progetto vincitore del bando nazionale (Mibact/Siae)
“Per chi crea”
6 giugno - 12 luglio 2020
Palazzo Ottoni
Matelica (MC)
Inaugurazione 6 giugno ore 18
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7 - 19 ottobre 2020
Recanati (MC)
Atrio Comunale
Si
chiama “IN DOMUM" dell’artista Adinda-Putri Palma ed è uno dei sette
progetti vincitori del bando nazionale “Per chi crea”, promosso dal
Mibact e gestito da Siae, presentato dall’Associazione Amici di Palazzo
Buonaccorsi di Macerata.
L’opera
sarà presentata a Palazzo Ottoni a Matelica (MC) dal 6 giugno al 12
luglio 2020 e in seguito sarà ospitata dal Comune di Recanati.
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L’Associazione Amici di Palazzo Buonaccorsi e delle Istituzioni Culturali del Territorio presenta il progetto “IN DOMUM” dell’artista Adinda-Putri Palma (Matelica 1986), selezionato dal bando nazionale “Per Chi Crea”, promosso dal MIBACT e gestito da SIAE,
che destinano il 10% dei compensi a supporto della creatività e della
promozione culturale dei giovani. Il 17 luglio scorso il Consiglio di
Gestione SIAE ha deliberato i vincitori dei 449 progetti beneficiari
suddivisi in quattro bandi tra cui quello per le Nuove opere. IN DOMUM rientra tra i sette vincitori nella sezione Arti Visive.
Il
progetto ha il patrocinio del Comune di Macerata, Comune di Recanati,
Comune di Matelica, città appartenenti alla rete del MaMa - Marca
Maceratese, creata dopo il sisma del 2016 per valorizzare e promuovere
il territorio e il patrimonio artistico.
L’opera
sarà presentata a Palazzo Ottoni a Matelica (MC) dal 6 giugno al 12
luglio 2020, in seguito sarà ospitata dal Comune di Recanati e poi farà
tappa anche in altre città marchigiane e non solo.
La città di Recanati ed in generale la Provincia di Macerata hanno un ruolo centrale nel progetto, poiché l’Annunciazione
di Lorenzo Lotto, parte della Collezione del Museo Villa Colloredo
Mels, è una delle opere che ha ispirato lo studio per la parte pittorica
dell'istallazione, mentre per la parte architettonica l’artista ha
tenuto come riferimento le esperienze del Bauhaus (casa del costruire) e
delle avanguardie storiche. Adinda-Putri Palma infatti spiega: “Nel
2016 sono accaduti due fatti straordinari che hanno instillato in me la
necessità di parlare dell’abitare e del vivere/fare casa con un
progetto artistico; un viaggio in bicicletta di 7000 Km attraverso
l’Europa per tornare a casa nelle Marche e il terremoto che ha colpito
il centro Italia nel 2016. Con questo lavoro vorrei mettere in moto una
riflessione sulla cultura dell’abitare ed il concetto di casa rapportata
al contesto post-sisma delle Marche offrendo spunti per un percorso
costruttivo alternativo.” Il dipinto del Lotto, oltre a fare
riferimento alla tradizione pittorica del territorio, rappresenta meglio
di chiunque altro il “terremoto emotivo” che investe la
Madonna – e di riflesso il gatto – nel momento in cui le appare
l’angelo, mentre Dio attraversa l’arco della stanza con un tuffo,
scuotendo il tranquillo ambiente domestico.
L'artista
nel 2014 inizia a lavorare come Pittore assistente presso SCIENCE (UK)
Ltd, lo studio di produzione dell'artista britannico Damien Hirst, ma
nel 2016 sente l'esigenza di tornare nella sua terra e parte così il suo
viaggio - In Domum - moto a luogo appunto che l'ha portata
sull'Appennino umbro-marchigiano, dove dal 2017 Adinda-Putri ha
instaurato la sua base operativa. La realizzazione dell’opera è
connessa infatti anche al progetto di autocostruzione familiare in
bioedilizia della sua attuale casa, in collaborazione con l'associazione
A.R.I.A, nel borgo di Braccano a Matelica (MC), avviato da poco e
destinato a ospitare uno studio artistico indipendente.
IN DOMUM
consiste in un’installazione ambientale, un volume ad arco autoportante
(H.3,60 x L. 3m P.1m) che sovrasta un’apertura percorribile, costituita
da una combinazione di materiali della bioedilizia come legno e paglia e
materiali di rivestimento pittorico industriali come smalti e resine
innovative. L’artista ha visitato i musei marchigiani in cui sono
conservati i dipinti del grande artista veneto e ha svolto una ricerca
cromatica “lottesca”, con cui ha creato un campionario utile alla
propria composizione pittorica.
IN DOMUM
è un potente dispositivo per innescare una seria riflessione sul
«costruire» e l’«abitare», ma anche sulle risposte che l’arte può dare
per far fronte a situazioni traumatiche, dunque come risorsa ad alto
potenziale di resilienza da custodire e coltivare.
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