani e internazionali ad abitare con le proprie opere lo spazio in rovina di via Gregoriana 9 – un tempo sede di una galleria d’arte e successivamente del celebre nightclub La Cage aux folles, poi rimasto abbandonato per oltre trent’anni. La mostra esplora i temi del decadimento, della memoria culturale e della sua trasmissione, rendendo omaggio all’edificio e alla sua storia singolare in un atto collettivo di memoria. Il programma pubblico amplia e approfondisce la cornice tematica del progetto.

Durante la Performance Night, mercoledì 29 ottobre, gli artisti Lara Dâmaso, Isam Abad Montalvo e Sorour Darabi (in collaborazione con Pablo Altar e Sacha Gabilan) occuperanno lo spazio di via Gregoriana 9 con performance dal vivo, interagendo con l’edificio attraverso movimento e suono per esplorare le tensioni tra identità, memoria culturale e futuri speculativi. Un intervento musicale di Zoess completerà la serata.

 

Giovedì 30 ottobre in occasione della presentazione del catalogo della mostra, la Bibliotheca Hertziana ospiterà, in via Gregoriana 22, la tavola rotonda Impossible Architecture: On Restoring Buildings and Cultural Memory. Parteciperanno Anna Puigjaner (ETH Zurigo), Facundo Revuelta (Università di Buenos Aires) e Yousef Taha يوسف طه (RIWAQ, Ramallah), con la moderazione di HE Shen 何珅 (ETH Zurigo). Attraverso prospettive decoloniali, femministe e queer, la discussione rifletterà sulle pratiche di conservazione culturale e di riconfigurazione architettonica. Il catalogo di Chi esce entra. A Tribute Exhibition to a Disappearing è edito Dario Cimorelli Editore, a cura di Simon Würsten Marin e con testi di Tristan Weddigen, Simon Würsten Marin, Margherita Fratarcangeli, He Shen.

 

Chi esce entra è un progetto commissionato dalla Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la Storia dell’Arte e sostenuto dalla Fondazione Max Planck.


PROGRAMMA

 

PERFORMANCE NIGHT

Ampliando il dialogo tra arte contemporanea e l’architettura di Via Gregoriana 9, tre artistə performativə e una DJ sono invitatə ad abitare lo spazio attraverso movimento e suono, esplorando le nozioni di identità, memoria culturale e futuri speculativi.

 

Line-up

Lara Dâmaso è un’artista con base tra Milano e Zurigo. Il suo lavoro abbraccia forme effimere e permanenti, prendendo corpo attraverso i mezzi della performance, del suono, del video, del ricamo, della scultura, della fotografia e del testo. La pratica di Dâmaso si concentra sul dialogo sensibile e vibratorio tra gli esseri umani e lo spazio che abitano. Per Chi esce entra, presenta Polychisis (to emanate), una performance che esplora la relazione tra il movimento della voce e quello del corpo, stabilendo una forma diretta ed emotiva di comunicazione con l’edificio di via Gregoriana 9.

 

Sorour Darabi è un artista e coreografo transdisciplinare, nato a Shiraz (Iran) e residente a Parigi dal 2013. Il suo lavoro affonda le radici nell’esplorazione della letteratura persiana e delle storie queer in Iran, intrecciando questo patrimonio culturale con le preoccupazioni sociopolitiche contemporanee. Sviluppata in collaborazione con l’artista sonoro Pablo Altar e l’artista visivo Sacha Gabilan, la performance MAJNÛN — primo stadio di un’ampia opera di danza che esplora la follia — trasforma via Gregoriana 9 in un palcoscenico per una drammaturgia di tracce, cicatrici e sparizione.

 

Isam Abad Montalvo è un performer e danzatore originario di Quito (Ecuador) e con base a Losanna. La sua pratica personale unisce lavoro fisico, poesia, canto e DJing, il tutto da una prospettiva decoloniale e queer. Nella sua performance solista metiCULOsidad, propone una decostruzione degli stereotipi e un’esplorazione della sensualità transmaschile legata alla cultura di strada Latinx, immaginando un mondo post-apocalittico in cui restano solo piante, punk e reggaeton.

 

ZOESS è una DJ e produttrice siciliana con base a Roma. Dal 2021 ha iniziato organizzando eventi underground in luoghi segreti, per poi esibirsi in diversi festival e club. All’interno dell’edificio di via Gregoriana 9, la sua musica ipnotica e dinamica entra in dialogo con le performance e con la pista da ballo dell’ex club, riattivandone gli echi.

 

TAVOLA ROTONDA

Impossible Architecture: On Restoring Buildings and Cultural Memory

Impossible Architecture” definisce pratiche che abitano, sospendono e riconfigurano simultaneamente i significati di un edificio, mettendo in discussione la storiografia architettonica, i programmi, le cronologie e l’autorialità delle opere. Questa tavola rotonda pone al centro tali pratiche, considerando l’abitare, la cura e la politica come elementi costitutivi e non incidentali.

 

Andando oltre la conservazione e il restauro incentrati sul monumento, i relatori presentano progetti in cui il vivere all’interno di luoghi in riparazione destabilizza la ricerca e la pratica architettonica convenzionali. In questi casi, abitanti e architetti co-occupano edifici in trasformazione, riconoscendo modalità dell’abitare che superano i quadri standard di progettazione e realizzazione.

 

Radicata in prospettive decoloniali, femministe e queer, la discussione reimmagina i significati sociali, culturali e politici dell’interim, del presente impalcato del restauro e delle pratiche effimere che lì attecchiscono. Piuttosto che mirare solo a monumenti compiuti, ci si interroga su come la riparazione possa generare infrastrutture sociali, redistribuire competenze ed estendere la cura, aprendo possibilità durature proprio attraverso l’abitazione transitoria.

Con: Anna Puigjaner, architetta, fondatrice di MAIO, Barcellona, e professoressa alla Chair of Architecture and Care, ETH Zurich; Yousef Taha يوسف طه, architetto e restauratore presso RIWAQ – Centre for Architectural Conservation, Ramallah; Facundo Revuelta, architetto, attivista e docente presso il Design and Gender Studio, Università di Buenos Aires; Modera HE Shen 何珅, artisti, ricercatori e assistenti scientifici alla Chair of Architecture and Care, ETH Zurich.

Nessun commento:

Posta un commento