venerdì 3 ottobre 2025

LA CULTURA DELL’ASSAGGIO ONAV ARRIVA ALL’UNIVERSITÁ

 


Onav entra nel Master in Food and Wine Communication IULM

 

Tecnica, cultura e sensibilità sensoriale al servizio della formazione dei comunicatori del vino

 

Il Master in Food and Wine Communication dell’Università IULM si arricchisce di un nuovo partner: ONAV – Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, che entra per la prima volta in aula portando con sé oltre settant’anni di esperienza nella formazione sensoriale.

A partire dall’anno accademico 2025/2026, esperti, assaggiatori e formatori ONAV terranno lezioni all’interno dei moduli del Master, offrendo alle studentesse e agli studenti un approccio che unisce la scientificità dell’analisi sensoriale, la cultura del vino e la scoperta approfondita dei territori italiani.

Con l’ingresso in IULM portiamo la cultura dell’assaggio come strumento di conoscenza, comunicazione e valorizzazione del vino italiano nel mondo”, commenta Vito Intini, presidente ONAV. “La nostra missione è formare assaggiatori consapevoli, e oggi siamo felici di contribuire a creare anche comunicatori capaci di raccontare il vino con competenza e sensibilità”.

 

Il valore della partnership è ribadito dal professor Vincenzo Russo, direttore del Master in Food and Wine Communication IULM: “La collaborazione con ONAV rappresenta un passo strategico per il nostro percorso formativo: gli studenti avranno l’opportunità di vivere esperienze dirette con professionisti che da decenni incarnano la cultura dell’assaggio, arricchendo le loro capacità comunicative con solide basi tecniche e sensoriali”.

 

L’intreccio del mondo dell’assaggio con quello della formazione è un progetto al quale ONAV si sta dedicando con particolare attenzione avviando in questi anni un ampio piano di attività. Oltre alla cooperazione con IULM all’interno del Master, ONAV è infatti promotore di SUMAV, la Scuola Universitaria per Maestri Assaggiatori, e di un programma di lezioni sulla cultura del vino, portato nelle scuole.

 

La sinergia con il Master in Food and Wine Communication ha l’obiettivo di fornire agli studenti strumenti avanzati per capire il vino e raccontarlo in modo efficace. I diplomati potranno ricoprire, infatti, ruoli di marketing, comunicazione e organizzazione eventi per aziende, consorzi e realtà internazionali.

A conferma dell’efficacia formativa del Master Secondo arrivano i dati AlmaLaurea (media 2014-2015/2023-2024), che riportano l’84,4% di occupazione entro sei mesi dal diploma e sottolineando che il 43,8% trova lavoro in un’azienda diversa da quella del tirocinio curriculare.

 

La sfida condivisa tra IULM e ONAV è quella di preparare i comunicatori del domani formando figure ibride, consapevoli e internazionali: professionisti in grado di comunicare il valore del cibo e del vino italiano con passione, visione e competenza.

Unire la scienza dell’assaggio alla capacità di raccontare il vino significa far emergere e dare voce al patrimonio enogastronomico italiano nel mondo, permettendogli di conquistare l’attenzione che merita.

 


Witaly chiama, i giovani talenti rispondono: eletti a Roma gli chef e pizzaioli finalisti di Emergente per l’edizione 2026 e la festa dei 20 anni di storia del Premio con tanti past winner a cucinare!

 


Grande partecipazione a Roma per le Selezioni CentroSud di EmergenteChef ed EmergentePizza 2026
Roma, 2 ottobre 2025 – Si è conclusa al Campus ELIS di Roma la due giorni dedicata alle Selezioni CentroSud di EmergenteChef ed EmergentePizza, che hanno coinciso con la celebrazione dei vent’anni del Premio.
L’appuntamento del 30 settembre e 1° ottobre ha definito i professionisti che prenderanno parte alla Finale della primavera 2026 e si è arricchito con EmergenteTribe, un momento di incontro e confronto che ha coinvolto chef, pizzaioli e operatori del settore.
Le competizioni
Per EmergenteChef, la giuria, composta da giornalisti, chef e operatori del settore, ha valutato i concorrenti su due ricette, premiando la tecnica e la creatività. Sono risultati vincitori delle quattro batterie e hanno conquistato l'accesso alla Finale:

Finalisti EmergenteChef 2026:
● Daniele Antonaci - Idylio by Apreda, Roma
● Pasquale Russo - Santa Elisabetta, Firenze
● Deborah Rossi – Frantoio, Assisi (PG)
● Antonio Silvestro – Oltremare, Maiori (SA)

Premi Speciali EmergenteChef 2026:
Premio “Miglior Pane” in collaborazione con Agugiaro & Figna Molini:
● Alessandro Monaco - Canne Bianche Lifestyle Hotel, Fasano (BR)
● Giacomo Pochini - Evo Bistrot, Agello (PG)

●Antonio Esposito - Tenuta Nunziata, Torre Annunziata (NA)
●Jordan Giusti – Dieci, Nepi (VT)


Il “Premio Miglior Abbinamento Vino”, in collaborazione con Cadis 1898, è andato a Deborah Rossi – Frantoio, Assisi (PG)


Poiché le Finali si svolgeranno tra qualche mese, è prudente considerare l'eventualità che un finalista non possa più partecipare per cause di forza maggiore.
Per questo motivo, abbiamo individuato le Riserve ufficiali, pronte a subentrare in caso di necessità: Giovanni Skrebe - Incipit, Pistoia e Andrei Beta – Reale, Castel di Sangro.

Questi ragazzi sono stati selezionati per aver conseguito un punteggio appena inferiore a quello dei finalisti qualificati.


I partecipanti: Daniele Antonaci - Idylio by Apreda, Roma, Andrei Beta – Reale, Castel di Sangro, Stefano Carcagni - Tenuta Rocci Cerasoli, Parabita (LE), Nicola Cascini - La Locanda del Cardinale, Assisi (PG), Antonio Commone - GH La Favorita, Sorrento (NA), Giuseppe Crimi Stigliolo - Pepe Rosa, Capo d'Orlando (ME), Antonio Esposito - Tenuta Nunziata, Torre Annunziata (NA), Jordan Giusti – Dieci, Nepi (VT) , Alessandro Monaco - Canne Bianche Lifestyle Hotel, Fasano (BR) , Alessio Nocerino - La Locanda di Nonna Rosa, Somma Vesuviana (NA), Giacomo Pochini - Evo Bistrot, Agello (PG), Deborah Rossi – Frantoio, Assisi (PG), Pasquale Russo - Santa Elisabetta, Firenze, Antonio Silvestro – Oltremare, Maiori (SA), Giovanni Skrebe - Incipit, Pistoia.
Per

Per EmergentePizza: dopo la prova classica sulla "Margherita", i pizzaioli hanno dato il meglio nella prova a "tema creativo", realizzata con impasto preparato il giorno precedente. La giuria ha selezionato quattro pizzaioli finalisti che si uniranno ai vincitori della Selezione Nord svoltasi a Villa Terzaghi lo scorso giugno, per la finale del prossimo anno.


Finalisti EmergentePizza 2025:
●Lorenzo De Angelis – Frumentario, Roma
●Matteo Frisa - Il Ponticello, Melfi (PZ)
●Sofia Paba - Locanda Sa Marracca, Quartu Sant'Elena (CA)
●Paolo Ruggiero – DieciNoni, Agropoli (SA)


Premio speciale “Pizzaiolo del Cambiamento” in collaborazione con Le 5 Stagioni:
●Matteo Frisa - Il Ponticello, Melfi (PZ)


I partecipanti in gara: Francesco Bruno – Crunch, Roma, Francesco Pio Comune - Da Cesira San Salvatore Telesino (BN), Lorenzo De Angelis – Frumentario, Roma, Alessio Donzetti - I Donzetti Pizza&More Casandrino (NA), Matteo Frisa - Il Ponticello, Melfi (PZ), Sofia Paba - Locanda Sa Marracca, Quartu Sant'Elena (CA), Marcello Rocco - Lievito Popolare, Trentola Ducenta (CE) , Paolo Ruggiero – DieciNoni, Agropoli (SA), Federico Zaccone – Dazio, Roma
EmergenteTribe: l’incontro con la comunità
EmergenteTribe dal pomeriggio a notte inoltrata dell’1 ottobre ha radunato sul prato del Campus oltre una ventina di chef e pizzaioli della scena romana e non solo che hanno onorato il ventennale del Premio dando vita a una vera e propria kermesse gastronomica freehand.
Hanno cucinato per i presenti, tra ex vincitori, giovani protagonisti e nomi affermati della scena culinaria e della pizza:

●Fabrizio Cervellieri (Aede, Roma)
●Carlotta Delicato (Delicato, Rieti)
●Riccardo De Santis (N’Uovo, Sutri)
●Matteo Faenza (Mogano, Formello)
●Giovanni Gigante (Cucina Itameshi, Zurigo)
●Luca Ludovici (Contatto, Frascati)
●Luca Mastromattei (Salotto, Rapallo)
●Anastasia Paris (Futura, Roma)
●Antonio Sarnataro (Enoteca Cavour, Roma)
●Sara Scarsella (Sintesi, Ariccia)
●Matteo Taccini (UMA, Roma)
●Paolo Angelucci (Amerina, Roma)
●Stefano Callegari (Tonda, Romanè, Armare)
●Davide Tangari (Rosina, Roma)


Un traguardo e un punto di partenza
Emergente si conferma un laboratorio di crescita professionale e un trampolino per i giovani talenti, oltre a essere un osservatorio attento e uno spazio di riflessione sull’evoluzione della ristorazione.
Il Campus ELIS, che ha ospitato l’evento, è un ente no profit che promuove formazione e innovazione. Solo nel 2024 ha realizzato circa 400 corsi, coinvolgendo 7.000 persone. Nel settore food, dispone di due scuole alberghiere (Roma e Palermo) e dell’ELIS Food Hub, centro specializzato in formazione e consulenza per le aziende del comparto.


PARTNER DELLE GARE: Agugiaro&Figna Molini, Le 5 Stagioni, Ambrogio Sanelli, The Kingfish Company, Consorzio di Tutela Vitellone Bianco Appennino Centrale IGP, Forni Valoriani, San Pietro a Pettine, Opera Olei, Pallini, Koppert Cress, Cadis 1898, Levoni Salumi, Casa Marrazzo, Giblor’s, Filette, Assogi, Filicori & Zecchini, Pan de Roma, AIS.
PARTNER EMERGENTETRIBE: Agugiaro&Figna Molini, Le 5 Stagioni, Ambrogio Sanelli, The Kingfish Company, Consorzio di Tutela Vitellone Bianco Appennino Centrale, Forni Valoriani, San Pietro a Pettine, Opera Olei, Pallini, Koppert Cress, Cadis 1898, Levoni Salumi, Casa Marrazzo, Giblor’s, Filette, Assogi, Filicori & Zecchini, HQF, Pan de Roma, Weber, Appicciamunn, Mulino delle Terre Arnolfe Acquasparta, Team’s Macoratti, Stocco, Duca di Salaparuta, La Mugilla, Le Marchesine, AIS.


Credits Foto Lorenza Vitali

AFIDOP E I CONSORZI DI TUTELA DEI FORMAGGI DOP ITALIANI AD ANUGA 2025

 


Leccellenza casearia italiana sarà protagonista ad Anuga 2025, la più importante fiera internazionale dedicata al settore Food & Beverage, in programma a Colonia dal 5 al 9 ottobre. Anche questanno AFIDOP – Associazione Formaggi Italiani DOP parteciperà con uno spazio espositivo dedicato alla valorizzazione dei formaggi a Denominazione di Origine Protetta, emblema della qualità, della tradizione e della distintività agroalimentare del nostro Paese.

Allinterno dellarea AFIDOP (Hall 10.1 | G070g – G078g) saranno presenti i Consorzi di tutela di sette prestigiosi formaggi DOP italiani: Asiago, Caciocavallo Silano, Gorgonzola, Grana Padano, Mozzarella di Bufala Campana, Piave e Taleggio.

Germania: un mercato strategico per lexport DOP

La Germania si conferma un mercato strategico per lexport dei formaggi italiani DOP, sia in termini di volumi che di valore. Nel 2024, il valore dellexport ha superato gli 820 milioni di euro, con un aumento del 10% rispetto allanno precedente. La tendenza positiva è stata confermata anche nel primo semestre 2025, quando è stato registrato un valore complessivo di 445 milioni di euro, pari a un +12% rispetto allo stesso periodo del 2024.

In questo contesto, i formaggi DOP rappresentano il 55% in volume e il 65% in valore del totale dei prodotti lattiero-caseari esportati dalle imprese italiane nel mercato tedesco. È proprio grazie al valore aggiunto delle DOP che, nonostante una leggera flessione nei quantitativi venduti, il fatturato è cresciuto di circa 50 milioni di euro rispetto al primo semestre 2024, confermando la forza e lapprezzamento dei prodotti italiani di qualità certificata.

 Programma eventi: showcooking e degustazioni guidate

Dal 5 al 7 ottobre 2025, lo stand AFIDOP ospiterà una serie di showcooking a cura dello chef Riccardo Cogliano, che proporrà ricette originali pensate per esaltare le caratteristiche dei sette formaggi DOP presenti. Ogni preparazione sarà un viaggio gastronomico tra sapori, territori e tradizioni.

La partecipazione ad Anuga rappresenta per AFIDOP un momento strategico di promozione e valorizzazione del sistema delle DOP italiane, non solo per la possibilità di incontrare buyer e operatori del settore, ma anche per consolidare la percezione internazionale dei formaggi certificati come espressione autentica del patrimonio agroalimentare italiano.

Come sottolinea il Presidente di AFIDOP, Antonio Auricchio: Considerata l'importanza del mercato tedesco, ANUGA rappresenta un momento di grande visibilità per i nostri formaggi DOP/IGP e di contatti con gli operatori locali. È una manifestazione alla quale AFIDOP partecipa in maniera costante ormai da molti anni e che quest'anno ha visto la presenza in collettiva di ben sette Consorzi di tutela. Una rappresentanza significativa del nostro patrimonio caseario certificato, della maestria delle nostre imprese e della cultura radicata in questi nostri prodotti eccezionali.

Matrice. Diciotto Quadri di un’esposizione

 

PALAZZO TE presenta Isaac Julien All That Changes You. Metamorphosis, 2025 a cura di Lorenzo Giusti

 



La passata di pomodoro non è sempre vegana: ecco perché bisogna controllare l’etichetta

 


La passata di pomodoro non è sempre vegana, e per questo bisogna controllare sempre sull’etichetta gli ingredienti o l’eventuale certificazione. Ma perché è necessario etichettare e certificare come vegan una passata di pomodoro, se è fatta appunto solo di pomodoro? La domanda sembrerebbe banale, ma è al centro di un dibattito che negli anni ha alimentato dubbi e fake news. La risposta è perché nelle passate di pomodoro spesso ci sono anche altri ingredienti, che non possono essere definiti vegani.

Perché serve la certificazione vegan anche per le passate

A un’analisi superficiale una passata di pomodoro sembrerebbe ovviamente adatta a tutti, ma la realtà è diversa:

  • Ingredienti nascosti: altre preparazioni simili e oggettivamente confondibili dal consumatore di cultura media, come salse di pomodoro, sughi pronti e ragù, spesso erroneamente associate alla semplice passata dando per scontato che siano vegan, possono contenere anche aromi, addensanti, gelificanti, additivi o insaporitori di origine animale. Provate a chiedere a chiunque se sa dire che differenza c’è legalmente tra “passata di pomodoro” e “salsa di pomodoro”, è ovvio che il consumatore medio non ha e non può avere questo tipo di conoscenza e va comunque tutelato nel rispetto delle sue scelte.
  • Etichette e ricette: VEGANOK verifica che i consigli d’uso non suggeriscano abbinamenti con ingredienti incompatibili con la scelta etica vegan, nel rispetto dei consumatori che hanno fatto di tale scelta uno stile di vita.
  • Etica aziendale: la certificazione garantisce che l’azienda non effettui né commissioni ad altri test sugli animali, non solo per il prodotto certificato ma per l’intero catalogo e anche questa informazione è totalmente non accessibile dal consumatore, senza una specifica garanzia che VEGANOK invece fornisce.

A chiarire la questione interviene Sauro Martella, fondatore di VEGANOK e presidente al Board di Bruxelles per la definizione dello standard vegan unico europeo, che in un recente intervento ha dichiarato: “Non solo è legittimo identificare certi prodotti come vegan, ma è addirittura consigliato. Si tratta di trasparenza verso i consumatori e di rispetto verso le finalità a cui la normativa europea invita a ispirarsi. Alla cattiva informazione si risponde con i fatti: la normativa europea (Reg. UE 1169/2011) nasce proprio per garantire chiarezza e correttezza”.

“Etichettare un prodotto come vegan significa dare informazioni corrette e complete. È tutt’altro che una scelta superficiale, perché servono competenze, controlli e verifiche accurate. Noi ad esempio siamo l’unica realtà in Europa con un team di professionisti vegani che da oltre 25 anni tutelano consumatori e aziende”, ha detto ancora sottolinea Martella.

L’importanza di informazione e trasparenza

“Un ente certificatore serio mette a disposizione strumenti concreti per i diversi interlocutori. Ad esempio noi consentiamo ai consumatori di verificare i prodotti certificati su www.veganok.com, mettiamo a disposizione di giornalisti e divulgatori, dati e report dall’Osservatorio VEGANOK, mentre dall’altro canto assistiamo le aziende con consulenze, formazione e rappresentanza internazionale tramite UNIVEGAN e VEGANOK Academy”, conclude Sauro Martella.

Per chi invece volesse approfondire gli aspetti etici che stanno alla base della scelta vegan, consigliamo di fare riferimento ad AssoVegan, Associazione Vegani Italiani Onlus.

Infine c’è anche l’assistenza agli interessati che volessero provare a intraprendere un percorso vegano, con l’iscrizione gratuita sul sito www.veganokchange.com, in modo da essere accompagnati e consigliati in un percorso giorno per giorno da idee, suggerimenti, considerazioni e ispirazioni.

Un percorso a 360 gradi insomma, per tutto ciò che gravita intorno al mondo vegano.