Presentata
in contemporanea a Milano e Shanghai l’edizione 2019 di Cibus che si
terrà nelle stesse date di Vinitaly e sarà dedicata al rapporto Cibo e
Territori
(Parma, 22 novembre 2018) – Fiere di Parma e Federalimentare hanno spiegato la propria strategia, fieristica ma non solo, oggi
a Milano in occasione del Forum Food & Made in Italy e, nei giorni
scorsi a Shangai in occasione del Food Hotel China – la più importante
fiera di settore della Cina. L’obiettivo è quello di tutelare le
eccellenze italiane dell’Agroalimentare dai due fenomeni che
maggiormente insidiano le quote di mercato italiane sui mercati
internazionali: l’Italian Sounding e il Local Premium.
Se
il primo è ormai noto (anche se le stime delle sue dimensioni variano, a
seconda delle fonti, da 30 a 50 miliardi di euro) il secondo è molto
più nuovo ed insidioso soprattutto nel medio lungo termine. Si tratta di
operatori locali di vari Paesi che, ispirandosi ai prodotti italiani,
spesso utilizzando le nostre tecnologie, “inventano” prodotti premium
sostituivi sul piano funzionale dell’authentic italian. Se il
“Reggianito” o l’aceto “Pompeian” sono casi evidenti di Italian
Sounding, certi Oli di Oliva Monovarietà “spremuti a freddo” o Grandi
Forme di Formaggi “Naturali Stagionati” diventano “alternative” locali e
concorrenti a molti prodotti di punta dell’export italiano. Diviene
dunque fondamentale divulgare l’unicità del nostro sistema
Agroalimentare costruito sul rapporto di lungo periodo tra le produzioni
e i loro territori, nonché sulla resilienza di generazioni
imprenditoriali che sono oggi il vero asset distintivo del settore.
“Nel 20018 oltre 3.400 Imprese Italiane hanno esposto a Parma i loro prodotti – ha spiegato Antonio Cellie Ceo di Fiere di Parma
- ma anche accompagnato oltre 10.000 operatori provenienti da tutto il
mondo a conoscere direttamente le loro produzioni e le nostre filiere”.
Questa
attività di “Education on site” si amplierà ulteriormente nel 2019
grazie ad una edizione più breve di Cibus – 2 giorni, ovvero il 10 e 11
aprile – e la sua contemporaneità con Vinitaly. Gli operatori
internazionali hanno accolto con favore l’iniziativa perché in una sola
settimana potranno conoscere e approfondire direttamente tutto il meglio
del Food&Wine Made in Italy.
“Cibus 2019 diventerà una tappa importante per consolidare il nostro export AgroAlimentare - ha detto ancora Cellie
- che, nonostante le turbolenze internazionali, ha continuato a
crescere del 3% anche nei primi 8 mesi del 2018. Cibus sarà anche
l’occasione per fare un bilancio sugli accordi bilaterali su cui sta
lavorando il Governo, che sembrano essere l’unica strada per garantirci
un accesso ai mercati strategici, come sembra dimostrare il +3,1% fatto
segnare dal Nord America nel 2018 fino ad oggi, anche grazie al Ceta”.
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