La
rete internazionale Borghi d’Europa, in collaborazione e sotto il
Patrocinio dell’Istituto
per
la cultura slovena, sviluppa un progetto di informazione alla
scoperta delle Valli del Natisone
e di
Caporetto (Slovenia).
Un
primo intervento è stato realizzato in occasione di Burnjak 2018 :
quasi 40 espositori locali con il meglio delle Valli del Natisone,
del Torre, dell’Isonzo e di Resia: un incontro di colori e sapori
nell’incantevole Tribil Superiore di Stregna.
Una
passeggiata che ha fatto incontrare i giornalisti e i comunicatori
con molte realtà produttive
del
territorio : fra gli altri Alessia Berra (titolare di Zore
Formaggi,di Platischis, in comune di Taipana) ; La Corte delle
Lumache ( allevamento di lumache da gastronomia a ciclo completo di
San Pietro al Natisone) ; l’Azienda Agricola Specogna ( mele e
derivati a Brischis di Pulfero) ; La Gubana della Nonna (Azzida di
San Pietro al Natisone) ; le marmellate e le conserve di Annalisa.
Stregna
Ventuno
tra frazioni e borgate, comprese tra i 198 m slm di Zamir (unica
frazione a valle) e i 640 m slm di Tribil superiore, compongono il
Comune di Stregna.
Un
territorio quasi esclusivamente prealpino, dunque, dove i piccoli
gruppi di case punteggiano un paesaggio ovunque caratterizzato dalla
presenza di boschi, in prevalenza di castagno e faggio. Questa
vegetazione ha prevalso sulle coltivazioni negli ultimi 50 anni,
lasciando ai grandi prati un tempo destinati al pascolo solo le aree
di Planino e Kamenika, presso Tribil inferiore, e quelle tra le
frazioni di Tribil superiore e Dughe.
Le
varie borgate sono collegate dalla strada turistica panoramica che,
rimanendo in quota, mette in comunicazione le borgate del comune di
Drenchia con i territori di S. Leonardo e Prepotto, presso
Castelmonte per scendere nel fondovalle friulano presso Cividale da
una parte, da passo Solarie attraverso Volče fino a Tolmin e alla
valle dell'Isonzo dall'altra.
In
tutte le frazioni del Comune di Stregna sono riconoscibili i tratti
architettonici tipici della Slavia: le case con il paju (ballatoio)
in legno, i seniki (fienili) che si intravedono nei prati di Planino,
gli skedinji e i kazoni, un tempo utilizzati per il ricovero del
bestiame e dei prodotti agricoli.
Oltre
agli aspetti ambientali e legati all'insediamento umano il Comune di
Stregna si caratterizza per alcuni appuntamenti che ricorrono
nell'arco dell'anno: il Pust (carnevale) che porta scompiglio nelle
borgate durante la settimana precedente il martedì grasso e si
conclude con il funerale del carnevale, il mercoledì delle
Ceneri-Pepeunica; il Kries (falò) di San Giovanni, che a Tribil
superiore e inferiore viene acceso nella notte tra il 23 e il 24
giugno; il Burnjak, la grande festa delle castagne che nei fine
settimana di ottobre anima Tribil superiore con musica,
intrattenimenti culturali e il ricco mercato agricolo e artigianale.
E
proprio per dare nuovo slancio al prodotto tipico delle Valli del
Natisone, che storicamente ha rivestito un ruolo preminente
nell'economia agricola di quest'area, il Comune di Stregna si è
fatto promotore del progetto Interreg "Terra di castagne-Prostor
kostanja", volto al recupero e alla valorizzazione delle varietà
di castagne autoctone, che ha favorito un rinnovato interesse per
tale coltivazione e il ripristino di castagneti storici di grande
pregio paesaggistico e produttivo, dato che sono stati privilegiate
le qualità di castagna autoctona, come il purčinac, la muronica,
l'objak, il ranac.
Per
quanto riguarda gli edifici di culto di particolare interesse
possiamo ricordare la chiesa parrocchiale di S. Paolo Apostolo a
Cernetig, fondata nel XV secolo e consacrata nel 1496, restaurata
dopo il terremoto del 1511, che fu ampliata nel secolo XVIII, mentre
il massiccio campanile, fondato nel 1544, fu alzato e completato nel
1894. In facciata, oltre al portale coronato da qualche fregio sopra
l'architrave, una nicchia entro la quale è posta la statuina di S.
Paolo.
L'interno
è di semplice fattura, con un recente altare maggiore in marmo
abbellito dalle statue della Vergine e dei Ss. Pietro e Paolo. Due
altari nelle cappelle laterali (da un lato i Ss. Floriano, Biagio e
Antonio, dall'altro Giuseppe, Agnese e Luigi).
Niente
rimane dei tanti lavori eseguiti, nel passato, da artisti anche di
una certa fama (ad esempio l'ancona lignea che Adamo da Salisburgo e
Giacomo Martini intagliarono, dipinsero e dorarono nel 1540).
Oltre
alla parrocchiale, come nel resto delle Valli del Natisone, numerose
sono le chiesette votive di stile gotico sloveno che, dalle alture
che sovrastano le borgate, richiamano alla loro antica funzione di
vedetta e di comunicazione tra paesi e vallate. Particolarmente
interessante, anche per la sua posizione panoramica, è la chiesa
dedicata a S. Giovanni a Tribil inferiore.
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