Le festività pasquali e i ponti primaverili sono da sempre il primo stacco reale dal rigore invernale e dalla routine: anche se per pochi giorni, non si rinuncia ad un breve viaggio fuori porta, per tornare a sentire il profumo del mare, godersi l’aria aperta e finalmente staccare.
Aprile e maggio sono mesi perfetti per scegliere una località di mare come Finale Ligure,
magari non ancora per un tuffo in mare – se non per i più temerari – ma
sicuramente per trascorrere qualche giorno in questo bellissimo
territorio, ricco e generoso, lasciandosi stupire della sua storia antichissima, da un entroterra che sa di prodotti a km0, trekking, arrampicate e percorsi fantastici per mountain bike e downhill, da borghi antichi e un’offerta culturale rara e particolare. Lo avreste mai detto che Finale Ligure è tutto questo e anche di più? Bene, seguiteci.
Vogliamo tornare a casa con un bel colore sano? La prima tintarella
Spiagge di sabbia bianca e un mare dalle sfumature straordinarie,
verde smeraldo e turchese, grazie alla tipica roccia bianca che si
specchia nell’acqua. Premiata con il riconoscimento internazionale della
Bandiera Blu, per la gestione sostenibile delle località balneari, e Bandiera Verde, per le spiagge a misura di bambino, trascorrere qualche giorno a Finale Ligure e nel Finalese in questo periodo dell’anno, è un vero incanto.
Gli
stabilimenti balneari iniziano la loro attività stagionale, ma non sono
ancora affollati di turisti come nel periodo estivo, e, quindi, ci si
può concedere una sosta in pace e totale relax in riva al mare per la prima tintarella. Le spiagge sono delimitate da due promontori, quello della Caprazoppa a ponente e Capo Noli a levante e si estendono per circa 3 km da Noli a Borgio Verezzi.
Da quelle libere a quelle attrezzate, da quelle sabbiose e facilmente
accessibili a quelle con sassolini e ciottoli, le spiagge di Finale
Ligure accontentano un po’ tutti i gusti. Irrinunciabile però la tappa
alla rinomatissima spiaggia del borgo marinaro di Varigotti, con la stupenda Baia dei Saraceni e Malpasso, dove l’acqua è di un blu intenso. Caraibico.
Siete ingordi di adrenalina? Avrete di che saziarvi
Finale Ligure è, per eccellenza, capitale dell’outdoor, riconosciuta a livello internazionale.
Dal trekking, all’arrampicata, alla mountain bike al downhill fino alle attività in mare, tutti gli appassionati di sport all’aria aperta troveranno pane per i propri denti e potranno andare alla scoperta dell’entroterra percorrendo una serie di sentieri panoramici che permettono di apprezzarne la natura circostante, effettuare escursioni speleologiche o scegliere il mare per praticare vela, windsurf, diving, snorkeling e pesca subacquea. Date uno sguardo a questo sito http://www.outdoorfinaleligure.com/ e scoprirete che qui si può praticare lo slacklining, ma solo se non soffrite di vertigini!
I borghi del Finalese
Passeggiare tra i tipici carruggi liguri per scoprire piccoli borghi dove si respira un’atmosfera d’altri tempi, luoghi caratteristici e ricchi di fascino. Non deve mancare in un soggiorno in queste terre.
La stessa Finale Ligure
è una città in cui la storia ha lasciato numerose testimonianze
artistiche e culturali che dalla preistoria, passando per il Medioevo,
sono arrivate ai nostri giorni. Immancabile la visita a Finalborgo, uno dei “Borghi più Belli d’Italia”:
è un gioiello a pochi passi dal mare che incanta, protetto dalle mura
medievali ancora ben conservate, intervallate da torri semicircolari e
interrotte solo in corrispondenza delle porte. Il borgo è impreziosito
da palazzi quattrocenteschi e di epoca rinascimentale.
Fuori dalle mura del borgo, a poca distanza, meritano una visita il Forte di San Giovanni, voluto dagli Spagnoli intorno al 1640 e i ruderi di Castel Gavone, dismesso nel 1715 dai genovesi. E poi Finalmarina, dove si respira ancora l’atmosfera di borgo ligure marinaresco, Finalpia e Varigotti, unico per il suo borgo arabeggiante, con vicoletti, piazzette colorate e case che sembrano dipinte.
Spostandosi nell’entroterra, si può visitare la magnifica Chiesa dai Cinque campanili di Perti e, in Val Ponci, i 5 ponti di pietra di epoca romana o ancora dedicare del tempo alla visita di grotte e caverne, che riportano testimonianze di vita dal Paleolitico al Neolitico, fino all’Età del Bronzo.
Ma sapete che a Finale visse un Principe Paleolitico?
La Caverna delle Arene Candide
è una delle grotte più importanti in Europa per i celebri ritrovamenti
effettuati al suo interno. Attraverso un percorso che permette di
effettuare un viaggio indietro nel tempo, da oggi fino a circa 30mila anni fa,
si possono ripercorrere le avvincenti ricerche condotte in oltre 150
anni all’interno della grotta. L’interesse suscitato da questo sito
deriva dal fatto che al suo interno si conserva una sequenza,
praticamente ininterrotta, di sedimenti che contengono imponenti tracce
della frequentazione umana tra il Paleolitico superiore e l’età
bizantina: si tratta ancora oggi
della più articolata e completa stratigrafia archeologica del
Mediterraneo, in un contesto ambientale di giacitura estremamente
favorevole alla buona conservazione dei reperti.
La Caverna delle Arene Candide ha conservato per l’età paleolitica importanti sepolture, di cui la più nota, detta del “Giovane Principe”
per la ricchezza di ornamenti e oggetti deposti insieme al corpo di un
giovane cacciatore vissuto 28mila anni fa, è un vero e proprio unicum
conosciuto in tutto il mondo. http://www.museoarcheofinale.com/
A Pasquetta (13 aprile 2020) si fa archeo-trekking
Perché no? Una Pasquetta diversa, un’escursione storica-archeologica alla scoperta dell’Altopiano delle Manie.
Con l’ausilio di guide specializzate potrete cogliere alcune chicche
del territorio del Finalese, dalla Caverna delle Fate, ai Ponti romani
della Val Ponci, al Riparo di Pian del Ciliegio, fino alla grotta Arma
delle Mànie.
Per Informazioni: http://www.museoarcheologicodelfinale.it/partecipa/archeotrekking
E se avete fame, un po’ di shopping gastronomico
Il
Finalese si propone anche quale meta prediletta per gli amanti della
buona cucina e del buon vino. Tra i principali prodotti tipici, si
segnalano appunto i vini D.O.C. vermentino, pigato, rossese, e le due I.G.T granaccia e lumassina, alcune birre prodotte localmente, l’ottimo olio extravergine di qualità, il chinotto (Citrus myrtifolia) con cui viene prodotta la tipica bevanda ligure, il chinotto appunto, e il miele prodotto dal nettare di alberi dell’entroterra quali castagno, acacia, erica, corbezzolo e millefiori.
Tra i piatti esclusivamente tipici del finalese spiccano i cosiddetti fugassin, ovvero focaccine fritte a base di patate, ed i chifferi, dolci a base di mandorla a forma di mezzaluna, anche prodotti nella variante al cioccolato.
Dove dormire?
Se
volete organizzare un viaggio nel Finalese, vi segnaliamo le numerose
tipologie di sistemazioni tra cui poter scegliere: Hotel, Alberghi e
Residence, Agriturismi, B&B, Affittacamere, Campeggi e Parchi
Vacanze, Case e Appartamenti.
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MUDIF - Museo Diffuso del Finale
Il
MUDIF - Museo Diffuso del Finale si prefigge di conoscere, valorizzare e
preservare le unicità del paesaggio culturale finalese, attraverso la
condivisione e la promozione della conoscenza scientifica del
territorio, l'organizzazione e il coordinamento di nuove modalità di
accesso e fruizione dei suoi beni archeologici, monumentali e
naturalistici, con la convinzione che la conoscenza di un luogo porti
con sé sia il rafforzamento del senso di appartenenza, sia un approccio
più consapevole e attento alle fragilità del territorio.
Il
MUDUF si basa su una consolidata rete di istituzioni pubbliche, enti,
associazioni e soggetti già attivi sul territorio e si avvarrà del
finanziamento erogato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo
nell'ambito del bando 'La valorizzazione a rete delle risorse culturali
urbane e territoriali'.
Per informazioni: www.mudifinale.com
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L’aria
qui sa già di primavera e la Pasqua, ormai prossima, è un’occasione
imperdibile per godere dei benefici del mare, del primo sole caldo
stagionale.
Ma
non solo. Quello del finalese è un territorio generoso: ricco di
tradizioni, di borghi romantici, itinerari gastronomici, trekking. E
sorprese. Culturali. Come il bellissimo Museo Diffuso – MUDIF (https://www.mudifinale.com/).
Venite con noi a scoprire i segreti di Finale Ligure e del suo entroterra:
in primavera sono ancora più belli.
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