La manifestazione trentina chiude in crescita: +10% rispetto alle scorse edizioni e un confronto di alto profilo con Cortona e Côte Rôtie
Format rinnovato e grande partecipazione per la quarta edizione di Incontri Rotaliani, la rassegna biennale che mette in dialogo la Piana Rotaliana con altre zone vinicole del panorama italiano e internazionale. Un progetto che, edizione dopo edizione, consolida relazioni e crea connessioni durature tra territori e produttori.
Tra le novità di quest’anno, le wine experience hanno riscosso particolare successo. Tra queste Wine&Pizza, ospitata dall’Azienda Agricola De Vescovi Ulzbach domenica 26 ottobre, ha saputo coinvolgere un pubblico di oltre 250 presenze. L’appuntamento, dedicato all’abbinamento tra il Teroldego Rosato e la pizza gourmet di Albert, ha unito scoperta enologica e cultura gastronomica in un’esperienza conviviale. Ottimi riscontri anche per i wine lab tematici, molti dei quali sold out: sei momenti di approfondimento tecnico dedicati ai protagonisti di questa edizione, il Teroldego Rotaliano e i Syrah di Cortona e Côte Rôtie. Degustazioni e dialoghi hanno messo in luce affinità e differenze tra terroir, visioni produttive e approcci stilistici, accendendo il dibattito su identità, longevità e prospettive future dei grandi rossi.
Incontri Rotaliani 2025 si è svolto il 25 e 26 ottobre nei comuni di Mezzolombardo, Mezzocorona e San Michele all’Adige e ha registrato una crescita dei partecipanti del 10% rispetto agli anni precedenti.
Il wine talk inaugurale moderato dal vicedirettore del Corriere della Sera Luciano Ferraro ha coinvolto otto relatori: Goffredo Pasolli (Vice Presidente Consorzio Tutela Vini del Trentino), Paolo Dorigati (produttore Piana Rotaliana), Stefano Amerighi (Presidente Consorzio Tutela vini Doc Cortona), Roberta Pasini (produttrice Cortona), Catherine Girard (sindaco di Sampigny-lès-Maranges, Borgogna), Maurizio Lunetta (Direttore Consorzio Tutela vini Etna Doc), Calogero Statella (produttore Etna) e Julien Venancio (produttore Borgogna). Un confronto fruttuoso e partecipato che ha toccato temi come il ruolo dei consorzi, la sostenibilità produttiva e la valorizzazione dei territori d’origine. Nel pomeriggio di sabato 25 ottobre il walk around tasting ha riunito 27 aziende tra produttori vitivinicoli, distillerie e aziende agricole gastronomiche locali, richiamando 250 presenze ai banchi d’assaggio.
La giornata di domenica 26 ottobre è stata dedicata alle wine experience con percorsi dedicati alla leggenda del Sangue di Drago, affiancati da sei wine lab tematici condotti dagli esperti del panorama enologico Attilio Scienza, Roberto Anesi, Divina Vitale, Adua Villa, Francesco Bruno Fadda e Andrea Gori.

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