Azione n. 11
Le Vie della Birra :
Bamberg, in Baviera (Germania)
Patrimonio Culturale
: Fränkisches Brauereimuseum (Museo Francone della birra), situato
nel birrificio del convento sul Michaelsberg
Patrimonio del Cibo
: Birra Bavarese & Cibi italiani, a cura della Compagnia del
fermento
- Degustazione presso l' azienda agricola Le Ave a Salgareda
Milano Vetrina del
Gusto : Le birre monastiche di Irlanda, Vallonia e Fiandre (Belgio)
"Scegliere
Bamberga e la Franconia come meta birraria di un nostro viaggio,
significa riscoprire tradizioni brassicole antichissime, insite nella
cultura e nel modo di vivere degli abitanti. Le statistiche raccontano
di 300 litri pro capite e della più alta densità di birrifici per
chilometro quadrato al mondo. Sebbene già questo ci può dare un’idea
del viaggio che affronteremo, è soltanto immergendosi realmente in
questa realtà ferma nel tempo, che la ricerca della birra locale ci
avvolgerà con tutto il suo fascino.
Città protetta dall’Unesco,
parzialmente risparmiata dai bombardamenti alleati che hanno comunque
trovato il modo di radere al suolo un paio dei suoi birrifici, Bamberga,
almeno fino a qualche decennio fa aveva più birrifici che chiese, ben
più di 60 ad inizi ‘800. Immaginare un pub crawl al giorno d’oggi in
una cittadina di poco più di 60.000 abitanti, con 60 birrifici, sarebbe
impresa ardua che metterebbe alla prova anche i fegati più allenati.
Purtroppo le nostre possibilità di assaggiare birra locale si sono
ridotte a sole 10 mete, numero sufficiente però per fare della città
una destinazione imprescindibile per ogni appassionato. Fortunatamente
la maggior parte dei birrifici superstiti mantengono la loro atmosfera
magicamente immersa nei secoli scorsi: riconoscerli è facile per la
grande porta ad arco d’ingresso, una volta utilizzata per il passaggio
dei carri a cavallo per trasportare le botti di birra. Spesso ci
accoglie una sorta di largo corridoio, chiamato in gergo “Schwemm”, uno
spazio dove in antichità gli stessi facchini potevano ristorarsi con
una birra acquistata dalla tipica finestrella chiamata “Schenke”,
attendendo il carico del loro carro. La sala principale della locanda
era separata dal resto e ci accoglie tuttora con gli splendidi soffitti
sorretti da travi in legno, gli enormi tavoli sociali da dividere con
gli avventori locali, le caratteristiche stufe piastrellate di verde e i
trofei di caccia appesi alle pareti; il tutto contornato da cameriere
dal servizio a volte brusco, poco incline alle esigenze del turista.
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