| Nell’ambito della manifestazione “Gemona, formaggio e dintorni”, sabato 8 novembre alle ore 11 l’Ecomuseo organizza una visita guidata a un vero e proprio presìdio culturale, oltre che alimentare: si tratta della Latteria turnaria di Campolessi in via San Marco 7 a Gemona, fondata nel 1908 e tra le poche realtà storiche del Friuli a mantenere ancora attivo il modello turnario, svolgendo un rilevante ruolo sociale per la comunità di riferimento. L’iniziativa offre l’opportunità di scoprire un patrimonio produttivo che unisce tradizione, territorio e sostenibilità. I partecipanti potranno osservare la sala di lavorazione, le caldaie in rame per il formaggio, la caldaia in acciaio per la ricotta, il piano per la pressatura delle forme, la sala di stagionatura, seguendo le operazioni quotidiane e le regole condivise dai soci. |
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Nel corso della visita Sereno Milisso, presidente della latteria, e Alberto Boezio, casaro e tecnologo alimentare, spiegheranno il funzionamento del processo produttivo, illustrando dettagli e pratiche di una filiera lattiero casearia che garantisce qualità e sicurezza alimentare. Al termine è in programma una degustazione dei formaggi di diversa stagionatura. L’incontro, rivolto a famiglie, appassionati, operatori del settore e ristoratori, rappresenta un’occasione importante per conoscere una realtà storica ancora attiva e per apprezzarne sapori, tradizioni e saperi artigiani. La partecipazione è gratuita, prenotazione obbligatoria (max 20 partecipanti) telefonando al 338 7187227 o scrivendo a info@ecomuseodelleacque.it. |
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Oggi le latterie turnarie in Friuli si contano sulle dita di una mano, sono strutturate in pratica come cooperative di servizi, non essendo più possibile de8inirle legalmente come società di fatto. Il numero continua a calare di anno in anno poiché gli allevamenti famigliari con poche vacche in stalla sono per lo più sostenuti da anziani che alle volte non hanno ricambio generazionale. Il Presìdio Slow Food assegnato al formaggio della Latteria turnaria di Campolessi grazie all’impegno dell’Ecomuseo, vuole preservare il sistema della caseificazione collettiva, basato su tanti fattori: il benessere animale, la qualità del latte, l’artigianalità della produzione, il rapporto diretto produttore-consumatore… |
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