Fase 2: la “foodtech company” al fianco dei ristoratori per
semplificare
il processo di acquisto del vino e migliorare l’esperienza del cliente
finale
Milano, 8 maggio 2020 - Dalla parte del vino e, oggi ancor di più, al
fianco dei ristoratori per supportarli concretamente nella fase della
ripartenza post emergenza Covid-19. Lo sottolineano a gran voce Gianni e
Giacomo Miscioscia, padre e figlio, co-founder di The
Winesider, la foodtech company,
tenuta a battesimo dal Politecnico di Torino, che ha “rivoluzionato” il metodo
con cui i ristoranti si riforniscono di vino.
Nata
con l’obiettivo di semplificare il processo di acquisto del vino da parte del
ristoratore e, al tempo stesso, di migliorare l’esperienza d’acquisto del
consumatore finale, la piattaforma tecnologica diventa ora più che mai
strategica per aiutare una delle categorie che più delle altre è stata messa in
ginocchio dall’emergenza Coronavirus. Tutto questo a partire da un aspetto
fondamentale come appunto la riorganizzazione della cantina, operazione per la
quale solitamente si spendono non meno di 20.000 €.
“Uno degli asset fondamentali
dell’esclusivo sistema di servizi offerto da The Winesider – spiega Gianni Miscioscia - è proprio il conto vendita, per cui il ristoratore paga solo le
bottiglie che vende. In tal modo si libera capitale che può essere reinvestito
magari nella promozione del locale, non si immobilizzano risorse e, al tempo
stesso, viene aggirata la problematica dell’invenduto”.
A
ciò si aggiungono, inclusi nel pacchetto, altri servizi quali una consulenza
specializzata per l’organizzazione della cantina con relativa formazione del
team di sala, una carta vini automaticamente aggiornata, la digitalizzazione di
operazioni quali inventari, ordini e pagamenti, una dashboard di controllo per
verificare i dati di vendita e orientare di conseguenza il proprio business e
una serie di contenuti interattivi per migliorare la client experience.
In
assoluta controtendenza rispetto ai distributori di vino, che spesso hanno
accordi di esclusiva con determinate cantine del territorio, The Winesider si
avvale della più grande selezione di etichette italiane dedicate al settore
Ho.Re.Ca., curata insieme al proprio team di esperti consulenti - tra cui anche
il sommelier Luca Gardini, Campione del Mondo nel 2010 - i quali mettono al
servizio di ciascun ristoratore la loro competenza per creare una carta che si
abbini perfettamente alla cucina del locale, spaziando dai vini più conosciuti
e popolari, passando per i produttori di nicchia e arrivando fino alle grandi
firme e ad alcuni champagne che non possono mancare.
L’app
garantisce quindi una semplice ed efficace gestione in tempo reale della
cantina, riducendo il volume di stoccaggio e cancellando il rischio di non
disporre di uno dei vini della carta. Con la sua logistica efficiente The
Winesider garantisce la consegna quando ce n’è bisogno, evitando rotture di
stock, ma senza congestionare il magazzino. Viceversa, attraverso il proprio
tablet il ristoratore può accedere alle informazioni relative alle vendite,
alle marginalità, alla rotazione dei prodotti e alle caratteristiche di ogni
bottiglia presente in cantina.
Una
formula di successo che ha già fidelizzato più di 100 clienti, tra cui anche
ristoranti stellati, e che ha permesso alla start-up – definita come l’Amazon
del vino - di conseguire lo scorso anno un fatturato di 1,5 milioni di euro.
Non solo. Lo scorso gennaio è stato messo a segno un importante aumento di
capitale, dell’ordine di 2 milioni di euro, con l’entrata di investitori
istituzionali e internazionali. E’ stato dato inoltre un ulteriore slancio alla
digitalizzazione ed è in corso un potenziamento della rete di vendita.
“Crediamo che
la tecnologia e l’innovazione –
conclude Giacomo Mascioscia, anticipando i contenuti del nuovo manifesto
aziendale - siano un’opportunità continua
per fare le cose meglio, con meno sprechi e con più efficienza. The Winesider è
la foodtech company che ‘rivoluziona l’esperienza d’acquisto nei ristoranti
del mondo’ per renderla semplicemente
migliore. Ma è anche emozione ed empatia. E’ il fattore umano e il calore delle
storie dei nostri clienti, dei nostri fornitori, dei nostri dipendenti. The
Winesider è la combinazione di innovazione ed esperienza, è il futuro che
valorizza le cose belle del passato, è il progresso con il rispetto delle
origini”.
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