mercoledì 4 marzo 2020

Scrivono di noi



Un ulteriore graditissimo riconoscimento: il numero 42 della rivista on line “Dialoghi Mediterranei”, periodico bimestrale dell’Istituto Euroarabo di Mazara del Vallo, ospita un contributo di Massimo Pirovano dal titolo “Tra società e comunità, i piccoli musei come servizio per lo sviluppo”, dove l’attività dell’Ecomuseo delle Acque viene ampiamente citata. Pirovano è il direttore del Museo Etnografico dell’Alta Brianza, con cui l’Ecomuseo ha avviato una proficua collaborazione su vari temi che accomunano le due realtà (ad esempio, la riconversione e valorizzazione delle uccellande storiche).
Scrive la rivista: «Come un museo etnografico può essere al servizio della società e del suo sviluppo? Costruendo una comunità diversa da quella idealizzata (…), aggregando persone su un progetto culturale e politico ispirato dalle lezioni degli etnoantropologi, oltre che dando uno spazio di espressione e di protagonismo a chi già s’impegna per valorizzare le esperienze collettive originali presenti nel territorio in cui il museo opera. È ciò che fanno gli ecomusei più seri, come l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese, contribuendo a rivitalizzare e facendo conoscere attività produttive tradizionali di valore, che rischiavano l’estinzione. Ecomusei autentici di cui scrive de Varine, cioè basati su una partecipazione collettiva e non episodica alla vita del museo, piuttosto che su una pubblicizzazione turistica di tipo tradizionale delle emergenze monumentali o naturalistiche di cui un sedicente ecomuseo fa solo da vetrina».

Il Museo Etnografico dell'Alta Brianza merita più di una visita. Ha sede a Galbiate (LC) in località Camporeso, è nato per iniziativa del Parco Regionale del Monte Barro con una fase di progettazione avviata nel 1991. ll MEAB è un luogo di raccolta, di conservazione, di studio della vita quotidiana e delle culture passate e presenti delle donne e degli uomini, che sono vissuti e che oggi vivono nel territorio della Brianza e del Lecchese. Si caratterizza come luogo di partecipazione sociale, di elaborazione culturale e di ricerca scientifica. Il museo intende rappresentare un’occasione di confronto con l’alterità, nel tempo, nella società, nello spazio, offrendo ai visitatori occasioni di analisi e di riflessione sulle abitudini altrui ma anche sulle proprie. Promuove, in particolare, l’incontro tra le generazioni e il contatto diretto tra portatori delle culture tradizionali e visitatori con interviste aperte al pubblico, conferenze, seminari, presentazioni delle ricerche promosse dal MEAB o da altri studiosi.

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