giovedì 30 ottobre 2025

PENSARE COME UNA MONTAGNA Scopri i progetti dell'ultimo ciclo e gli interventi sul territorio bergamasco

 




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MOSTRE, SCULTURE, INSTALLAZIONI E VARIOPINTI COSTUMI IN MUSEO

All'ingresso del museo, la grande installazione pittorica Becoming Mountain di Pedro Vaz accoglie i visitatori: montata su una struttura curva, ritrae una veduta della Presolana sviluppata dopo un'esperienza di trekking dell'artista sull'Alta Via delle Orobie Bergamasche.

La mostra TEN di Atelier dell'Errore ripercorre i momenti chiave della ricerca artistica del collettivo nato come laboratorio per bambine e bambini neuro-divergenti. L'esposizione si articola tra lo Spazio Zero – dove è esposta la nuova serie Unknown Pleasures, dedicata al tema della sessualità – e le sale del primo e del secondo piano del museo, in cui i lavori dell'AdE convivono con le opere del percorso Una Galleria, Tante Collezioni e con quelle di Pensare come una montagna riallestite alla GAMeC dopo essere state presentate sul territorio nell'ambito del programma biennale.

Tra queste, i costumi ideati da Mercedes Azpilicueta per la performance all'Oasi della Biodiversità di Brembate e dedicata al tema della riscoperta degli spazi naturali; le installazioni di Yesmine Ben Khelil e Agostino Iacurci pensate per gli spazi dell'Orto Botanico "Lorenzo Rota"; l'opera-forno di Gabriel Chaile che ha coinvolto la comunità di Vertova; la scultura di Chiara Gambirasio per il borgo di Rusio e i cortometraggi di Giulio Squillacciotti e di Michela de Mattei e Invernomuto dedicati alla ciclicità della vita in alpeggio e alla figura del lupo.

 


INSTALLAZIONI, INTERVENTI MONUMENTALI E OSSERVATORI ASTRONOMICI NEI COMUNI DELLA PROVINCIA

A Sottochiesa, in una stalla tipica della Val Taleggio, è presentata la scultura Mother of Millions di Gaia Fugazza, la cui superficie è solcata da incisioni e pigmenti colorati che raffigurano piante, fiori, animali al pascolo, cani da pastore, prati della transumanza: frammenti visivi raccolti dall'artista durante un periodo di residenza nella valle.

L'opera Graces for Gerosa di Bianca Bondi, sviluppata in collaborazione con la comunità di Val Brembilla, dialoga con l'architettura della chiesa sconsacrata di Santa Maria in Montanis, attingendo alla storia locale: sette figure a grandezza naturale, senza testa e sormontate da bouquet di fiori, coralli e materia cristallizzata, mettono in scena una coreografia sospesa in cui i corpi si trasformano in contenitori vitali di energia e di rinascita.

Ad Almenno San Bartolomeo l'affresco La montagna non esiste di Agnese Galiotto riprende il tema della relazione fra esseri umani e uccelli, caro all'artista, creando una relazione visiva tra il volo e il monte Albenza che si innalza alle spalle dell'edificio su cui è dipinto.

A Dalmine, Abraham Cruzvillegas ha realizzato un'installazione per gli spazi della Fondazione Dalmine, che esplora con ironia le idee di progresso legate all'immaginario industriale.

Nei comuni di Dossena e Roncobello, inoltre, sono ancora visitabili le installazioni di Julius von Bismarck e di Francesco Pedrini presentati in occasione del quarto ciclo del progetto: con Landscape Painting (Mine), l'artista tedesco ha trasformato le pareti del più antico comprensorio minerario della Val Brembana in un trompe-l'œil "rovesciato", annullando la tridimensionalità dello spazio per restituirne una visione bidimensionale; mentre le tre installazioni immersive che compongono l'opera Magnitudo ideata dall'artista bergamasco al Passo del Vendulo trasformano un'area colpita dalla moria degli abeti rossi in un "osservatorio poetico" della volta celeste.

Per maggiori informazioni su orari e modalità di visita CLICCA QUI Scopri sul sito il calendario delle visite guidate, dei laboratori e delle attività dedicate ai progetti in corso: www.gamec.it

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