All’interno del ciclo Art Wall, le copertine create con l’intelligenza artificiale raccontano come la tecnologia possa diventare uno strumento per riscoprire la meraviglia del viaggio come esperienza di scoperta e sogno
Talk
mercoledì 12 novembre h. 18:30 c/o Mudec
Intervengono:
Giacomo Nicolella Maschietti (giornalista e storyteller)
Stefano Sogne (Brand Manager Made by Turisanda1924)
Guido Avigdor (Partner e Creative Director Eggers)
Un viaggio tra immaginazione e realtà, tra memorie e nuove visioni, il progetto “La forma del desiderio: visioni di viaggio tra passato e futuro” invita il pubblico a riscoprire la meraviglia del viaggio come esperienza di scoperta e sogno.
Protagonista del ciclo Art Wall - che prenderà vita dal 12 novembre al 22 dicembre al Mudec - è Turisanda1924, Brand di viaggio di Alpitour World dedicato ai viaggiatori più esigenti, in cerca di esperienze autentiche, esclusive e tailor-made, nonché partner di 24 ORE Cultura, in questo anno di progetti espositivi che il Museo delle Culture di Milano dedica al tema del viaggio.
Il progetto, a cura di Turisanda1924 e dell’agenzia creativa Eggers, in collaborazione con Giacomo Nicolella Maschietti, giornalista e critico d’arte, sarà presentato assieme a 24 ORE Cultura negli spazi del Mudec.
L’obiettivo è quello di esplorare nuovi linguaggi visivi per raccontare il viaggio contemporaneo, affidando all’intelligenza artificiale l’ambizioso compito di generare immagini evocative e suggestive, capaci di accendere il desiderio di partire e di immaginare mondi possibili.
“La forma del desiderio: visioni di viaggio tra passato e futuro” rappresenta la seconda occasione di approfondimento promossa da Turisanda1924 all’interno del Museo delle Culture, dopo il successo di pubblico ottenuto dall’installazione “A tu per tu con il mondo” dello scorso luglio, sul tema del profondo significato che il viaggio evoca in ognuno di noi.
L’idea questa volta prende spunto dal lavoro svolto per le copertine dei cataloghi Turisanda1924 per la stagione dicembre 2025 – dicembre 2026: una campagna fotografica innovativa, realizzata con il supporto dell’AI, in cui gli scenari di viaggio si trasformano in narrazioni visive.
“Le copertine di Turisanda1924 raccontano come la tecnologia possa diventare uno strumento per restituire al viaggio una dimensione di meraviglia, riportando il pubblico a un tempo in cui le immagini non documentavano semplicemente un luogo, ma ne accendevano il desiderio. È un invito a riscoprire la figura del viaggiatore curioso, desideroso di conoscere e di ampliare i propri orizzonti interiori” commenta Stefano Sogne, Brand Manager Made by Turisanda.
Turisanda1924, fedele alla propria storia più che centenaria e sinonimo di soluzioni raffinate, cura sartoriale e profonda conoscenza del mondo, si conferma pioniere nell’arte di stimolare l’immaginazione: non documentare, ma evocare. L’obiettivo è invitare il viaggiatore a immaginarsi già altrove, a prefigurare incontri, emozioni e scoperte, restituendo al viaggio la sua dimensione originaria di crescita personale e arricchimento.
Dalla metà dell’Ottocento, quando il turismo moderno muoveva i primi passi, le immagini hanno avuto un ruolo centrale nel suscitare il desiderio di partire. Prima della fotografia, erano le illustrazioni raffinate e i capricci pittorici del Grand Tour e della Belle Époque a evocare atmosfere e suggestioni, strumenti di immaginazione riservati a un’élite.
Con l’avvento della fotografia nel Novecento, la comunicazione del viaggio si è trasformata: le pellicole hanno sostituito le illustrazioni, offrendo realismo e autenticità, mentre i grandi fotografi hanno saputo cogliere l’essenza emotiva dei luoghi.
Oggi, nell’era digitale, ogni destinazione è già ampiamente svelata e condivisa. Turisanda1924 sceglie di andare oltre, sperimentando un nuovo linguaggio del desiderio che guarda al futuro, ma recuperando contemporaneamente la dimensione più antica del viaggio: quella del sogno e della scoperta.
Guido Avigdor, Partner e Creative Director Eggers dichiara: “Le copertine dei nuovi cataloghi, generate dall’AI, non mostrano luoghi reali, ma evocano atmosfere e destinazioni attraverso colori, forme e suggestioni simboliche. Non descrivono, bensì suggeriscono, lasciando spazio alla libertà immaginativa di ciascuno”.
Questa scelta ribalta la narrazione tradizionale del viaggio: non più la promessa di una riproduzione fedele della realtà, quanto la creazione di uno spazio mentale in cui il viaggio inizia già prima della partenza. Le immagini così evocative aiutano lo spettatore a immergersi in quella dimensione creando una relazione personale e autentica con il paesaggio e le comunità che si incontreranno. Proprio perché non legate a un luogo preciso, esse aprono uno spazio di libertà e di proiezione personale.
“Fernando Pessoa scriveva che viaggiare significa ‘perdere paesi, essere altro costantemente, non avere radici’. Quello che ci interessa del viaggio – racconta Giacomo Nicolella Maschietti - non è la meta, ma la metamorfosi, il desiderio di essere altrove che oggi può diventare anche un’esperienza digitale, condivisa, sensoriale. Con questo progetto abbiamo voluto raccontare come la tecnologia, lungi dal sostituire l’immaginazione, possa diventare uno strumento per rinnovarla. Le copertine nate dall’intelligenza artificiale sono un invito al viaggio, reale o mentale, tra passato e futuro.”
Il viaggio, dunque, ritorna alla sua essenza originaria: un percorso che arricchisce chi lo compie, un ponte tra culture, un’occasione per trasformare la propria esperienza interiore e costruire una visione più profonda e inclusiva del mondo.
Accesso libero previa iscrizione su eventbrite al link: https://www.eventbrite.it/e/talk-mercoledi-12-novembre-ore-1830-tickets-1907132417399.

 
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