venerdì 31 ottobre 2025

EUSTACHIORA PORTA A MILANO LA CANTINA DEL TESTIMONE

 




3 - 11 Novembre 2025 | Milano
EUSTACHIORA



Tre vini, una storia, un’eredità toscana


C’è un vino che nasce da una promessa. Una promessa tra generazioni, tra chi ha piantato la vigna e chi oggi la fa crescere con la stessa cura e la stessa visione.

Dal 3 all’11 novembre, EustachiORA, la degustazione itinerante che anima il quartiere Porta Venezia di Milano, accoglie Cantina del Testimone, giovane realtà vitivinicola fondata da Francesco Goracci, che nel 2022 ha raccolto il testimone del nonno Idro, contadino e vignaiolo di Abbadia di Montepulciano.

L’idea nasce dal legame tra i due, un manoscritto mai scritto dal nonno, un racconto rimasto nella penna e oggi trasformato da Francesco in un progetto collettivo. Attorno a sé ha riunito 15 soci provenienti da mondi diversi, agricoltura, marketing, diritto, tecnologia, tutti uniti dalla convinzione che il vino sia prima di tutto un gesto di comunità.

“La Cantina del Testimone è terra, uva, amicizia e voglia di fare insieme trasformate in vino.”

Parole che raccontano un modo di intendere la viticoltura come gesto collettivo, un lavoro che si costruisce tra mani amiche e visioni condivise.

Tra Montepulciano e la Val d’Orcia, nel cuore della Toscana rurale dichiarata Patrimonio UNESCO, la cantina coltiva 3 ettari di vigneto distribuiti tra Abbadia, Gracciano, Pianoia e Greppo. Qui il lavoro è artigianale, scientifico e sostenibile, rese equilibrate, inerbimenti spontanei, attenzione al suolo e vinificazioni non invasive

Nel 2024 arriva la prima vendemmia del nuovo corso, e nel 2025 le prime bottiglie. Ogni etichetta è una pagina del manoscritto di nonno Idro: “Fortunato”, bianco macerato profondo; “Fiorella”, rosato elegante; “Idro”, rosso conviviale. Completano la produzione il Chianti “Vigna di Idro” e il passito “Santino”, omaggio alla memoria contadina.

L’EVENTO
EustachiORA continua a essere un ponte urbano tra chi coltiva e chi degusta, un’occasione per ascoltare storie vere e assaporare vini che raccontano di persone prima che di etichette.
Due tappe, tre calici, un viaggio nel cuore della Toscana contemporanea.

TAPPE

1. Polpetta DOC – Via Bartolomeo Eustachi 8
    FORTUNATO – Bianco IGT Toscana
    FIORELLA – Rosé IGT Toscana

2. Sapori Solari – Via Stoppani 11
    IDRO – Rosso IGT Toscana

TICKET DEGUSTAZIONE15€ – Acquistabile nella prima tappa include 3 calici + 1 extra finale
I locali manterranno i propri orari e il giorno di chiusura settimanale.

 

I VINI IN DEGUSTAZIONE


FORTUNATO – Bianco IGT Toscana

Fortunato è una cuvée intensa, nata dall’unione di Trebbiano, Malvasia e Grechetto, vinificati con una chiara idea enologica: fare un bianco che non insegua la leggerezza, ma scelga la struttura e la complessità, in una terra storicamente vocata ai grandi rossi.

La vigna è pensata per ottenere poco, ma buono: ogni pianta viene portata a concentrarsi su pochi grappoli, selezionati già a fine giugno. Si tratta di quelli più lunghi e spargoli, naturalmente predisposti a un percorso di su maturazione che li arricchisce di zuccheri, aromi e spessore.

La vinificazione prevede un contatto leggero ma significativo con le bucce, per conferire al vino profondità, personalità e un profilo aromatico ampio e avvolgente.
Vista: si presenta con un color giallo dorato intenso, sfumato di ambra, che richiama il miele e le terre mature da cui proviene.
Naso: in primo piano emergono note di pesca gialla matura. A seguire, compaiono sentori lievemente ossidativi, caldi e avvolgenti, che ricordano la crosta di pane e una punta di nocciola tostata. Il bouquet si chiude su sfumature floreali, come gelsomino e camomilla, accompagnate da un accenno di miele di acacia e fieno secco, che amplificano la sensazione di profondità. Al naso ricco e materico che ne racconta il tempo e la macerazione.
Palato: dal gusto ricco e stimolante, bilanciato perfettamente nei suoi 14% di alcol in volume, rendendolo sorprendente per profondità e struttura. La persistenza è lunga, con un finale morbido, leggermente evoluto, che racconta un bianco fuori dagli schemi per carattere e visione.
Fortunato nasce da sette filari coltivati in due vigneti distinti, ciascuno con un’anima ben precisa. È proprio dalla complementarità di queste due parcelle che prende forma l’identità profonda di questo vino bianco toscano.

Il Trebbiano e la Malvasia provengono dalla vigna storica di Idro, il nostro vino rosso simbolo, dove il suolo di impasto limo-argilloso, di origine marina pliocenica, garantisce un perfetto equilibrio tra ritenzione dell’acqua nel suolo e drenaggio. La presenza di argilla consente alle viti di superare senza stress i mesi più caldi, assicurando nutrimento e costanza. Il limo, invece, accompagna una maturazione lenta e regolare, che consente alle uve di esprimere finezza ed equilibrio. Questo tipo di terreno regala ai vini una spiccata mineralità, un profilo aromatico ricco, con nuance floreali ed evolute, e una struttura che accoglie e valorizza la leggera macerazione sulle bucce.

Il Grechetto, invece, proviene dalla zona di Greppo, dove il terroir si fa più dinamico. Qui il suolo è composto da argille, sabbie gialle di origine tufacea e una marcata presenza di potassio. È un terreno che sa trattenere l’umidità nei periodi più asciutti, ma che allo stesso tempo garantisce un drenaggio naturale. Questo vitigno, noto per la buccia spessa e la resistenza alle condizioni climatiche più sfidanti, trova in Greppo un microclima ideale, segnato da importanti escursioni termiche tra giorno e notte. Il risultato è un’uva dalla forte personalità, capace di conservare una bella acidità e sviluppare profumi intensi e ben definiti.

Temperatura: Per valorizzarlo al meglio, si consiglia di servirlo a una temperatura compresa tra 8/10°C in modo da esaltarne la tensione e la mineralità, ma non troppo freddo da chiuderne il profilo aromatico.

AbbinamentiLa sua natura macerata, l’avvolgenza al sorso e la trama gustativa ampia lo rendono un vino gastronomico, ideale per accompagnare piatti ricchi di sapore e di carattere.

 

 

La struttura del vino sostiene la carne bianca, tra queste si abbina bene con coniglio al forno con olive e rosmarino. Sul fronte del pesce, trova equilibrio con carni compatte e saporite, come il tonno scottato o lo spada alla griglia.

Infine, per chi ama l’abbinamento con i formaggi, Fortunato dà il meglio di sé con quelli erborinati di media stagionatura: dal gorgonzola dolce al blu di capra.

Non è un bianco da aperitivo, ma un compagno di tavola consapevole.

 

FIORELLA – Rosé IGT Toscana

Questo rosè IGT Toscana, composto da 70% Sangiovese e 30% Merlot, nasce nel cuore della Val d’Orcia raccogliendone tutta la poesia, il colore rosa tenue ricorda i tramonti primaverili e il profumo avvolgente accompagna ogni sorso con grazia. Fresco, minerale e di ottima struttura conferita dall’azione del suolo ricco di galestro e rocce. È un vino pensato per momenti di condivisione, per stupire con eleganza e charme.

Vista: si presenta di colore rosa tenue, elegante e luminoso, che richiama subito i tramonti morbidi della Val d’Orcia e i rosati più raffinati della Provenza.

Naso: dal profumo delicato e espressivo, con note floreali di rosa canina e violetta bianca, accompagnate da una lieve sfumatura agrumata e da sentori minerali che ne esaltano la freschezza.

Palato: immediatamente fresco e avvolgente con una buona acidità che ne dona slancio e vivacità al sorso. La persistenza aromatica è elegante e fine, con un finale salino del tutto caratteristico.
Fiorella nasce a Pianoia, in zona Monticchiello, nel cuore della Val d’Orcia, a circa 650 metri sul livello del mare. È un luogo di rara bellezza, dove il paesaggio si apre su dolci colline, campi fioriti e filari ordinati, mossi costantemente dalla brezza.

Il suolo è composto prevalentemente da argille e flysch arenacei, una combinazione che dona equilibrio: la componente argillosa trattiene l’umidità nei periodi più caldi, mentre la presenza di sassi e arenarie garantisce buon drenaggio e vigoria controllata. È un terreno che spinge la vite a cercare in profondità, favorendo una maturazione lenta, ideale per ottenere uve fresche e profumate.

L’altitudine e la costante esposizione al vento regalano un microclima ventilato, con forti escursioni termiche tra giorno e notte, che esaltano l’acidità e fissano i profumi nei grappoli.

 

 

Tutto ciò si riflette nel calice: il colore rosa tenue ed elegante, i profumi floreali di rosa e violetta bianca, la freschezza avvolgente e la mineralità vibrante non sono solo frutto della tecnica, ma l’espressione diretta di questo terroir unico.
Temperatura: Fiorella è un rosato da servire freddo, 8/10 °C, per esaltarne al massimo l’esperienza, i profumi floreali e la sua componente minerale.

Abbinamenti: Perfetto come aperitivo, trova abbinamenti sorprendenti anche con la cucina toscana estiva. Si sposa con verdure grigliate, pecorino fresco, paste fredde oppure con panzanelle arricchite da olive nere e basilico. Da provare anche con torte salate alle erbe, un’insalata di farro con pomodorini e cipolla rossa, o con una frittatina di zucchine e menta. La sua acidità lo rende ideale anche per accompagnare salumi delicati.

 

 

 

IDRO – Rosso IGT Toscana Sangiovese in purezza

 

 

 


Questo vino rosso IGT Toscana è pensato per essere goduto con leggerezza e senza troppe cerimonie. Con 12.5% di alcol in volume, una beva snella e un colore tenue ogni sorso invita al successivo. Per apprezzarlo al meglio lasciatelo respirare qualche minuto nel calice e poi lasciatevi tentare.
Vista: si presenta con un colore rubino tenue, luminoso e trasparente, segno distintivo della sua natura leggera e schietta.
Naso: è subito generoso e accattivante, con profumi nitidi di ciliegia matura, ribes e mora. Sentori avvolgenti e intriganti che aprono a sfumature sottili di erbe aromatiche e un accenno balsamico in retrolfazione.
Palato: fresco e slanciato, sostenuto da un’acidità vivace e da tannini fini e gentili. In bocca la percezione è di un vino rosso autentico e amichevole, che si fa voler bene dal primo sorso.

 

Idro nasce da due vigne coltivate tra Abbadia e Gracciano, separate dal fiume Salarco ma accomunate da un suolo limoso-argilloso, ben drenato e ricco di equilibrio.

A Gracciano, a 230 metri sul livello del mare, la vigna più grande beneficia di un microclima ventilato e di forti escursioni termiche, che regalano alle uve freschezza e profumi.
Ad Abbadia, la vigna più piccola, piantata nel 2019, gode di un’esposizione più coperta e di un’altitudine leggermente superiore, contribuendo con acidità e tensione.

In cantina, una macerazione prolungata sulle bucce ha permesso di estrarre aromi varietali. Il risultato: un vino leggero ma non semplice, che unisce immediatezza e profondità.
Temperatura: il servizio è consigliato a 16/18 °C, lasciare ossigenare qualche minuto nel bicchiere.

Abbinamenti: perfetto con una pappa al pomodoro, una fett’unta con olio nuovo, o un tagliere di finocchiona e pecorino fresco. Ottimo anche con una frittata di verdure, una pasta al ragù leggero o una pizza margherita.

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