L’Italia
 è alle prese con il Corona virus, proprio a causa del suo essere polo 
di attrazione turistica internazionale, nonché importante
 nodo di traffici economici; per di più è accusata di essere l’untore 
che sparge il morbo (che è nato in Cina e, come sembra sempre più 
chiaramente, è stato importato in Europa da un Tedesco) anziché esserne 
considerata la prima vittima.
Una
 volta tanto non si è data alle lamentele e all’autocommiserazione, ma 
ha cercato di affrontare il contagio nel modo più serio, anche
 se con tante difficoltà (rinchiudere in casa un Italiano, privandolo 
dei contatti con gli altri, non è cosa semplice!).
Non
 solo, ma in questa difficile situazione sta emergendo la volontà di 
reagire, trovando nuove soluzioni per una pronta ripresa, con
 l’inventiva propria degli Italiani.
Perciò,
 partendo dall’Appennino Tosco-Emiliano, la vera cerniera delle 
comunicazioni italiane, è nata e si sta rafforzando una rete
 di Imprenditori che vogliono reagire a questa situazione, 
rivitalizzando prima di tutto la propria terra e poi intervenendo su 
tutta l’economia italiana.
Questa rete si chiama ESA (Excellentia Superior Anumus = l’animo superiore <produce> cose eccellenti) e già nel nome è evidente
 la forza d’animo da cui nasce ad opera in stretta collaborazione con altre organizzazioni simili, quali Assoretipmi (www.assoretipmi.it e particolarmente con la delegazione di AssoretiPMI per il Brasile e altri paesi
 legati a questa Nazione .
Come
 dicevamo, suo primo obiettivo è la valorizzazione dell’area appenninica
 tra Bologna e Firenze, iniziando del comparto turistico,
 con un’iniziativa di  riqualificazione della ricezione alberghiera e 
ristorativa locale e dando vita ad una serie di attività di piccola 
industria ecocompatibile.
Le
 attività della Rete non si limitano tuttavia a questo pur  importante 
progetto, ma spaziano sul campo nazionale ed internazionale.
 Ad esempio si sta organizzando una attività di import-export fra Italia
 e Brasile, incentrata dapprima sulle produzioni agroalimentari, ma poi 
destinata a comprendere anche altri comparti produttivi.
Si
 porrà quindi a disposizione delle rispettive popolazioni la più 
qualificata produzione agroalimentare di questi Paesi, dando 
contemporaneamente
 un grande impulso all’economia di entrambi.
Nell’ambito
 di queste iniziative, volte a preparare una ripresa, non soltanto 
economica, ma anche sociale e culturale, la Rete ha creato
 una sinergia con” Borghi Europei del Gusto” come è stato illustrato 
durante la recente conferenza stampa organizzata da quest’ultima a 
Milano
. In particolare tale sinergia si attuerà in occasione di “TRIESTE ESOF 2020 - Capitale Europea della Scienza”.
All’interno di tale manifestazione, infatti, 
una relazione sarà dedicata al progetto della Rete Esa e dell’Università
 di Bologna, teso ad una valorizzazione delle coltivazioni antiche e di 
qualità
 dell’area appenninica, viste come primo passo verso la rinascita di 
un’economia ecocompatibile dell’Appennino, iniziando da quello Tosco – 
Emiliano, per poi coinvolgere tutta la catena montuosa, vera spina 
dorsale dell’Italia.
In
 attesa che passi questo periodo buio, gli Italiani non stanno dunque a 
lamentarsi ma si preparano ad una rinascita economica e, ci
 auguriamo, anche spirituale, in quanto basata sulla riscoperta del 
valore del mutuo aiuto.
                                                                   Gianluigi Pagano
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