La
città di Savignano sul Rubicone è situata fra Rimini e Cesena
sull’asse della via Emilia. Proprio su questa strategica via di
comunicazione venne fondato l’antico sito del “Compito”. una
stazione di posta attrezzata per il ristoro dei viandanti., che
rappresenta l’antico nucleo della Città, con la sua della pieve
di San Giovanni in Compito (XI sec.), nonché il ponte romano
sul fiume Rubicone.
Ponte
Romano
Questo
fiume è forse proprio quello che segnava il confine tra la Gallia
Cisalpina e Roma, limite invalicabile superato nel 49 a.C. da Giulio
Cesare, alea
iacta est («il
dado è tratto»), dando così inizio alla Guerra Civile.
In
seguito alle invasioni barbariche gli abitanti della zona del Compito
si rifugiarono sulle prime alture fondando così gli agglomerati di
Castelvecchio (Castrum Vetus) e del Monte Gaggio (Mons Gabii). Per
secoli la città fu contesa tra i Malatesta di Rimini, lo Stato della
Chiesa ed anche la Repubblica di Venezia. L’economia locale si è sempre basata su una florida agricoltura (cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uve, olive frutta e soprattutto uve, allevamento di bovini, suini, ovini e avicoli). Molto sviluppata anche l’industria calzaturiera, nonché quella del comparto alimentare, quello cantieristico, edile, elettrico, metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento, della pelletteria, ecc.. E’ inoltre presente una fiorente attività turistica, grazie anche al piccolo sbocco sul mare (spiaggia di 400 m.), su cui sorgono diversi hotel e anche un camping
Beni
Culturali
Innanzi tutto il
ponte romano (I sec. d.C.), che collega le due sponde del fiume
Rubicone, distrutto durante la II Guerra mondiale, ma ora
perfettamente ricostruito.
Poi la Pieve
romanica del Compito,
dell’XI secolo, che conserva interessanti pezzi di età romana
reimpiegati in facciata e all’interno. Il Museo
del Compito,
dove sono custoditi reperti dell’insediamento romano della zona più
antica, resti di fornaci e monete.
La Collegiata
di S. Lucia,
nel centro storico: all’interno un’interessante statua di
alabastro databile all’età tardo-antica. La Chiesa del Suffragio
(XVII sec.), che custodisce un organo di grande pregio.
Villa “La Rotonda”
Villa “La
Rotonda”
dei
marchesi Guidi Di Bagno, fu costruita nel 1821 ed
è ispirata alle ville
palladiane, sorge sul colle di Castelvecchio all'interno di un
grande parco. Fu danneggiata durante la II Guerra Mondiale ma è
stata completamente restaurata.
La Chiesa
della Madonna Rossa,
a pianta centrale, che conserva interessanti stucchi e tre pregevoli
pale d’altare. Di
fronte ad essa troviamo
Villa Perticari[,
storico
fabbricato risalente al 1588 dove nacque e visse Giulio
Perticari, letterato e studioso a cui si deve fra l'altro la
creazione dell'Accademia
dei Filopatridi. La villa ospitò vari personaggi illustri, fra i
quali ricordiamo il poeta George
Byron, Gioacchino
Murat, re di Napoli, e papa
Pio VII.
L’Accademia dei
Filopatridi
o “Rubiconia
Simpemenia dei Filopatridi”
fu fondata nel 1651 e riformata da Giosuè Carducci nel 1869; vanta
soci di grande prestigio come: Lazzaro Nicola Carnot, René de
Chateaubriand, Teodoro Mommsen, , Gioacchino Rossini, Massimo
d’Azeglio, Aurelio Saffi, Giuseppe Garibaldi, Francesco De Sanctis,
Paolo Mantegazza, Giovanni Pascoli, Alfredo Panzini, e , più
recentemente, il Sen. Giulio Andreotti, l’On. Antonio Patuelli, il
Prof. Mario Pazzaglia, il Prof. Fabio Roversi Monaco, il Prof.
Vittorino Andreoli, la Prof.ssa Maria Rita Parsi,
Nella sua sede di
Palazzo Gregorini l’Accademia conserva uno splendido patrimonio di
80 000 libri, tra cui 400 pregevoli manoscritti, in buona parte
miniati
Infine il Castello
di Ribano
prestigiosa sede di rappresentanza delle Cantine
Spalletti Colonna di Paliano,
splendida dimora che risale al XI secolo che ora si apre le sue porte
mostra con la sua rinnovata bellezza.
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