Alla
serata inaugurale parteciperanno l’artista, Maria Chiara Ciaccheri e
Anna Chiara Cimoli, curatrici del premio, i giurati, un gruppo di
curatori chiamati a confrontarsi con l’opera e i collaboratori storici
di Lydia Silvestri, scultrice che ha lavorato tutta la vita negli spazi
della Fondazione, cui il premio è dedicato
Ingresso libero
Fondazione Il Lazzaretto
Via Lazzaretto 15, Milano
È
Chiara Enzo la vincitrice del premio per l’arte contemporanea Lydia!
curato da Maria Chiara Ciaccheri e Anna Chiara Cimoli e promosso dalla
Fondazione Il Lazzaretto, realtà nata con l’obiettivo di favorire
processi di trasformazione collettiva e individuale, percorsi di
cambiamento, crescita e formazione che attraversino con libertà diverse
discipline e approcci.
L’opera
sarà presentata al pubblico giovedì 22 novembre alle ore 18.30 in un
evento al quale parteciperanno la vincitrice del premio, le curatrici, i
giurati, un gruppo di curatori chiamati a confrontarsi con l’opera (tra
i quali Katia Anguelova, Edoardo Bonaspetti, Lucrezia Cippitelli,
Alessandra Pioselli) e i collaboratori storici di Lydia Silvestri.
La
serata è anche l’occasione per partire alla scoperta del profilo di
Lydia Silvestri, che ha lavorato negli spazi del Lazzaretto per decenni.
Scultrice ostinatamente alle prese con materiali “difficili”, donna dal
carattere forte e ironico, Lydia ha lasciato una traccia nella memoria
di chi l’ha conosciuta, nonché nella scena artistica milanese. Nel
corso della serata si proverà dunque a saldare passato e presente,
rileggere gli spazi ariosi della Fondazione alla luce delle grandi opere
di Lydia, interrogarsi su modi diversi di vivere il femminile (come
metodo, e non solo come genere).
Claustrale
- questo il titolo dell’opera - propone una riflessione sul corpo
vulnerabile e sull’esplorazione dei suoi limiti fisici. All’interno
degli spazi del Lazzaretto, Chiara Enzo ha creato uno spazio intimo e
chiuso, entro cui installare disegni di vissuto personale, tesi ad
aprire e interrogare la definizione del sé. Per mezzo di un linguaggio
che incorpora disegno, pittura ed elementi formali e narrativi peculiari
del cinema, l’artista ha selezionato una serie di episodi strettamente
legati alla sua vita, soffermandosi su accadimenti minimi del
quotidiano, spesso banali ed esigui al punto tale da non essere presi in
considerazione. Tali eventi mettono però in questione o addirittura
minano le coordinate della relazione tra il singolo e il mondo in cui
vive, evidenziandone la conflittualità. Attraverso un’analisi ostinata
dello sguardo e un’inquadratura il più possibile ravvicinata, Chiara
Enzo invita l’osservatore a partecipare alla sua esperienza.
Chiara Enzo,
studentessa del corso di Laurea Magistrale in Pittura all’Accademia di
Belle Arti di Venezia, è stata premiata per aver saputo interpretare al
meglio il tema lanciato dal bando promosso dalla Fondazione Il
Lazzaretto: riflettere sul concetto di “femminile” per dar vita ad
un’opera capace di andare oltre i soliti stereotipi e clichés, con
l’obiettivo di sperimentare nuovi possibili modi di descrivere il
presente e le sue trasformazioni.
Claustrale
è stata selezionato tra decine di lavori di altri giovani artisti da
una giuria composta da rappresentanti degli enti promotori e da
professionisti del mondo della cultura e dell’arte di grande esperienza:
Edoardo Bonaspetti, curatore; Francesca Kaufmann, gallerista (Galleria Kaufmann Repetto); Damiana Leoni, consulente per l’arte contemporanea (VIP Representative Italy-Art Basel); Adrian Paci, artista; Paola Ugolini, critica d’arte e curatrice indipendente; Maria Chiara Ciaccheri e Anna Chiara Cimoli, curatrici dell’area arti visive de Il Lazzaretto.
L’idea del premio Lydia!
nasce nell’ambito di un’esplorazione avviata dalla Fondazione Il
Lazzaretto legata ai temi del femminile quale approccio e modello per
scandagliare le complessità del presente. Un’indagine che è stata
anche al centro della prima edizione de Il Festival della Peste!, evento
promosso dalla Fondazione che, lo scorso ottobre, ha proposto una
riflessione sul concetto di femminile oltre gli stereotipi e i ruoli
imposti attraverso la contaminazione di forme e linguaggi di arte e
cultura.
La vincitrice del premio Lydia!: Chiara Enzo
Chiara
Enzo (1989) vive e lavora a Venezia. Attualmente frequenta il corso di
Laurea Magistrale in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia
con Carlo Di Raco. Nel 2013 una borsa di studio Erasmus per la
mobilità internazionale le ha permesso di proseguire gli studi per un
anno presso la De Montfort University a Leicester, Regno Unito. Nel 2017
vince per un anno uno studio d’artista nell’ambito del programma di
residenze della Fondazione Bevilacqua La Masa.
Il Lazzaretto e la sua storia
Lo
spazio dove ha sede Il Lazzaretto fu trovato anni fa da una signora
appartenente all’illuminata borghesia milanese, che lo diede in gestione
a una cara amica di famiglia, Lydia Silvestri, una scultrice allieva di
Marino Marini, che per anni ne fece il suo atelier. L’ambiente era
perfetto, arioso e luminoso, con una storia alle spalle, ideale per
accogliere nuove energie e nuove idee. In questo luogo più generazioni
sono passate a imparare cosa fosse l’arte e qualche volta a
sperimentarla: poster, disegni, bozzetti erano ovunque, mentre con il
carroponte si spostavano le sculture più grandi.
La Fondazione
Il
Lazzaretto, storicamente luogo della cura e della separazione dal
mondo, si è trasformato in un luogo aperto alle contaminazioni del
mondo. Essere una peste oggi
significa camminare sui confini, forzare il limite con ironia e
divertimento, giocare coi tabù e gli stereotipi, e, in ultima istanza,
promuovere una riflessione sui processi di cambiamento e trasformazione
individuale e collettiv
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