martedì 6 novembre 2018

Dalle valli bergamasche a Gemona




Ospite d’onore dell’edizione 2018 di “Gemona, formaggio e… dintorni”, in programma dal 9 all’11 novembre, sarà la comunità di Corna Imagna in provincia di Bergamo. Alla manifestazione gemonese interverranno rappresentanti del Centro Studi Valle Imagna che gestisce la mitica “Bibliosteria” di Cà Berizzi (associazione con cui l’Ecomuseo delle Acque ha avviato una proficua collaborazione), soci della Cooperativa agricola “Il Tesoro della Bruna” e artigiani della pietra. Uno stand in via Cavour ospiterà i prodotti della Cà del Strachì (Casa dello Stracchino), un centro servizi che a Corna Imagna si rivolge agli allevatori e alla popolazione locale e vende direttamente i formaggi del territorio, tra cui il rinomato Stracchino all’antica delle Valli Orobiche, Presìdio Slow Food. La Valle Imagna è caratterizzata da un immenso patrimonio di edilizia rurale e storica, dagli edifici tradizionali ai muri in pietra a secco, da conoscere grazie a una mostra e a un laboratorio allestiti presso il LAB Terremoto.

Vari eventi vedranno protagonisti gli allevatori e gli artigiani di Corna Imagna. Due gli appuntamenti al LAB Terremoto in piazza Municipio 5 a Gemona: sabato 10 novembre  alle 16 verrà presentato il film documentario “Il Tesoro della Bruna” con degustazione finale di formaggi delle Valli Orobiche. Domenica 11 sempre alle 16 proiezione del film documentario “Nati dalla pietra” (entrambi i film, del regista Michele Milesi, sono prodotti dal Centro Studi Valle Imagna). Per l’intera durata della manifestazione il LAB Terremoto ospiterà la mostra “Architettura rurale e sviluppo locale” e laboratori sulla pietra.
La filiera dello stracchino nella Valle Imagna è una realtà che va sostenuta perché straordinariamente “resistente”. La “Casa dello Stracchino” opera in questo modo: i piccoli produttori consegnano due volte al giorno le loro quantità di latte, che vengono lavorate dal casaro (assunto alle dipendenze della cooperativa costituita dagli stessi allevatori). Vengono lavorati circa 4 quintali di latte al giorno. Gli stracchini prodotti vengono poi venduti dalla cooperativa, che con il ricavato paga il latte ai conferitori.

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