Al Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano
è in programma il TALK
Le donne del Pakistan: contesto, espressioni, trasformazioni
20 novembre 2018 | ore 18.30
Nell’ambito di “Art for Education: Artisti Contemporanei dal Pakistan”,
la prima mostra collettiva dedicata all’arte pakistana contemporanea,
che coinvolge artisti affermati ed emergenti di origine pakistana,
Italian Friends of The Citizens Foundation TCF (IFTCF) e il Museo
Diocesano Carlo Maria Martini presentano il TALK Le donne del Pakistan: contesto, espressioni, trasformazioni con le studiose Elisa Giunchi (Storia e istituzioni dei paesi musulmani, Università degli Studi di Milano) e Anna Vanzan
(Iranista, esperta di donne e Islam, Università degli Studi di Pavia),
con l’obiettivo di offrire spunti di riflessione e approfondimenti utili
a contestualizzare e avvicinare il pubblico italiano alla complessità e
altresì ricchezza socio-culturale del Pakistan. Il talk è stato
programmato nella settimana che culmina con il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Prof.ssa Elisa Giunchi, Docente di storia e istituzioni dei paesi musulmani, Università degli Studi di Milano
La sharia può migliorare la condizione femminile? Alcune riflessioni sul Pakistan
È
opinione comune che l’applicazione del diritto islamico impedisca
l’uguaglianza di genere. Non sempre, tuttavia, questo accade: è
possibile anzi che il riferimento ai principi del Corano permetta ai
giudici di migliorare la condizione femminile. Il Pakistan ne è un
esempio: proprio facendo riferimento all’Islam la magistratura pakistana
ha cercato nei decenni scorsi di ampliare i diritti riconosciuti alle
donne (e di recente, nel caso Asia Bibi, alle minoranze).
Prof.ssa Anna Vanzan, Iranista, esperta di donne e Islam, Università degli Studi di Pavia
Arte e letteratura femminile in Pakistan
Uno
stereotipo diffuso vuole il Pakistan paese chiuso, restio a positivi
cambiamenti delle politiche di genere, dove le donne hanno scarso spazio
politico, culturale e sociale.
Un
esame della reale situazione, invece, dimostra come la scena pakistana
ospiti un vibrante e vivace dibattito generale sulle/delle donne sulla
loro condizione e su quella della società tutta.
Il
Pakistan vanta un movimento femminista articolato e in crescita,
all’interno del quale le partecipanti scelgono modalità e metodi
differenti per indirizzare critiche e affermare le loro molteplici
identità; in particolare, negli ultimi decenni sono emerse artiste che
usano la letteratura o le arti visive per ri-valutare e ri-immaginare la
società e il loro ruolo all’interno di essa.
L’intervento
quindi prende in rapido esame i lavori di alcune artiste pakistane
contemporanee -scrittrici di finzione e artiste visive- allo scopo di
dimostrare come esse contribuiscano fattivamente a rimodellare la nuova
società del Pakistan.
A conclusione del TALK, per le ore 19.45 è prevista una visita guidata a sostegno di IFTCF,
condotta dalla storica dell’arte e guida Francesca Dosi, che ha curato
uno speciale tour delle opere. Per partecipare alla visita: info e
prenotazioni: visit@italianfriends-tcf.org - donazione 20€.
LA MOSTRA
La mostra “Art for Education: Artisti Contemporanei dal Pakistan”,
organizzata in partnership con e ospitata dal Museo Diocesano Carlo
Maria Martini di Milano, è curata da Salima Hashmi, artista, critica e
intellettuale tra le personalità più influenti in Pakistan, e da Rosa
Maria Falvo, critica, curatrice e scrittrice italo-australiana. In
mostra 60 artisti pakistani - tra nomi affermati e conosciuti a livello
internazionale e artisti emergenti. Molti di questi artisti conoscono e
sostengono The Citizens Foundation da tempo e proprio per questo ognuno
di loro ha deciso di donare la propria opera in occasione della mostra,
con l’obiettivo di raccogliere fondi a favore della ONG pakistana.
Tema cardine del progetto è quello da cui prende il titolo la mostra stessa, Art for Education: l’istruzione
infatti è il motore che muove l’attività di The Citizens Foundation, ma
rappresenta anche un valore universale di crescita individuale e
collettiva. Istruzione e creazione artistica riflettono il
sostrato culturale del Pakistan e sono da sempre strettamente connessi.
Molti degli stessi artisti presenti in mostra infatti, sono o sono stati
docenti, diventando dei veri e propri mentor per i loro studenti anche
al di fuori delle aule universitarie, a dimostrazione che l’arte può
riflettere esigenze e critiche della società e farsene portavoce.
Gli
artisti pakistani esposti in mostra affrontano temi dibattuti e comuni
al sentire contemporaneo attraverso il loro particolare punto di vista e
la sensibilità di chi sperimenta ogni giorno cosa significa vivere in
Pakistan. A differenza di come l’opinione dominante dipinge il paese, il Pakistan è interessato da un grande fermento culturale e artistico
che convive con una storia contraddittoria e gravosa fatta di
divisioni, dittatura e di quel “sogno musulmano” che ha trasformato la
capitale industriale Karachi in una delle metropoli più multietniche e
popolose del pianeta con i suoi 23,5 mln di abitanti.
Partner dell’iniziativa sono l’architetto Natasha Calandrino Van Kleef che ha realizzato il progetto di allestimento insieme a Arredamenti Allegrini e Pollice Illuminazione
che hanno fornito materiali, prodotti ed expertise, aggiungendo un
prezioso know how alla mostra e allo scopo per cui è stata realizzata.
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