venerdì 12 settembre 2025

Alla Galleria d’Arte Moderna prorogata fino al 2 novembre 2025 la mostra Nino Bertoletti 1889-1971

 Oltre quaranta opere, molte delle quali inedite,

per raccontare la storia di un artista poliedrico e “sfuggente”,

interprete appassionato della cultura italiana di inizio Novecento

 

 

Fino al 2 novembre 2025

Galleria d’Arte Moderna

Via Francesco Crispi, 24 – Roma

 

 

Nino Bertoletti. 1889-1971*, Galleria d’Arte Moderna, Roma


Roma, 12 settembre 2025 Alla Galleria d'Arte Moderna di via Crispi è prorogata fino al 2 novembre 2025 la mostra Nino Bertoletti (1889-1971), un viaggio nell’universo del poliedrico artista romano, interprete originale di una lunga stagione culturale italiana.

 

La mostra Nino Bertoletti. 1889-1971 attraversa l’intera produzione di Bertoletti con opere pittoriche, disegni e illustrazioni realizzati tra il 1902 e la fine degli anni Sessanta (oltre ad un raro filmato che, a distanza di quasi un secolo, ne rende visibili le sembianze), in un percorso cronologico che cerca di restituire la ricchezza di una produzione che, per carattere, l’artista tenne nascosta ai più, e di cui in gran parte sono andate perse le tracce. L’atteggiamento riservato, che lo porta in alcuni momenti a scomparire dalle occasioni espositive – come tra la IV Secessione del 1916 e la II Biennale romana del 1923 – e il carattere votato alla sobrietà hanno contribuito a rendere la sua figura sfuggente e, fino a oggi, parzialmente sconosciuta.

Nel percorso sono presenti opere provenienti principalmente dall’Archivio, da collezioni private e da musei come la Galleria d’Arte Moderna, i Musei di Villa Torlonia e il Museo di Roma Palazzo Braschi, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea da cui trapela l’influenza delle continue visite a musei e mostre in tutta Europa, lo studio appassionato dei grandi maestri del passato da Goya a Courbet, da Velázquez a Géricault, Cézanne e Degas – la vicinanza ad autori coevi come Armando Spadini, e la sua cultura letteraria, testimoniata da una selezionata biblioteca in cui troviamo volumi francesi, tedeschi, inglesi e italiani.

Le opere che troviamo nelle prime due sale, realizzate tra gli anni Dieci e Trenta del Novecento – dagli esordi pittorici nell’ambito della Secessione fino agli anni Venti, nella prima sala, e poi negli anni Trenta, nella seconda sala – sono quelle del periodo più intenso del suo percorso, quando partecipa ripetutamente alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma e collabora all'organizzazione di eventi istituzionali, progettando anche un intervento architettonico per via della Conciliazione e contribuendo alla decorazione di un cantiere dell'Eur a Roma.

Dopo un espressionismo iniziale, il linguaggio pittorico approda a una visione più organica e stabile della composizione, per poi assestarsi nella direzione di un realismo quasi magico, a tratti alimentato da una cultura figurativa antica che costantemente studia e coltiva, come dimostrano le opere esposte nella terza sala, che concentrano la produzione del secondo dopoguerra.

Uno spazio importante nella mostra è dedicato alla produzione grafica e alle illustrazioni – filone della produzione di Bertoletti fin qui poco indagato – con cui si chiude il percorso espositivo.

La carriera di Nino Bertoletti si sviluppa in parallelo a quella della moglie Pasquarosa (1896-1973), pittrice di rilievo con cui condivide viaggi ed esperienze culturali, oltre al grande amore per l’esercizio creativo. Pasquarosa – alla quale non solo insegna a dipingere, ma anche a leggere e a scrivere, e con la quale condivide un continuo scambio di segrete e amorevoli collaborazioni – è la sua eterna musa e leitmotiv del suo repertorio. In mostra la ritroviamo nelle sembianze della modella adolescente come in quelle della giovane madre, fino a ritratti in cui è una signora e poi una donna anziana, la cui bellezza viene interpretata ormai solo attraverso il filtro del cuore.

 

L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e realizzata in collaborazione con Archivio Nino e Pasquarosa Bertoletti. A cura di Pier Paolo Pancotto. Servizi museali: Zètema Progetto Cultura. Sponsor: Intesa Sanpaolo; Tenderstories; Italiacommunications - A Strategic Communication Agency; Assocomunicatori – Associazione Nazionale Comunicatori di Impresa. Con il sostegno di: Dual-Aspect Studio e GLF Costruzioni. Catalogo: Dario Cimorelli Editore.

 

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