Montebello Vicentino, ottobre 2025 – Cavazza, storica realtà vitivinicola vicentina e punto di riferimento dei Colli Berici e del Gambellara, continua il rinnovamento della sua identità visiva e presenta il restyling dell’immagine della linea Cicogna, che racchiude i grandi vini rossi dell’azienda.
“La linea Cicogna è il frutto di un progetto di viticoltura volto alla ricerca della qualità e della valorizzazione del terroir dei Colli Berici che va avanti da oltre trent’anni - spiega Stefano Cavazza, alla guida dell’azienda insieme ai cugini Andrea, Elisa e Mattia. Durante il percorso di rebranding intrapreso negli ultimi anni, abbiamo capito che volevamo dare ancora più risalto all’anima autentica e alla qualità della nostra linea premium, ma senza snaturare quel logo che negli anni è diventato un’icona di Cavazza. Ecco allora che l’immagine rinnovata riprende e valorizza i tratti originari delle prime etichette realizzate alla fine degli anni ’80, recuperandone le linee e le suggestioni in chiave moderna, diventando un ritorno alle radici capace di unire storia, territorio e visione futura.”
Il nome Cicogna affonda le sue radici nella storia dei Colli Berici e richiama l’antica casata veneziana che scelse queste colline come luogo di villeggiatura e rifugio stagionale. Nei secoli passati, infatti, i nobili veneziani erano soliti possedere dimore tra i rilievi berici, dove trascorrevano i mesi invernali per sfuggire all’umidità e all’aria stagnante della laguna. La rete di canali che collegava Venezia all’entroterra rendeva questi luoghi facilmente raggiungibili e ne accresceva il fascino, trasformandoli in un rifugio privilegiato, tanto da far nascere l’usanza dello “svernare in collina”.
Col tempo, il cognome Cicogna si è così trasformato in toponimo, dando il nome a questa zona di Alonte e lasciando tracce tuttora visibili nelle antiche mappe post-napoleoniche risalenti a oltre due secoli fa.
Nel 1987 la famiglia Cavazza, già da oltre cinquant’anni interprete autorevole della Garganega a Gambellara, decise di raccogliere l’eredità di questo luogo ricco di storia acquisendo Tenuta Cicogna. Ne intuì da subito il potenziale straordinario dato dai terreni calcarei e da un microclima capace di regalare ai vini struttura, eleganza e longevità.
Qualche anno più tardi, un artista vicentino vicino alla famiglia trasformò quella identità in segno visivo, creando i disegni che avrebbero caratterizzato le prime etichette Cicogna e che oggi ispirano il restyling. Il logo non è dunque un semplice aggiornamento grafico, ma un segno di continuità, la naturale evoluzione di un racconto che unisce memoria storica, radici territoriali e la volontà di innovare nel segno dell’eccellenza.
“Il restyling dell’etichetta porta più luce ed essenzialità alla nostra linea. L’immagine della cicogna, ingrandita e fedele all’originale, torna protagonista in omaggio alla prima versione storica e con dei colori ancora più vividi. Abbiamo scelto poi di mantenere il nome del varietale - Merlot, Cabernet Sauvignon o Syrah - per sottolineare la grande espressione che questi vitigni trovano sui Colli Berici” conclude Stefano Cavazza.
A conferma dell’attenzione dedicata alla linea Cicogna, Cavazza ha recentemente presentato un listino interamente riservato alle vecchie annate, frutto di un lungo lavoro di archiviazione iniziato con la terza generazione e oggi valorizzato dalla quarta. Una scelta inedita che sfida le consuetudini locali e che interpreta l’invecchiamento non come un limite, ma come un’opportunità per esaltare il territorio e i suoi vini. Con questa iniziativa l’azienda si posiziona tra le proposte di più alto livello, offrendo a professionisti e appassionati l’occasione di scoprire autentici gioielli enologici che risalgono fino alla fine degli anni ’80.
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