giovedì 30 ottobre 2025

TRENT’ANNI DI BAROLO IN UN COFANETTO IN EDIZIONE LIMITATA

 


Dal 2006 al 2016: una selezione di sei tra le trenta vendemmie di Barolo Docg “Ravera” che Valter Fissore e Nadia Cogno festeggiano con un cofanetto che ferma il tempo. Una collezione dedicata allo storico cru nel quale l’azienda di Novello decise di investire a inizio anni Novanta.

Langhe, anni ‘90. Se ci voltassimo indietro e guardassimo come era il mondo allora, quando l’azienda Cogno iniziò l’attività, l’impressione sarebbe che sia passato un secolo e non solo qualche tempo. Invece il Barolo Docg “Ravera”, dall’omonimo cru nel quale Elvio Cogno decise di investire per primo, festeggia in questo 2025 “solo” i trent’anni. Per celebrare questo traguardo la cantina Cogno, oggi condotta da Valter Fissore e Nadia Cogno, ha deciso di raccontare la propria storia con un cofanetto prezioso, che custodisce sei annate speciali, tra la 2006 e la 2016.

Il cofanetto, in edizione limitata ed in vendita a partire dal 15 novembre sarà un viaggio nel tempo attraverso la selezione di sei annate di Barolo Docg “Ravera”, scelte per la loro grande qualità ma anche per le diversità. Nel packaging studiato per l’occasione è compresa una “carta di identità” di ogni annata, per una collezione che ripercorre stagioni importanti e ci aiuta a comprendere come ogni anno sia unico, non solo per gli eventi che fanno la storia, ma anche per come la natura lo plasma. Il vino, con la sua capacità di evolvere e arricchirsi, è testimone di questi cambiamenti, che negli ultimi anni sono accelerati. Cambiamento climatico, stile, maturità del consumatore, sono tutti fattori che hanno segnato l’evoluzione del mondo del vino. E se normalmente il cambiamento climatico corrisponde ad una minaccia, per il Cru Ravera si è dimostrato un fattore positivo se gestito con competenza, e a volte addirittura un’opportunità.

Il Nebbiolo, infatti, vitigno tanto nobile quanto esigente, con l’innalzamento delle temperature presenta tannini più maturi, eleganti, setosi. Ed è proprio nei tannini che, per il Barolo, si gioca la vera sfida qualitativa: quando sono ben maturi, donano al vino profondità, finezza e nobiltà; quando non sono fenolicamente maturi, rischiano di rendere il vino duro, astringente, poco armonico. In questa nuova fase climatica, il Barolo è diventato più elegante e accessibile, leggibile anche a chi si avvicina per la prima volta a questo grande vino; la trama tannica, la consistenza e la succosità sono cambiate, rendendolo ancora più piacevole. Oggi più di ieri, il Barolo si fa in vigneto e l’enologia diviene uno strumento delicato e rispettoso, volto a valorizzare il carattere del vitigno, del suolo e dell’annata.

<< Ravera, per me, non è solo una vigna. È il luogo dove ogni giorno metto le mani nella terra, dove sento di appartenere a qualcosa di più grande. >> Valter Fissore, alla guida della cantina con la moglie Nadia Cogno. <<È un cru importante, ma prima di tutto, è un compagno di viaggio che ogni giorno mi ricorda che non puoi forzare la natura: la devi ascoltare. Ravera ha un carattere forte, chiede pazienza e attenzione. Ma se sai aspettare, ti restituisce vini profondi ed eleganti, mai immediati ma sinceri, che sanno parlare a chi li sa ascoltare. È stato Elvio Cogno a insegnarmi tutto questo: guardare la terra con rispetto, capire che il vino nasce da un legame profondo con il luogo. E Ravera è proprio questo: un luogo vivo, unico, che non si domina ma si interpreta, accompagnandolo con rispetto. E ogni bottiglia racconta la memoria delle stagioni, della terra, e delle mani che l’hanno toccata.>>

Trent’anni di Barolo Ravera: la “carta d’identità” delle annate comprese nel cofanetto

2006: la Longevità.

Iniziato con un inverno lungo, protratto fino a marzo inoltrato con temperature inferiori alla media e un’abbondante nevicata a gennaio, ha visto da maggio l’esplosione del caldo, particolarmente intenso durante l’estate, con punte superiori ai 35°, e scarse precipitazioni fino all’autunno. Il Barolo Ravera 2006 ha uno straordinario potenziale di invecchiamento e una grande complessità, che cresce ed evolve con delicatezza, offrendo un insieme di spezie, note balsamiche, fiori rossi e frutta matura, tartufo, che si fondono in un bouquet degno delle migliori annate.

2011: Terroir in purezza.

Dopo un inverno regolare, la primavera è stata caratterizzata da un grande caldo a cui sono seguiti i mesi di giugno e la prima parte di luglio più freschi della media, mentre la seconda parte del mese e agosto sono stati estremamente caldi, favorendo così la concentrazione aromatica e le sostanze polifenoliche. All’estate calda sono seguite le piogge nell’ultima settimana di settembre, creando condizioni ottimali. Il Barolo Ravera 2011 è complesso e ricco al naso, con una grande struttura al palato, che si sposa con la freschezza e il succo. Un vino elegante, che esalta il terroir del cru.

2012: la Classicità.

La siccità ha caratterizzato l’inizio dell’anno, con temperature miti, a cui è seguito un febbraio rigido, il più freddo degli ultimi 15 anni. La primavera piovosa ha determinato una allegagione inferiore alla media e l’estate ha riservato temperature record, con punte oltre i 38 gradi, che però non hanno creato problemi grazie alle riserve idriche della stagione precedente. Il Barolo Ravera 2012 è un Barolo classico, con bouquet intenso e avvolgente, intrigante al naso, in bocca corposo, pieno ed elegante. Un vino in grado di evolvere magnificamente nel tempo.

2013: la Potenza.

Un inverno rigido, protratto fino ad aprile ha determinato un ritardo nello sviluppo vegetativo e nella vendemmia. Le piogge di maggio hanno consentito di creare una buona riserva idrica, importante per affrontare la siccità estiva. Il clima caldo e secco ha permesso una maturazione ottimale. Il Barolo Ravera 2013 è potente, intenso e al tempo stesso invitante, con tannini decisi che contribuiscono ad esaltarne la forza.

2014: la Sfida.

Un’annata difficile, che ha messo alla prova i produttori, riservando belle sorprese a chi ha lavorato costantemente e con grande conoscenza della vigna. Le precipitazioni abbondanti e intense nel periodo estivo hanno richiesto un costante presidio dei vigneti con coraggio, sacrifici, ma, a distanza di anni, possiamo dire che il Barolo Ravera 2014 esprime appeno il potenziale della MGA Ravera. Un Barolo dalla struttura vibrante, di grande freschezza, che nel tempo ha acquisito crescente peso e struttura.

2016: il Talento.

La stagione è stata una delle più lunghe degli ultimi anni, con un inverno mite e una primavera piovosa, che ha determinato un ritardo vegetativo fino a fine estate ma il bel tempo protratto fino a fine settembre ha permesso di ottenere una piena maturazione. Il Barolo Ravera 2016 è la dimostrazione concreta del perché l’MGA (Menzione Geografica Aggiuntiva) Ravera sia così straordinaria. È un Barolo dotato di equilibrio e grande profondità, con ricchi aromi di frutta incorniciati da sfumature di fumo, catrame e liquirizia. Strutturato e complesso, è dotato di finezza ed eleganza, uniti a una freschezza vibrante.

Cogno è distribuito in Italia da Sarzi Amadé.

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