Roma
24 novembre 2018
Ventinovesima edizione per la guida Berebene 2019 di Gambero Rosso, che recensisce le migliori etichette italiane al di sotto dei 13 euro.
895 i vini che si sono aggiudicati il Premio rapporto qualità/prezzo, in netto aumento rispetto all’edizione precedente che vantava 773 etichette.
Valutare l’eccellenza del prodotto vinicolo anche in rapporto al proprio valore: è questo lo scopo della guida
Berebene di Gambero Rosso, che da oltre 30 anni accompagna
nella crescita le migliori aziende del comparto con un fitto calendario
di eventi nazionali ed internazionali per ampliare la cultura del vino
in Italia e nel mondo coinvolgendo esperti,
trade e appassionati.
“Gambero Rosso conferma nuovamente e con forza il suo supporto al comparto vitivinicolo italiano”
dichiara il Presidente Paolo Cuccia “Berebene è una
guida completa in cui sono presenti tutte le tipologie delle produzioni
vinicole, simbolo delle eccellenze e dell’autenticità della nostra
penisola con la caratteristica, tutta italiana,
di offrire vini di altissima qualità a prezzi competitivi; di ciò
potranno giovare sia i consumatori appassionati che il mondo della
distribuzione e della ristorazione.”
Protagonisti della guida
Berebene sono i vini acquistati con attenzione in enoteca o al
supermercato per aiutare i fruitori nella scoperta delle denominazioni
da quelle più conosciute, prodotte dalle grandi cantine cooperative, a
quelle delle piccole realtà che solo il panorama
vitivinicolo italiano è in grado di offrire. Da quest’anno una novità: insieme alle enoteche classiche, alla fine di ogni regione sarà possibile trovare anche
wine bar, luoghi dove accompagnare grandi bottiglie a varie offerte gastronomiche.
I
Premi Nazionali miglior rapporto qualità/prezzo vanno quest’anno per i bianchi al
Lugana Tre Campane
’16 di Marangona, al
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. La Staffa ’17 dell’azienda La Staffa
e al Sicilia Bianco Adènzia ’17 di Baglio del Cristo di Campobello; mentre per i rossi al
Trentino Marzemino Castel Frimian’16 di Mezzacorona, al
Morellino di Scansano Vignabenefizio ’17 dei Vignaioli del Morellino di Scansano e al
Primitivo di Manduria Lirica ’16 dei Produttori di Manduria. Senza escludere il vasto patrimonio dei vini rosati; quindi un plauso va al
Valtènesi Riviera del Garda Cl. Chiaretto Rosagreen
’17 di Pasini San Giovanni, al
Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino ’17 de I Fauri
e al Cirò Rosato
’17 dell’azienda
Malena.
I
Premi Regionali miglior rapporto qualità/prezzo
vanno a Valle d’Aosta Nebbiolo Barmet ’17
di Caves Cooperatives de Donnas per la Valle d'Aosta, al
Grignolino del M.to Casalese ’17 di Vicara per il
Piemonte,
al
Riviera Ligure di Ponente Pigato ’17 di Fontanacota per la
Liguria, all’OP Buttafuoco Cerasa ’17
di Andrea Picchioni per la
Lombardia,
al
Trentino Marzemino Heredia ’16 della Cantina Sociale di Trento per il
Trentino,
a
A. A. Pinot Bianco Plötzner ’17 della Cantina Produttori San Paolo
per l’Alto Adige,
al Valpolicella Sup.Case Vecie ’16
di Brigaldara
per il
Veneto,
al
FCO Chardonnay ’17 di Ronchi di Manzano per il
Friuli Venezia Giulia,
al
Romagna Albana Secco Arlùs ’17 di Trerè per l’Emilia
Romagna,
al
Vermentino ’17 di San Ferdinando per la
Toscana,
al
Verdicchio di Matelica ’17 di Bisci per le
Marche,
Rubicola ’17
di Pomario
per l’Umbria,
ad Cesanese di Olevano Romano Sup. Silene ’16 di Damiano Ciolli
per il
Lazio,
all’Abruzzo Pecorino ’17
di Antonio Costantini per l’Abruzzo,
al
Molise Rosso Monterosso I Costali ’16 di Tenimenti Grieco per il
Molise,
alla Falanghina del Sannio ’17
di Mustilli per la
Campania,
al
Verbo Malvasia ’17 di Cantina di Venosa per la
Basilicata,
al
Castel del Monte Rosso Pezzalaruca ’15 di Conte Spagnoletti Zeuli per la
Puglia,
al Libìci ’15
di Casa Comerci per la
Calabria, al
Peloro Rosso ’16 di Le Casematte per la Sicilia e al
Vermentino di Gallura Petrizza ’17 di Masone Mannu per la Sardegna.
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