lunedì 27 ottobre 2025

Premio Collio 2025 – Diciotto edizioni per raccontare l’anima del territorio.

 


Si è svolta ieri, domenica 26 ottobre, nel corso della cena inaugurale di Collio Evolution, la premiazione della XVIII edizione del Premio Collio, intitolato alla memoria del Conte Sigismondo Douglas Attems di Petzenstein, figura storica della viticoltura del Collio e primo Presidente del Consorzio.


Un appuntamento che, anno dopo anno, valorizza la ricerca, la divulgazione e la narrazione del vino come espressione autentica di un territorio straordinario, dove tradizione e innovazione convivono in armonia. La premiazione si è svolta alla presenza della stampa, dei premiati e del CDA in un clima di confronto e condivisione che riflette lo spirito del Collio stesso.


Cinque sezioni, cinque modi diversi di interpretare il Collio: dalla scienza alla scrittura, dalla comunicazione digitale alla ricerca più avanzata. Un mosaico di linguaggi che restituisce il ritratto vivo di una terra capace di ispirare pensiero e passione.


Nella Sezione A, dedicata alla miglior tesi di laurea triennale o magistrale, la giovane Giulia Miani è stata premiata per il lavoro “Studio della diversità biochimica e antifungina di estratti idroalcolici di propoli”: una ricerca che coniuga rigore scientifico e attenzione alla sostenibilità, ponendo la natura al centro del processo innovativo.


La Sezione B, dedicata alla miglior ricerca PhD, ha visto la vittoria di Alberto Calderan con la tesi “Evaluation of the individual and combined effects of water and heat stress on grapevine physiology and grape quality in the Friuli-Venezia Giulia region”. Uno studio ampio e approfondito che affronta con competenza il tema cruciale del cambiamento climatico, suggerendo vie di adattamento per la viticoltura del futuro.


Per la Sezione C, riservata al miglior articolo giornalistico pubblicato su testate italiane, il riconoscimento è andato a Laura Pacelli di James Magazine per “Collio. Io sono Friulano”: un racconto autentico e emozionale, capace di trasmettere il carattere del territorio e il legame profondo tra vino, persone e paesaggio.


Nella Sezione D, dedicata alle testate straniere, il premio è stato assegnato a Matt Steeves di Quercus Vino, per “Italy’s best white wines which you’ve probably never heard of…”, per aver saputo raccontare con sguardo curioso e appassionato l’identità dei vini bianchi del Collio al pubblico internazionale.

 

Chiude il quadro Alessandro Regoli di WineNews, vincitore della Sezione E dedicata allo storytelling digitale, con “Collio: passato, presente e futuro dei vini bianchi italiani, in uno dei territori più in forma”: un racconto moderno e dinamico, che intreccia voci e visioni per restituire la vitalità del Collio contemporaneo.


A valutare i candidati, una commissione composta dal Presidente del Consorzio Tutela Vini Collio, Luca Raccaro, dalla Dott.ssa Lucilla Iacumin, Direttrice Vicaria del Dipartimento di Scienze Agroalimentari, Ambientali e Animali dell’Università di Udine, dal Dott. Pierpaolo Penco, Responsabile dell’area Wine Business del MIB Trieste School of Management, e dal Dott. Carlo Morandini, Presidente dell’Associazione Regionale dei Giornalisti Agricoli, Agroalimentari, Ambientali e del Territorio del Friuli Venezia Giulia.


“Il Premio Collio rappresenta un momento prezioso di confronto tra il territorio e chi lo racconta” – afferma Luca Raccaro, Presidente del Consorzio Tutela Vini Collio. – “In questa XVIII edizione abbiamo voluto riconoscere il valore di ricerche e narrazioni che esprimono al meglio la nostra identità: un Collio che riflette, innova e continua a ispirare. È questo lo spirito che il Conte Attems avrebbe voluto vedere crescere, e che oggi ci impegniamo a portare avanti con orgoglio”.



L’attività è realizzata con il supporto di “Io Sono Friuli Venezia Giulia” e con il patrocinio del Comune di Cormòns e della Comunità del Collio.

 

     


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