lunedì 16 marzo 2020

VALSAMOGGIA: rinato il ponte Bailey




Peccato che lo stato attuale di emergenza sanitaria non consenta agli abitanti della Valsamoggia di godersi appieno una passeggiata sul ponte Bailey del Samoggia, in quel di Tintoria: struttura totalmente rimessa a nuovo, grazie un intervento di manutenzione straordinaria della Bonifica Renana.
Questo ponte, realizzato nel 1958 con la tecnologia rapida dei ponti di guerra, non era transitabile da tempo, a causa  delle pessime condizioni: pile di sostegno corrose, strutture metalliche ammalorate ed elementi di copertura mancanti.
I lavori di ristrutturazione, conclusi in due mesi, hanno riguardato la sistemazione strutturale delle componenti in cemento del ponte, la stabilizzazione dell'alveo circostante, il risanamento conservativo dello scheletro metallico e la realizzazione in un nuovo impalcato in legno per la fruizione pedonale dell'attraversamento.
Oggi questa struttura vintage, con i suoi 80 metri di lunghezza per 2,5 di larghezza, è pienamente recuperata alla sua funzione originaria di connessione tra i territori della Valsamoggia. L'intervento ha comportato un costo complessivo di 180 mila euro di cui 70 mila finanziati dalla Bonifica Renana e la quota restante dall’Unione dei Comuni e dal Comune di Valsamoggia.
Cosa sono i ponti Bailey?
Per affrontare l'emergenza della sostituzione di ponti e viadotti inutilizzabili a causa di bombardamenti, nel secondo dopoguerra si utilizzarono spesso ponti in ferro e legno chiamati Bailey (dal nome del loro inventore, sir Donald Bailey) e basati su un sistema tecnologico di montaggio assolutamente nuovo, per moduli leggeri, che potevano essere assemblati sul posto senza mezzi meccanici ma grazie alla forza umana congiunta di 3-4 persone.

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