domenica 28 settembre 2025

DAZI: SANDRO BOTTEGA, 'IN 3 MESI EXPORT PROSECCO CALATO DEL 26%'

 "Rileviamo aumento vendite del canale duty free che usufruisce della non applicazione dei dazi"


Bibano di Godega (Treviso), 27 settembre 2025 - «Dopo meno di 3 mesi dall'entrata in vigore "definitiva" negli USA dei dazi al 25% sui vini italiani, l'andamento delle importazioni verso il mercato domestico sembra avere un calo, come segnalato anche dai dati delle dogane (-26%). Da parte nostra, oltre a confermare un calo delle esportazioni verso il mercato domestico, rileviamo un aumento delle vendite del canale duty free che ovviamente usufruisce del beneficio della non applicazione dei dazi». Lo dichiara Sandro Bottega, imprenditore del vino a capo della storica azienda Bottega SpA di Bibano (TV), tra i leader in Italia per la produzione di Prosecco. «In generale credo sia troppo presto sia per disperarsi che per tirare delle somme e prevedere una situazione catastrofica; l'ipotesi più probabile - continua Sandro Bottega - è questa: speriamo che la temporanea diminuzione sia piuttosto dovuta ai comportamenti degli importatori che, nell'incertezza delle percentuali e del mercato, abbiano voluto esaurire le scorte e abbiano atteso un po' prima di ricostituirle. Le voci di corridoio ci dicono comunque che la negoziazione non sia finita e speriamo che nel futuro ci siano buone nuove».
Il patron di Bottega SpA cerca di rimanere ottimista: «Credo sia corretto leggere questi dati con la giusta preoccupazione, ma anche con l'ottimismo dell'impresa che deve far sì che ogni difficoltà diventi una nuova opportunità. Cosa non facile, ma sicuramente uno stimolo: quindi noi manteniamo un ottimismo di fondo supportato dall'immagine positiva del vino italiano e del suo eccellente rapporto qualità-prezzo e per il momento riteniamo sia giusto attendere l'evolversi degli eventi. Quello che notiamo e che ci desta maggiore preoccupazione - prosegue Bottega - è la generale tendenza degli operatori a riversare l'aumento di costo dovuto ai dazi, verso fornitori e consumatori: chiaro che questo può avvenire all'inizio e per un certo periodo, ma ovviamente non è sostenibile nel lungo periodo. Dobbiamo quindi lavorare alla promozione su altri mercati e tenere alta l'immagine dei nostri vini negli Stati Uniti in modo che il consumatore non dimentichi il nostro prodotto», conclude Sandro Bottega.



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