giovedì 26 marzo 2020

Gamberi rossi, olio, limone e miele

Ronald Bukri, chef di Osticcio, ristorante a Montalcino, continua con un altro piatto di mare, dopo i calamari sceglie i gamberi. In questa ricetta gli ingredienti chiave per un risultato morbido e sorprendente, sono il limone e il miele, uniti da un’insolita ‘maionese’.

Ingredienti per 4 pax
n 20 gamberi rossi freschi
30 gr di miele di trifoglio (o millefiori)
50 gr di succo di limone verde
150 gr di olio extravergine di oliva delicato
5 foglie di lattuga
n 20 capperi di Pantelleria
n 1 fetta di soppressata toscana
n 1 la parte verde del cipollotto fresco

Pulire i gamberi togliendo le teste il carapace e con l’aiuto di uno stuzzicadenti togliere il filo
nero.
N.B le teste per questa ricetta non servono ma sono ottime da utilizzare per preparare una
salsa o un’ottima Bisque di gamberi.

Per la “maionese” di miele:
Sciogliere con l‘aiuto di una frusta il miele nel succo di limone in una ciotola poi molto
lentamente aggiungere l’olio a filo come per preparare una maionese appunto.
Tagliare molto finemente le foglie di lattuga.
Tagliare molto finemente il cipollotto.
Tagliare la fetta di soppressata in 10 cubetti.
Finitura del piatto:
Disporre sul piatto la maionese di miele, adagiarvi sopra i gamberi, con la lattuga i capperi e
il cipollotto, finire il piatto con due pezzi di soppressata per piatto.
N.B La maionese di miele si può utilizzare in tanti modi sia per condire un’insalata, verdure
cotte o crude o del pesce.
TORTA D’ARANCIA

“Torta d'arancia , la seduttrice!
Non si sa mai cosa aspettare da questo dolce!
Ci vuole un po’ più di fatica di una semplice torta o qualcosa
di facile. Ciò però che mi entusiasma della torta all'arancia è
la contraddizione nelle reazioni degli altri.
Quando mia madre annunciava come dolce del giorno, non ci
aspettavamo molto e le reazioni erano varie!
Io, a di erenza di mia sorella, riponevo molte speranze
in questo piatto!
Ricordo sempre la frase che diceva mia mamma
"bisogna lasciare che si sciolga in bocca"
Ed è esattamente così!
A ascinante, attraente, nutriente!
Leggera, succulente, materna e piena di aromi!
La portokalopita, torta d'arancia, è un "privilegio",
un dolce tradizionale del Peloponneso,, solitamente
preparato per i matrimoni!
"Perché, sai, su quest’ardente pietra dell’anello che mi hai
donato splende una città illuminata con lampioni verdi."
Ghiannis Ritsos

TORTA D’ARANCIAIngredienti per 4 persone
250 gr yogurt greco
250 gr zucchero semolato
225 gr olio di semi di girasole
230 gr succo d'arancia fresco
scorza arancia
4 uova
500 gr pasta llo secca (in
alternativa semola rimacinata)
30 gr lievito in polvere per dolci
zucchero a velo
foglioline di menta


Procedimento
Per prima cosa unire in una bacinella
grande tutti gli ingredienti liquidi:
yogurt greco, olio di semi di girasole,
uova, succo d'arancia fresco e
grattugiare la scorza di due arance poi
con una frusta amalgamare bene il
composto.

Per la pasta llo secca: far seccare in
forno per tutta la notte a 60 gradi i fogli
di pasta llo stesa sulle teglie, in modo
che una volta seccata si riesca a frullare
in un mixer a lame no a ricavarne una
polvere, che svolgerà la funziona della
nostra comune farina.
A questo punto unire le polveri:
zucchero, pasta llo secca e lievito in
polvere. Con una frusta, sbattere il
composto per renderlo liscio e
omogeneo, privo di grumi.
Imburrare una tortiera da 24/26 cm di
diametro e cuocere la torta in forno a
165 gradi per 20 minuti.
Prima di gustarla, spolverare con
zucchero a velo e guarnire con qualche
fogliolina di menta.

In abbinamento
tendura
domaine hahalis / patrasso, peloponneso
liquore con cannella, chiodi di garofano,
noce moscata e mastice di lentisco
consumato e prodotto dai monaci,
considerato medicina per l'anima
la bellezza scintillante che ti
a ascinerà!
Il suo nome deriva dal latino "tinctura"
che signi ca tintura, estratto.
La sua origine, secondo la tradizione,
risale al 15 ° secolo, l'era veneziana.
I vecchi patrioti lo chiamavano
TENTURA e "pietra muschiata"
perché aveva un forte aroma e di solito
lo bevevano dopo un buon pasto, come
un digestivo.
La distilleria “TENTURA CASTRO -
GA HACHALIS” è una società
familiare e una delle più famose e
tradizionali nell'area di Patrasso.
Il nonno George Chachalis, che viveva
ad Agios Georgios Sykousis, uno dei
castelli di Chios, conosceva tutti i
segreti della distillazione. La sua
conoscenza dell'arte della produzione
di ouzo e altre bevande è passata alle
generazioni successive della famiglia e
le ricette tradizionali sono seguite oggi


 BABÀ, CHANTILLY & ARANCIA

 Pasta Babà
Biga (pre impasto)
40g farina forte Manitoba
24g uova >>> ½ uovo grande sbattuto
5g lievito di birra

Impasto
70g biga matura
95g farina forte
2,5g zucchero semolato
1,4g malto in polvere
135g uova >>> 2 ½ uova grandi sbattute
2,6g sale fino
55g burro
Bagna
250cl acqua
850g zucchero semolato
Zeste di 2 Limoni
2 pz Anice stellato
1 stecca di cannella
2 bacche di vaniglia
27cl Rhum

Chantilly
500g Panna
1/2 stecca di vaniglia
Arancia
1 arancia sanguinella
Q.b. Pepe rosso
Q.b. Limone nero essiccato

Procedimento:
1. Biga
Impastare tutti gli ingredienti e far raddoppiare di volume per 45 minuti coperta da pellicola
2. Impasto
Impastare biga, zucchero, malto e metà delle uova, mano a mano che la maglia glutinica prende forza (cioè
l’impasto si asciuga assorbendo le uova) si aggiungono le uova un cucchiaio alla volta (fino a che la pasta
non assorbe il cucchiaio di uovo inserito non procedere a inserirne altro, questo fino a uova terminate), il
sale ed infine il burro a pomata ( burro tenuto a temperatura ambiente ad ammorbidire e lavorato fino ad
ottenere una crema).
Spezzare l’impasto in mini impasti da 20g, mettere negli stampi e far lievitare 2 ore circa.
Cuocere a 170 gradi per 7 minuti, togliere i babà dagli stampi e ultimare la cottura fino ad avere i babà
dorati in maniera omogenea. Raffreddare fino a +4 gradi.
3. Bagna
Portare tutti gli ingredienti a bollore ed utilizzare calda per bagnare i Babà.
4. Chantilly
Lasciare in infusione a freddo la panna e la vaniglia quanto più possibile e montare quando necessario.
5. Arancia
Pelare a vivo l’arancia e condire al momento con pepe e limone grattugiati.
6. Impiattamento
Posizioniare il babà nel piatto, tagliarlo al centro e farcirlo con una quenelle di chantilly alla vaniglia. Servire
con 3 fette di arancia condite precedentemente con pepe e limone nero

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