Parigi, 20 novembre 2018 – Armonia, gusto, sensibilità e passione: sono questi gli elementi che compongono i capolavori del grande compositore Gioacchino Rossini. Gli stessi che sono alla base del lavoro e della filosofia di Mancini Pastificio Agricolo, azienda marchigiana che è stata chiamata a rappresentare l'Italia all'apertura della “Settimana della cucina italiana nel mondo” con un omaggio al Maestro Rossini nel 150° anniversario della morte.
Nello splendido scenario dell’Ambasciata d'Italia a Parigi, Mancini Pastificio Agricolo ha reso omaggio al suo più illustre conterraneo celebrandone la passione – ben nota ai biografi – per la cucina. Per l'occasione il pastificio ha fornito la materia prima per i "Maccheroni alla Rossini", il piatto forte del pranzo di gala con cui si è aperta ufficialmente la settimana dedicata alla cultura gastronomica italiana del nostro Paese.
Ai fornelli Emiliano Bisconti, sous chef marchigiano del ristorante "L'Orangerie" di Parigi, il ristorante 1 stella Michelin del Four Seasons Hotel George V. Lo chef ha realizzato il piatto con la pasta del raccolto 2017, esaltando la materia prima a partire dalla ricetta annotata da Gioachino Rossini il 26 dicembre 1866, come se fosse uno spartito: la pasta cotta nel brodo, aromatizzato con arancia amara e panna, va condita con una salsa molto ricca – contenente anche funghi secchi, tartufi tritati, prosciutto magro, pomodoro, panna e champagne – e alternata a uno strato ulteriore di parmigiano, gruviera, burro. Infine si ricopre di pangrattato e si fa gratinare. Una sostanziosa prelibatezza d’altri tempi, un piatto ricco di storia per celebrare una tradizione gastronomica centenaria come quella italiana.
Mancini Pastificio Agricolo
Massimo
Mancini, titolare di Mancini Pastificio Agricolo, è l’artefice di una
piccola grande rivoluzione nel settore della pasta artigianale. Sua
l’idea di trasformare l’azienda agricola avviata dal nonno in un
pastificio agricolo, nel 2010: uno stabilimento a basso impatto
ambientale che sorge in mezzo ai campi di Monte San Pietrangeli, nel
cuore delle Marche, e che produce artigianalmente la pasta con il proprio grano duro. Se da una parte ha proseguito la tradizione di famiglia, dall’altra ha dato spazio all’innovazione, per ottenere un prodotto adatto al terreno e al clima autoctoni. La lavorazione artigianale enfatizza le
caratteristiche della materia prima, partendo dalla selezione delle varietà di grano duro, coltivate secondo i principi della Buona Pratica Agricola.
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