Mantova, 29 ottobre 2025. Il soffitto della Camera di Amore e Psiche di Palazzo Te, affrescato da Giulio Romano e bottega tra il 1526 e il 1528 con la stupefacente interpretazione dell’omonima favola di Apuleio, torna a splendere dopo l’intervento di restauro conservativo promosso dalla Fondazione Palazzo Te e sostenuto dalla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus, attiva nei progetti a favore del patrimonio storico, culturale e artistico.
Incluso nelle iniziative del Cinquecentenario e del più ampio progetto di conservazione di Palazzo Te, l’intervento si è svolto in continuità con il precedente restauro conservativo del 1989 dell’Istituto Centrale per il Restauro e ha interessato diverse tipologie di superfici decorative: i dipinti a olio con le scene della storia di Amore e Psiche, la struttura cassettonata con elementi vegetali prevalentemente dipinti su una base di lamina dorata, il modellato in stucco arricchito con salamandre e figure femminili, e i dipinti murali ad affresco delle lunette sulle pareti perimetrali.
La Camera di Amore e Psiche è l’ambiente più sontuoso di Palazzo Te per la ricchezza e il pregio delle decorazioni e rappresenta un vero capolavoro del manierismo italiano. Deriva il proprio nome dalla Favola di Amore e Psiche, tratta da Le metamorfosi di Apuleio, che viene narrata in maniera non lineare sulla volta e nelle lunette e che raggiunge la propria apoteosi nel riquadro al centro del soffitto, dove Giove unisce in matrimonio Psiche e Amore.
Il lavoro di tutela, oltre ad aver restituito splendore a una delle opere più significative di Giulio Romano, rappresenta anche un’importante occasione di studio e ricerca per gli esperti del settore, permettendo di approfondire la conoscenza delle tecniche pittoriche del Rinascimento e di sviluppare nuove metodologie per la conservazione dei beni culturali.
Esiti della campagna di restauro e prospettive di conservazione
Durante la campagna di indagini multispettrali, eseguita da Vincenzo Gheroldi e Sara Marazzani, sono emersi dati aggiuntivi sugli interventi precedenti, come le stratificazioni dei materiali di restauro, e sui fenomeni di degrado in corso, fornendo informazioni essenziali per la costruzione di mappe di vulnerabilità. Lo studio ha evidenziato l’interazione tra materiali originali e restauri successivi, orientando le strategie di manutenzione verso una conservazione mirata e sostenibile.
Nel corso dei tre mesi, il lavoro di restauro eseguito da Marica Negri e Isotta Lorenzini ha offerto l’occasione di osservare da vicino ogni dettaglio della pittura che rivela una grande vitalità, dove si possono distinguere passaggi di più artisti sulla stessa scena e anche correzioni in corso d’opera.
L’intervento si è concentrato soprattutto sulla conservazione dei materiali che compongono il soffitto – strutture, pitture e stucchi – per garantirne la stabilità e la durata nel tempo, e sulla pulitura approfondita delle superfici che ha permesso di restituire alla Volta la sua luminosità originaria, offrendo al pubblico una visione più nitida e intensa dell’opera.
“L’intervento di conservazione del soffitto della Camera di Amore e Psiche è un passaggio importante del programma del Cinquecentenario di Palazzo Te – dichiara il direttore Stefano Baia Curioni –, un progetto che unisce l’importante piano di conservazione programmata lanciato dalla Fondazione Palazzo Te e l’ampliamento del sistema di partenariati che il Cinquecentenario consente di perseguire.
Ringraziamo di cuore tutti coloro che lo hanno reso possibile, a partire dalla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus, per includere Diamara Parodi Delfino, e le istituzioni che hanno collaborato, il Comune di Mantova e la Soprintendenza Archeologica delle Belle Arti e del Paesaggio per le provincie di Cremona, Mantova e Lodi.
Questo intervento privato a sostegno del bene pubblico è un elemento fondamentale dei modi in cui la cultura del nostro paese può essere rigenerata”.
Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus ha come fine esclusivo la tutela, la conservazione, la promozione, la valorizzazione e la diffusione del patrimonio storico, culturale e artistico, la ricerca in campo scientifico e la solidarietà sociale, attraverso iniziative e progetti di ampio respiro e la collaborazione con Enti ed Istituzioni, pubbliche e private.
“Seguire il restauro conservativo della Camera di Amore e Psiche e vederne oggi la conclusione per me è stata un’esperienza molto appagante - dichiara Giovanna Zanuso, presidente della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti -. Vorrei ringraziare molto Stefano Baia Curioni, che mi ha fatto riscoprire Palazzo Te, che non vedevo da tanti anni e che è un gioiello della città di Mantova. Si tratta di un restauro che ho voluto fortemente con la mia Fondazione e mi auguro sia una porta verso il futuro e apra nuove prospettive per la ricerca e per ammirare questa meraviglia, oggi restituita al pubblico in tutto il suo splendore.”
I visitatori di Palazzo Te potranno ammirare la magnificenza e la raffinatezza delle decorazioni che raccontano la storia d’amore tra Amore e Psiche, così come immaginata dal genio creativo di Giulio Romano.
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