Franco Vanetti, Managing Director del Gruppo Duetorrihotels, è orgoglioso dell’ultimo importante intervento fatto su I Carracci, un intervento che “valorizza la personalità dell’hotel e il suo legame profondo con il territorio, la sua cultura, la sua storia”. Il restyling, firmato dall’interior designer e creative director Fabrizio Cocchi, ha dunque l’obiettivo di restituire alla città di Bologna una delle sue sale più iconiche, che oggi diventa non solo tempio della gastronomia ma anche galleria d’arte viva, aperta alla comunità e capace di coniugare eleganza classica e linguaggi contemporanei.
“Siamo partiti – spiega il Direttore Grand Hotel Majestic “già Baglioni” Tiberio Biondi - da una necessità molto pratica ma sostanziale, quella di installare un nuovo impianto di climatizzazione per assicurare una miglior esperienza a tavola. Abbiamo scelto di viverla come un’opportunità per rinnovare la nostra magnifica sala dandole un tocco più contemporaneo”. Un’occasione creativa per ridare respiro e luce a una delle sale più affascinanti e prestigiose della città, facendo del restyling un vero manifesto della filosofia stilistica del designer Fabrizio Cocchi.
Un racconto di materia, luce e colore
Le pareti del nuovo I Carracci parlano la lingua antica del moiré di seta, un tessuto unico per la sua lavorazione artigianale, con fiammature amplificate da fili metallici color platino che rendono la superficie vibrante e sempre diversa a seconda dell’angolazione da cui la si osserva. La pavimentazione è stata impreziosita con un parquet in legno massello Afrormosia, posato con l’intramontabile disegno Versailles, che evoca atmosfere regali. Corpi illuminanti di design - gli iconici Poliedri di Venini - in vetro trasparente, fumé e ambra diffondono bagliori caldi sotto il soffitto affrescato dalla scuola dei Carracci. Ogni dettaglio è pensato per dialogare con la storia pur essendo espressione di viva contemporaneità.
Anche gli elementi decorativi sono stati rivisitati con cura: il cornicione è stato arricchito da una velatura che ricrea un suggestivo effetto invecchiato. La boiserie ha invece abbandonato la monocromia per approdare su nuance pastello dai sofisticati riflessi perlati. Tendaggi e rivestimenti delle sedute, realizzati con pregiati tessuti damascati, sono stati armonizzati con la nuova palette chiara e luminosa.
Una sala che diventa galleria
La grande novità è la scelta di fare de I Carracci non solo un ristorante gourmet, ma una galleria d’arte in continua evoluzione. Grazie all’introduzione di un sistema di illuminazione museale, la sala ospiterà esposizioni temporanee, rinnovando così ciclicamente il suo aspetto. A questo scopo, Cocchi non poteva non affidarsi a Viabizzuno, azienda che - grazie alla collaborazione con designer e artisti, e alla partecipazione a eventi artistico culturali come l'evento "AroundMorandi" al Museo d'Arte Moderna di Bologna (MAMbo) - è rinomata per i suoi sistemi di illuminazione concepiti per essere essi stessi opere di design.
Per la prima collaborazione è stato scelto un partner d’eccezione, la Galleria d’Arte Maggiore g.a.m - la cui collezione permanente di opere dei più grandi maestri internazionali del XX secolo richiama estimatori da tutto il mondo - che ha portato a Bologna le opere poetiche e materiche dell’artista francese Claudine Drai, già esposte in musei come il Centre Pompidou di Parigi, così come nella sala privata del Grand Véfour, ristorante parigino dello chef pluristellato Guy Martin.
Il risultato? Un dialogo sorprendente tra le visioni di un’artista contemporanea e la classicità rinascimentale degli affreschi carracceschi.
Saziare corpo e mente
Il nuovo volto de I Carracci è il risultato di un perfetto equilibrio tra esigenze di comfort moderno, sapienza artigianale e suggestioni artistiche. Sotto lo sguardo immortale dei Carracci, il ristorante vuole oggi proporsi come palcoscenico multisensoriale, dove l’esperienza gastronomica si intreccia con design, storia e cultura, regalando agli ospiti del Grand Hotel Majestic “già Baglioni” – e alla città – un gioiello rinnovato, ancora destinato a sorprendere.
Un rilancio che prosegue a tavola con il nuovo menu autunnale dello chef Agostino Schettino, ispirato ai sapori della nuova stagione e ideato per abbinarsi con l’atmosfera rinnovata della sala.
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