Le cantine umbre sono ora pronte a rivedere, con fiducia e in collaborazione con la regione, la loro promozione per il 2020.
La
situazione del settore, a livello internazionale, mette in difficoltà
anche la realtà vitivinicola umbra: le Istituzioni hanno il dovere di
attivarsi a supporto delle Aziende
PERUGIA – “Condividiamo
la scelta di Veronafiere di annullare il Vinitaly, così come la
decisione di collocarlo al prossimo anno, per consentire all’Italia del
vino di ripartire nel migliore dei modi”. Ad affermarlo è Massimo Sepiacci, presidente di Umbria Top Wines,
dopo l’annuncio sullo spostamento del più importante evento nazionale
dedicato al mondo del vino a causa dell’emergenza coronavirus. La società cooperativa del vino umbro,
che raggruppa la maggioranza delle aziende vitivinicole regionali,
aveva infatti programmato da tempo la consueta trasferta a Verona con 60
cantine provenienti da varie aree vinicole regionali.
Il
protrarsi della situazione di emergenza anche a livello internazionale,
con l’annuncio di pandemia globale, ha portato gli organizzatori a
ricollocare l’evento al prossimo anno per assicurare a espositori e
visitatori il più elevato standard qualitativo del business. Decisione
del riposizionamento di Vinitaly al 2021 quindi giustamente presa
d’intesa con i rappresentanti delle associazioni di settore. “Uno
stop necessario e ben ponderato e senza dubbio difficile, visto che è la
prima volta che succede nella storia di Vinitaly – sottolinea ancora Sepiacci –
con l’intenzione però di lavorare fin da ora, ognuno per le sue
possibilità, al rilancio dell’immagine internazionale dell’Italia e
scommettendo su una rapida ripresa economica nei settori chiave del
Paese e, se si pensa all'universo vino, anche per la nostra regione”.
Il
2020 per Umbria Top era iniziato con il piede giusto, con l’Umbria del
vino che a febbraio era volata per la prima volta a Parigi al Wine Paris
in un contesto di livello internazionale insieme a migliaia di
espositori da tutto il mondo. Il mese prima, a gennaio, c’era stata
l’ormai consueta esperienza al Bellavita Expo di Amsterdam che per
Umbria Top va avanti dal 2016. Per Sepiacci quindi “Ora dobbiamo
immediatamente riprogettare il tutto per poter ripartire al più presto,
già nei prossimi mesi, con la promozione della nostra ‘wine experience’ a
livello regionale, nazionale e internazionale”.
Le
cantine umbre, sotto l’ala di Umbria Top, non si scoraggiano quindi e
sono ora pronte a rivedere la loro promozione dell’Umbria del vino, sia
per quello che sarà possibile fare ancora nel 2020 sia con una visione
per il 2021, senza naturalmente sottovalutare la difficile ed incerta
situazione.
L’Umbria
del vino, seppur considerata una piccola regione nel panorama enoico
italiano, rappresenta uno dei settori più importanti del sistema
agroalimentare locale: si parla di circa 12.200 ettari di superficie vitata. La produzione si aggira intorno ai 700.000 ettolitri, con un sistema regionale che conta 2 Docg, 13 Doc e 6 Igt. In questa regione esistono circa 240 strutture di trasformazione delle uve di cui circa il 20% sono condotte da giovani imprenditori. Un ruolo importante lo svolgono le cantine sociali che rappresentano con il 40%, una quota significativa. Per quanto riguarda l’export, ad oggi, come riporta Wine Monitor, le esportazioni del vino umbro rappresentano una quota di oltre 36 milioni di euro.
In
cantina e in campagna il lavoro prosegue e si spera, nei prossimi mesi,
in una lenta ma progressiva ripartenza delle vendite; si auspica poi
che la seconda parte dell’anno possa essere molto ricca e intensa di
appuntamenti per far conoscere sempre più questi vini e il loro
territorio d’origine, straordinario patrimonio enologico italiano.
Le attività di Umbria Top sono possibili grazie alla MIS 3.2 – Psr Umbria 14/20.
Si
ringrazia per l’utilizzo delle immagini di ‘Umbria Wine Experience’
l’Ufficio comunicazione istituzionale della Regione Umbria.
Per info
Umbria Top / via della Pallotta, 12 - 06124 Perugia
Tel. 075.5837666 / info@umbriatopwines.it
www.umbriatopwines.it
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