martedì 3 dicembre 2024

Il tallone d’Achille dell’enoturismo italiano sono le risorse umane: i dati dell’indagine nazionale 2024 di Wine Tourism Hub

 Presentata a BTO 2024, Firenze, lindagine rivela le principali sfide del settore enoturistico in Italia e propone soluzioni strategiche per il futuro.

Verona, 2 dicembre 2024 – Wine Tourism Hub ha presentato a Firenze, presso BTO 2024, lo scorso 28 Novembre, i risultati della sua indagine nazionale sul settore enoturistico italiano. Lo studio, che ha coinvolto centinaia di professionisti del comparto, mette in luce ostacoli cruciali e sfide strategiche che rallentano lo sviluppo dellenoturismo nel nostro Paese. Risorse umane, infrastrutture e digitalizzazione emergono come i temi centrali di una panoramica che invita a una riflessione approfondita.

Risorse umane: la criticità principale del settore
L
indagine evidenzia un dato allarmante: il 43% degli intervistati identifica nella carenza di competenze specifiche e risorse umane adeguate il principale freno allenoturismo nel nostro Paese. Tra le difficoltà più comuni:

              Reclutare personale qualificato (54% delle aziende)

              Motivare e trattenere collaboratori (35%), spesso scoraggiati da contratti stagionali e limitate prospettive di carriera.

Lavinia Furlani, presidente di Wine Meridian e co-fondatrice di Wine Tourism Hub, sottolinea: La mancanza di risorse umane qualificate non è solo un problema organizzativo, ma una vera minaccia per il futuro di un settore strategico per la sostenibilità economica del nostro comparto vitivinicolo.”

Strutture e territorio: un nodo da sciogliere
Il 36% degli intervistati lamenta infrastrutture inadeguate, mentre il 32% segnala una difficile collaborazione tra enti locali e operatori turistici. L
assenza di spazi attrezzati per eventi e servizi igienici adeguati complica ulteriormente laccoglienza.
Non è necessario aspettare strutture perfette – prosegue Furlani – ma partire da ciò che si ha, con una comunicazione mirata e una valorizzazione autentica del territorio.”

Somministrazione di alimenti: una sfida complessa ma cruciale
L
indagine ha rivelato che offrire prodotti alimentari durante le attività enoturistiche è considerato molto importante dalla maggior parte degli operatori, ma resta un ambito critico. Le difficoltà principali includono:

              Normative igienico-sanitarie complesse (36%)

              Spazi e logistica inadeguati (23%)

              Costi elevati per approvvigionamento e gestione degli sprechi (13%).

Lavinia Furlani sottolinea: Labbinamento tra vino e cibo è un valore aggiunto dellenoturismo italiano, ma richiede investimenti e una gestione attenta per essere realmente efficace.”

Digitalizzazione e intelligenza artificiale: il potenziale inespresso
Nonostante l
importanza crescente degli strumenti digitali, il 46% delle aziende dichiara di essere sotto la sufficienza quando si parla di digitalizzazione. Per quanto riguarda l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, le principali barriere includono la mancanza di risorse finanziarie (20%) e di priorità aziendale (37%).
Tuttavia, l
uso di strumenti come bot per prenotazioni e assistenti virtuali per personalizzare le visite rappresenta sono riconosciuti come unopportunità concreta per migliorare lesperienza dei visitatori.

Le sfide strategiche per il futuro
Dalla carenza di incentivi finanziari (10%) alla burocrazia opprimente (14%), l
indagine sottolinea come il settore enoturistico italiano necessiti di un cambiamento strutturale. Investimenti mirati, sinergie territoriali e un maggiore focus sulla formazione sono passi imprescindibili per garantire sostenibilità e crescita.

Wine Tourism Hub: un faro per lenoturismo italiano
Attraverso corsi di formazione e consulenze strategiche, Wine Tourism Hub continua a supportare le cantine italiane, promuovendo competenze, innovazione e una visione integrata del turismo del vino.

Lindagine non si ferma a fotografare i problemi, ma offre spunti concreti per ripartire con forza e consapevolezza,” conclude Furlani.

 

 

 

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