martedì 31 marzo 2020
ZUITÉR MONTELLO COLLI ASOL ANI DOC Manzoni Bianco - 2018
Il Manzoni 6.0.13 o Manzoni Bianco è un vitigno autoctono della provincia di
Treviso, nasce dall’incrocio tra Riesling Renano e Pinot Bianco , è coltivato nella
tenuta Fontana Masorin sulla collina del Montello con altitudine 330 mslm,
e caratterizzata da terreni argillosi con buona dotazione di carbonati
Le uve raccolte a mano a piena maturazione vengono diraspate, pigiate e
macerate a freddo per poche ore con lo scopo di arricchire il mosto di aromi.
A viene privato delle bucce e illimpidito, messo
a fermentare a temperatura controllata con l’utilizzo di lieviti selezionati
o per circa 6 mesi a cui seguono 6 mesi di riposo in bottiglia.
Vino dal colore giallo paglierino carico con ri essi verdi. Profumo delicato
con prevalenza di aromi fruttati e di frutta tropicale. Il sapore è asciutto,
morbidezza e struttura ben si integrano con sapidità e mineralità.
Conto in bottiglia il vino acquisisce maggiore complessità e
volume in bocca. Abbinamento con antipasti a base di verdure, crostacei o
risotti. Temperatura di servizio consigliata: 10°-12°C.
L'annata 2018 è stata caratterizzata da produzioni generose che, nel caso
dell'incrocio Manzoni, hanno permesso alla vite di donare un'uva
equilibrata, dal contenuto zuccherino corretto e al tempo stesso ben
bilanciato con un'acidità naturale di circa 6 g/L, quest'ultima prerogativa
imprescindibile per ottenere un vino fresco ed elegante ma al tempo stesso
con ottimo potenziale di affinamento -anche una volta in bottiglia-come i
migliori Riesling da cui questa varietà eredita il 50% del patrimonio
genetico. e microelementi utili alla vite.
AIS VENETO E AMORIM CORK ITALIA INSIEME PER IL PROGETTO ETICO
I
tappi di sughero raccolti ai corsi Sommelier saranno riciclati da
Amorim Cork Italia e riutilizzati in diverse applicazioni. Il ricavato
andrà in beneficenza alle popolazioni colpite dalla tempesta Vaia
Nasce in Veneto la collaborazione tra l’Associazione Italiana Sommelier e Amorim Cork Italia e AIS Veneto diventa così la prima struttura regionale AIS a sostenere il progetto di sensibilizzazione ambientale, sociale ed economica ETICO. Da settembre i corsi Sommelier diventeranno punto di raccolta per i tappi di sughero usati, che saranno riciclati
dall’azienda trevigiana e acquisteranno nuova vita in diversi settori:
dalla meccanica aerospaziale all’abbigliamento, fino al design e alla
bioedilizia.
Grazie alla collaborazione con il Fondo Welfare e Identità territoriale della provincia di Belluno, il ricavato raccolto dalla vendita sarà donato in beneficenza alle famiglie e alle attività commerciali maggiormente colpite dalla tempesta Vaia nell’ottobre 2018.
“Dopo la partnership in occasione del Congresso Nazionale AIS dello scorso novembre – spiega Marco Aldegheri, Presidente AIS Veneto – abbiamo scelto di dare una forma ancora più concreta alla collaborazione con Amorim Cork Italia. Grazie ai corsi abbiamo la possibilità di raggiungere migliaia di persone che ogni anno accedono alla nostra formazione, promuovendo una significativa opera di sensibilizzazione etica. Il nostro auspicio è che conservare un tappo di sughero diventi un gesto istintivo come quello di odorare un tappo di una bottiglia appena aperta e, soprattutto, che il sodalizio tra AIS Veneto e Amorim Cork Italia funga da progetto pilota per avviare una collaborazione su scala nazionale con tutti i Sommelier AIS.”
Afferma a tal proposito Carlos Veloso dos Santos, AD Amorim Cork Italia: “Pensiamo all'idea del sigillo: è quanto produciamo in Amorim, ma anche, simbolicamente, una manifestazione di responsabilità. In questa collaborazione AIS Veneto mette il suo sigillo sull'importanza che ogni singolo gesto della nostra vita quotidiana può avere. Comprendere il valore aggiunto che possiamo portare, anche semplicemente nel non buttare il tappo in sughero, rappresenta un passo importante per un futuro migliore. Con ETICO chiunque può dare nuova vita alla società e all'ambiente, al materiale sughero e alle stesse generazioni che verranno”.
I corsisti AIS Veneto potranno aderire al progetto conservando i tappi di sughero e portandoli con sé nelle sedi dei corsi già attivi in tutta la regione, dove saranno a disposizione i box per la raccolta.
Tutte le informazioni relative al progetto ETICO sono disponibili al sito solidale.aisveneto.it
Grazie alla collaborazione con il Fondo Welfare e Identità territoriale della provincia di Belluno, il ricavato raccolto dalla vendita sarà donato in beneficenza alle famiglie e alle attività commerciali maggiormente colpite dalla tempesta Vaia nell’ottobre 2018.
“Dopo la partnership in occasione del Congresso Nazionale AIS dello scorso novembre – spiega Marco Aldegheri, Presidente AIS Veneto – abbiamo scelto di dare una forma ancora più concreta alla collaborazione con Amorim Cork Italia. Grazie ai corsi abbiamo la possibilità di raggiungere migliaia di persone che ogni anno accedono alla nostra formazione, promuovendo una significativa opera di sensibilizzazione etica. Il nostro auspicio è che conservare un tappo di sughero diventi un gesto istintivo come quello di odorare un tappo di una bottiglia appena aperta e, soprattutto, che il sodalizio tra AIS Veneto e Amorim Cork Italia funga da progetto pilota per avviare una collaborazione su scala nazionale con tutti i Sommelier AIS.”
Afferma a tal proposito Carlos Veloso dos Santos, AD Amorim Cork Italia: “Pensiamo all'idea del sigillo: è quanto produciamo in Amorim, ma anche, simbolicamente, una manifestazione di responsabilità. In questa collaborazione AIS Veneto mette il suo sigillo sull'importanza che ogni singolo gesto della nostra vita quotidiana può avere. Comprendere il valore aggiunto che possiamo portare, anche semplicemente nel non buttare il tappo in sughero, rappresenta un passo importante per un futuro migliore. Con ETICO chiunque può dare nuova vita alla società e all'ambiente, al materiale sughero e alle stesse generazioni che verranno”.
I corsisti AIS Veneto potranno aderire al progetto conservando i tappi di sughero e portandoli con sé nelle sedi dei corsi già attivi in tutta la regione, dove saranno a disposizione i box per la raccolta.
Tutte le informazioni relative al progetto ETICO sono disponibili al sito solidale.aisveneto.it
Visitiamo Ferrara ebraica online
Gli ebrei e Ferrara, un rapporto millenario e indissolubilmente intrecciato.
Una storia conosciuta da tutto il mondo ebraico, che racconta momenti di incontro e integrazione alternati ad altri più bui.
Il Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah ha voluto allestire la mostra "Ferrara ebraica" per spiegare perché il museo sia nato proprio in questa città e oggi, in tempi di Coronavirus, vuole dare a tutti la possibilità di visitarla e di conoscere almeno una parte della grande ricchezza del patrimonio ebraico della città estense.
Cliccando sul sito https://ferraraebraica.meis.museum chiunque potrà fare un salto virtuale nel tempo, visitare, conoscere, incontrare, approfondire alcune storie ebraiche ferraresi.
L'esposizione, organizzata pienamente dal MEIS, voluta dal Direttore Simonetta Della Seta, curata da Sharon Reichel e allestita da Giulia Gallerani, è un viaggio tra passato e presente che racconta una delle comunità ebraiche più antiche d'Italia, con una eredità culturale e artistica unica. Oltre a valorizzare la straordinaria fattura di oggetti cerimoniali e ricostruire l'ambiente sinagogale, "Ferrara ebraica" si interroga anche sul rapporto tra gli ebrei e la città, portando alla luce racconti affascinanti intrecciati con la Storia.
Il percorso è arricchito dal video introduttivo e le interviste agli ebrei ferraresi firmate da Ruggero Gabbai e dalle foto di Marco Caselli Nirmal. Le musiche della tradizione ebraica ferrarese, incise appositamente per il MEIS, sono curate ed eseguite da Enrico Fink.
La mostra è stata resa possibile grazie alla collaborazione del Comune di Ferrara e della Comunità ebraica di Ferrara, che ha prestato al MEIS gran parte degli oggetti esposti e qui presentati, ed è stata sostenuta da Holding Ferrara Servizi, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Il video introduttivo è realizzato in collaborazione con l'Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara con un contributo della Regione Emilia Romagna, legge Memoria del Novecento.
In un momento di incertezza come quello che stiamo vivendo, il MEIS vuole condividere almeno in via digitale alcuni dei valori che hanno permesso agli ebrei di continuare a costruire la loro vita anche in momenti difficili.
"Se io non sono per me, chi è per me? E se io sono solo per me stesso, cosa sono? E se non ora, quando?" (R. Hillel, Pirkei Avot I:14), dalle Massime dei Padri.
Una storia conosciuta da tutto il mondo ebraico, che racconta momenti di incontro e integrazione alternati ad altri più bui.
Il Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah ha voluto allestire la mostra "Ferrara ebraica" per spiegare perché il museo sia nato proprio in questa città e oggi, in tempi di Coronavirus, vuole dare a tutti la possibilità di visitarla e di conoscere almeno una parte della grande ricchezza del patrimonio ebraico della città estense.
Cliccando sul sito https://ferraraebraica.meis.museum chiunque potrà fare un salto virtuale nel tempo, visitare, conoscere, incontrare, approfondire alcune storie ebraiche ferraresi.
L'esposizione, organizzata pienamente dal MEIS, voluta dal Direttore Simonetta Della Seta, curata da Sharon Reichel e allestita da Giulia Gallerani, è un viaggio tra passato e presente che racconta una delle comunità ebraiche più antiche d'Italia, con una eredità culturale e artistica unica. Oltre a valorizzare la straordinaria fattura di oggetti cerimoniali e ricostruire l'ambiente sinagogale, "Ferrara ebraica" si interroga anche sul rapporto tra gli ebrei e la città, portando alla luce racconti affascinanti intrecciati con la Storia.
Il percorso è arricchito dal video introduttivo e le interviste agli ebrei ferraresi firmate da Ruggero Gabbai e dalle foto di Marco Caselli Nirmal. Le musiche della tradizione ebraica ferrarese, incise appositamente per il MEIS, sono curate ed eseguite da Enrico Fink.
La mostra è stata resa possibile grazie alla collaborazione del Comune di Ferrara e della Comunità ebraica di Ferrara, che ha prestato al MEIS gran parte degli oggetti esposti e qui presentati, ed è stata sostenuta da Holding Ferrara Servizi, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Il video introduttivo è realizzato in collaborazione con l'Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara con un contributo della Regione Emilia Romagna, legge Memoria del Novecento.
In un momento di incertezza come quello che stiamo vivendo, il MEIS vuole condividere almeno in via digitale alcuni dei valori che hanno permesso agli ebrei di continuare a costruire la loro vita anche in momenti difficili.
"Se io non sono per me, chi è per me? E se io sono solo per me stesso, cosa sono? E se non ora, quando?" (R. Hillel, Pirkei Avot I:14), dalle Massime dei Padri.
Con la speranza di riaprire presto le porte del museo, il MEIS non si ferma e continua ad essere un luogo di libertà, scambio di opinioni e condivisione di idee.
Da oggi spedizioni gratuite in tutta Italia per la Pasqua di Pasticceria Tabiano
Le tre colombe simbolo della ricerca salutistica del percorso di Claudio Gatti
Da sempre la firma del Maestro Pasticcere Claudio Gatti sono i dolci a pasta lievitata poveri di grassi (solo
l'11,3% contro il disciplinare del 16% minimo di contenuto lipidico per
l'uso del termine “panettone” per la formula natalizia) e dal contenuto di zuccheri contenuto. Il promotore de I Maestri del Lievito Madre,
un'associazione che riunisce i più importanti pasticceri e artisti
della lievitazione del panorama italiano propone tre tipi di colombe per
la Pasqua 2020, emblema della sua ricerca negli ultimi anni: la
classica con pezzettoni di albicocca candita (la prima ricerca per
abbassare il contenuto lipidico), ai grani antichi (una ricerca sulle
farine della Food Valley) e quella agli zuccheri naturali (per non usare
zuccheri trattati ed abbassare l'indice glicemico della colomba). Tre
prodotti che hanno come fil rouge la costante ricerca del pasticcere,
concentrata in tre ambiti diversi. Tutti i dolci hanno una lievitazione
minima di 36 ore, nessun conservante e aromi chimici e tutta la frutta è
assolutamente senza anidride solforosa.
“Il
consumatore cerca un prodotto buono, ma allo stesso tempo leggero, con
pochi zuccheri e un contenuto minimo di grassi, senza conservanti, senza
coloranti o aromi. Le persone sono sempre più attente e coscienti. Ecco
perché al light, "leggero", si è aggiunto l'aggettivo bright,
"chiaro", naturale, biologico” racconta il pasticcere Claudio Gatti,
che è sempre molto attento al benessere e alla leggerezza dei prodotti
dolciari, mantenendo intatto il gusto. “E' fondamentale la ricerca
dell'artigianalità del prodotto, ma le discriminanti nella scelta devono
essere la tracciabilità e la qualità degli ingredienti che lo
compongono”.
La colomba agli zuccheri naturali
La versione ancora più salutare delle colombe di Pasticceria Tabiano: solo zuccheri naturali e biologici. Si è completamente
tolto anche l’uso del sale nell’impasto, in un’ ottica di benessere e
attenzione alla salute. La colomba contiene solo dieci zuccheri
biologici selezionati nella ricetta: zucchero di canna biologico,
zucchero moscovado, sciroppo di agave, miele, sciroppo di acero,
melassa, zucchero di cocco, malto di riso, zucchero cristallino di uva e
malto d'orzo. La si trova in due versioni: con uvetta, arancio e cedro, canditi con zucchero di canna biologico e nella golosa varietà al cioccolato- “ne ho selezionato un cru che viene dolcificato solo con zucchero moscovado.
Inoltre per gli impasti ho scelto un blend di zuccheri non raffinati,
grezzi, che sviluppano un picco glicemico inferiore rispetto al consumo
di dolci con saccarosio commerciale, mantenendo quindi anche un senso di
sazietà più duraturo”. Il costo è 35 euro al chilo.
La colomba ai grani antichi
La
firma di Pasticceria Tabiano e il suo prodotto più identificativo. Per
realizzarla sono state scelte solo le farine della Food Valley (come
tutti gli altri prodotti contenuti al suo interno) ovvero i grani
antichi: un sapore ancora più tenace alla riscoperta delle varietà di
Abbondanza, Autonomia, Frassineto e Verna, i quattro grani teneri
provenienti dal passato e coltivati sulle colline di Parma. Un
blend speciale di farine di grano tenero tipo 2 macinato a pietra:
Claudio Gatti ha scelto questo mix per la leggerezza delle fibre
preservate in macinazione e per il bouquet aromatico originato da
cultivar differenti. Una farina che racconta dell’autenticità del
passato preservata dalla lenta macinazione a pietra, dell’avanguardia
tecnologica nella selezione, pulizia dei chicchi con una sicurezza mai
ottenuta prima e dell’armonia sostenibile ottenibile nel rispetto del
lavoro agricolo, dell’ambiente e delle persone. Racchiude dentro di sé
tutti i sapori e i profumi di un tempo e offre caratteristiche
nutrizionali complete, per ricchezza di fibre, di vitamine, di
antiossidanti e per un glutine a basso indice di forza. Il prodotto
finale infatti si presenta di colore scuro, molto soffice, dal sapore
intenso e altamente digeribile. I grani antichi quindi vengono tostati
ed uniti al cioccolato bianco. Il costo è 31 euro al chilo.
La colomba classica
Classica
per modo di dire, perché la colomba di Claudio Gatti è più leggera
rispetto alle altre in commercio, con un inferiore contenuto di grassi.
All'interno troviamo la frutta a pezzettoni tagliata e candita
rigorosamente in casa. A cottura ultimata, è insaporita da una spruzzata
di sciroppo al maraschino per regalarle un aroma inconfondibile, unico
conservante naturale presente nel prodotto. Il costo è 31 euro al chilo.
Come consumare la colomba? Si
consiglia di tagliarla almeno venti giorni dopo la sua produzione.
Basta conservare la colomba in un luogo fresco: trascorse le tre
settimane, l'impasto ha acquisito il giusto equilibrio aromatico ed è
nel pieno delle sue caratteristiche organolettiche di gusto, morbidezza e
umidità.
La colomba può essere spedita previa prenotazione allo +39 0524 565233 o info@pasticceriatabiano.it, da oggi con spedizione gratuita in tutta Italia
La colomba può essere spedita previa prenotazione allo +39 0524 565233 o info@pasticceriatabiano.it, da oggi con spedizione gratuita in tutta Italia
Pasticceria Tabiano - Viale alle Fonti 7, Tabiano Terme (Parma)
PREMIO POESIA CANTINA VALPANTENA: PROROGATO IL TERMINE DEL BANDO
Sarà possibile mandare i componimenti fino al 20 giugno 2020
Cantina Valpantena proroga di due mesi
il termine entro il quale poter mandare i componimenti per partecipare
alla sesta edizione del Premio Poesia Cantina Valpantena.
Visto il perdurare dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19, il
bando resterà aperto non più fino al 20 aprile 2020 ma fino al 20 giugno 2020. Il Premio Poesia,
ideato e organizzato dalla Cooperativa di Quinto di Valpantena, è
dedicato quest'anno alla celebrazione dei 700 anni della morte di Dante Alighieri.
I componimenti dovranno infatti ispirarsi ai versi 77-78 del canto XXV
del Purgatorio. È possibile partecipare inviando all'indirizzo email
concorsovalpantena@virgilio.it una sola poesia, inedita e mai premiata in altri concorsi, che non superi i 15 versi. La
partecipazione è gratuita e aperta a tutti. Per maggiori informazioni
consultare il bando completo nel sito: www.cantinavalpantena.it
lunedì 30 marzo 2020
#IORESTOACASA SALUTE e SICUREZZA grazie a Guglielmi Rubinetti di casa elettronici e acqua pura, fresca e frizzante, senza uscire di casa.
Guglielmi, storica azienda italiana nel settore della
rubinetteria che ha da sempre unito innovazione, estetica, funzionalità
e sostenibilità, ci può dare un grande supporto anche in questi
giorni di #covid-19, in cui salute
e sicurezza vengono prima di qualsiasi altra cosa, e l’imperativo è #iorestoacasa.
Le informazioni più volte ripetute nei comunicati sanitari, e non solo,
riferiscono che le mani sono veicoli importanti per il virus. L’indicazione è
dunque quella di non toccare nulla e lavarsi frequentemente le mani.
Acqua Pura, senza uscire!
In questi giorni l’acqua confezionata che consumiamo, naturale o frizzante,
diventa un problema: persino ordinarla online è complicato e ci sono liste
d’attesa infinite.
Un grande aiuto in questi momenti è sicuramente il rubinetto da
cucina di Guglielmi TUTTUNO©, della linea Pura©, che con
la semplice rotazione del comando a sinistra eroga acqua microfiltrata,
naturale fredda, frizzante fredda e bollente a 100°C, mantenendo anche la sua
funzione di base: erogare acqua domestica di normale utilizzo, con il
comando a destra.
Per fortuna gli idraulici non hanno smesso di
lavorare e comunque TUTTUNO©, può essere ordinato e montato facilmente anche
senza un aiuto professionale.
I
rubinetti ideali per la tua sicurezza
Guglielmi ha
più di una soluzione per la vostra sicurezza: GTRONIC il miscelatore monocomando in
versione completamente elettrica o
temporizzata e G2 Clinic, il miscelatore monocomando da azionare con una leva
senza l’uso delle mani.
Le rubinetterie elettroniche Gtronic montate a parete o al piano
rappresentano una soluzione ideale per locali sanitari pubblici o
semi-pubblici, ma sono perfette anche per uso domestico. I miscelatori
Gtronic di Guglielmi soddisfano i requisiti igienici più severi e garantiscono
all’utilizzatore il massimo comfort con un design attraente, rendendo il
consumo di acqua più economico e sicuro. Non richiedono infatti alcun contatto
da parte di chi li utilizza e sono progettati per erogare acqua solo nel
momento necessario e per questo fanno del risparmio idrico il loro principale
punto di forza.
I rubinetti temporizzati
Gtronic dal design semplice e moderno, hanno una struttura robusta e
sicura, estrema resistenza e funzionalità: i miscelatori hanno un comando a
pulsante e sono dotati di sistemi che permettono di regolare la temperatura
dell’acqua.
Non servono le mani, basta il semplice tocco del braccio per azionare il miscelatore G2 Clinic: igiene e
praticità sono le caratteristiche di questi rubinetti con leva clinica di Guglielmi. La leva clinica
viene utilizzata in ambienti sanitari dove è richiesta la massima igiene come
locali pubblici e istituti sanitari, senza dimenticare l’estetica, oltre alla
funzionalità.
Naturalmente l’azienda è a disposizione per dare
informazioni e supporto anche a distanza.
Oggetti ritrovati
In
questi tempi di vacanza forzata continuiamo a pensare a voi, la nostra
giovane comunità del Gemonese: ci siamo fatti venire in mente un’idea
per tenervi compagnia e allo stesso tempo accompagnarvi nella riscoperta
di tradizioni e memorie che sarebbe un peccato dimenticare. La sfida
che vi proponiamo è semplice, speriamo possa essere un gioco piacevole
per unire tutta la famiglia attorno a un obiettivo comune!
1 #standoacasa andate a caccia, dalle soffitte alle cantine, passando per i giardini, di un oggetto appartenuto a bisnonni, nonni e genitori;
2 coinvolgete nonni e genitori nella challenge e fatevi raccontare tutti i segreti dei vostri oggetti ritrovati: qual è il loro nome in italiano e in friulano? quale la loro funzione? in che anno sono stati costruiti? a chi appartenevano? c’è un ricordo particolare legato a loro?
3 prendete appunti, riscrivete questi racconti e poi pubblicateli sui vostri profili Facebook o Instagram o su quelli di mamma e papà, obbligatoriamente assieme a un disegno o una fotografia degli oggetti, senza dimenticarvi di taggare @EcodelleAcque!
Tutti i disegni e le foto, accompagnati dai rispettivi racconti, verranno condivisi e poi raccolti in un album sul profilo Facebook dell’Ecomuseo, in modo da creare un vero e proprio archivio digitale dei vostri ricordi! Cos’altro possiamo dire? Che la ricerca abbia inizio!
2 coinvolgete nonni e genitori nella challenge e fatevi raccontare tutti i segreti dei vostri oggetti ritrovati: qual è il loro nome in italiano e in friulano? quale la loro funzione? in che anno sono stati costruiti? a chi appartenevano? c’è un ricordo particolare legato a loro?
3 prendete appunti, riscrivete questi racconti e poi pubblicateli sui vostri profili Facebook o Instagram o su quelli di mamma e papà, obbligatoriamente assieme a un disegno o una fotografia degli oggetti, senza dimenticarvi di taggare @EcodelleAcque!
Tutti i disegni e le foto, accompagnati dai rispettivi racconti, verranno condivisi e poi raccolti in un album sul profilo Facebook dell’Ecomuseo, in modo da creare un vero e proprio archivio digitale dei vostri ricordi! Cos’altro possiamo dire? Che la ricerca abbia inizio!
Nelle foto di Nicola Picogna, due esempi
di oggetti ritrovati: una zangola, in friulano “pigne”, risalente alla
prima metà del Novecento, con accanto lo stampo per il burro. La zangola
serviva per trasformare la panna in burro. Al mattino tutto il grasso
del latte, lasciato riposare al fresco della notte, veniva raccolto con
una spannarola e messo nella zangola, botticella che ruotando
velocemente su sé stessa compiva la magia. Il burro così ottenuto veniva
poi raccolto e messo in appositi stampi per dargli la giusta forma.
All’interno della zangola restava il latticello, squisitezza che le
moderne centrifughe non permettono più di gustare.
L'Antico Broilo : Prepotto per Eurovinum, il Paesaggio della Vite e del Vino
La
prima settimana inizia in aprile e prevede, all'interno del Percorso
Internazionale EUROVINUM, il Paesaggio della vite e del vino, la
presentazione di Prepotto, terra dello Schioppettino.
I
giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno visitato le
cantine, hanno
degustato
il vino rosso che tanto piaceva a Luigi Veronelli, hanno instaurato
buoni
rapporti
con l'Associazione Produttori Schioppettino di Prepotto, che ha
appena eletto
il
nuovo Presidente, il giovane Mattia Bianchini.
E'
nato così un percorso di informazione, con l'obiettivo di comunicare
in contesti
'altri'
i valori e la qualità di un territorio benedetto : la presentazione
a Milano,Vetrina
del
Gusto ; l'incontro a Prepotto di Millanta, l'iniziativa sulle tracce
di Luigi Veronelli;
gli
interventi ad ESOF2020 Euroscience Open Forum,Trieste Capitale
europea della Scienza,
sui
temi della sostenibilità ; la presenza in diversi appuntamenti
internazionali che
Borghi
d'Eyropa realizza nel corso del 2020.
La
scelta delle aziende è stata fatta dai giornalisti, dopo un viaggio
del gusto durato oltre
due
mesi.
La
conoscenza di Massimo, dell'azienda agricola Antico Broilo è
avvenuta alla antica
Trattoria
Ferreghini, in quel di Dolegna del Collio.
Subito
i viaggiatori del gusto hanno voluto degustare , con la cucina di
carne di Roberto, lo
schioppettino
di casa.
“100%
uve di Schioppettino, da vecchi cloni presenti in azienda, con
fermentazione spontanea
con
lieviti indigeni e 24 mesi in barrique- ci siega Massimo”-,L’
ANTICOBROILO ha sempre creduto sulle potenzialità di questo
grandissimo rosso, lo Schioppettino, così netto è stato il tragitto
che già da anni ha seguito solo la qualità. I vitigni da noi
coltivati, non sono i comuni che vengono trovati ovunque ma, le
tradizioni e il materiale genetico presente in azienda hanno fatto si
che vengano selezionati soltanto i ceppi piu vecchi ottenendo così
delle selezioni massali con
caratteristiche praticamente uniche. Poche gemme per ceppo e
l’equilibrato diradamento dei grappoli è il segreto della
produzione di 40-50 quintali per ettaro, niente chimica in vigna come
diserbo, ma puro lavoro manuale per eliminare le infestanti e
garantire la piccola fauna di coesistere assieme alla pianta. La
Raccolta dell’ uva viene eseguita da sapiente mani. Schioppettino
di Prepotto? …beh, che dire… sarà la nuova denominazione del
classico Schioppettino che se ottenuto e prodotto a Prepotto, potrà
vantarsi di tale denominazione. Tutti i
produttori sono ben intenzionati a portare avanti questo grande crù
dando il massimo per rispettare il rigido disciplinare e garantire il
rispetto delle tradizioni. Territorio, ecco, solo territorio e tanta
passione nella nuova sottozona Prepotto.”
Un'azienda
familiare, che coltiva sei ettari, seguendo una filosofia precisa.
"
Il Vignaiolo- racconta Massimo-, è una delle figure centrali del
vino contemporaneo. La sua esistenza è essenziale per assicurare al
consumatore un vino che abbia un forte attaccamento al territorio. Il
Vignaiolo coltiva la propria uva e quindi l'origine del suo vino è
certificata dalle fatiche compiute in vigna e in cantina dal
vigneron.
- Tutto parte dalla campagna, da sempre abbiamo creduto alla produzione di un prodotto come una volta, ossia mantenedno le tradizioni di un tempo per non perdere tipicità e non buttare via i numerosi sacrifici che i nostri avi hanno tramandato in noi. Seguiamo molto la parte qualitativa della vite, rispettando i carichi di uva per ceppo. Siamo ad agricoltura ecocompatibile e biologica da sempre, agiamo nel rispetto del ecosistema usando solo rame e zolfo, ma ci stiamo preparando ad usare nuovi agenti prodotti con alghe e derivati non prodotti di sintesi.
- Le vendemmie sono gestite solo da sapiente mani, dove noi seguiamo passo passo l’arrivo dell’uva in cantina, spiegando già in principio ai vendemmiatori le nostre esigenze qualitative. La cantina è la culla dei nostri vini dove dopo essere posti in barrique riposano per un periodo di 2 anni minimo.
Solo il tempo farà
capire al consumatore le potenzialità del vino che abbiamo racchiuso
nelle bottiglie rispettando le singole sfumature che le annate ci
trasmettono.
La Vista
Profumo di terra, di
buono, di territorio…sono questi i profumi di Prepotto.La vista e l
'olfatto è quel compromesso che, una volta entrati nella terra di
Prepotto, ci aiuta ad individuare ciò che con il naso e con gli
occhi ci coinvolge in questo Terroir.Prepotto è un piccolo paese
immerso ed inserito nel verde dove il clima e la natura aiuta a
preservare le spezie e le tipicità nel terreno, atto alla
valorizzazione di questo Vitigno Storico ed Autoctono, lo
Schioppettino.Dal 2008, dopo anni di duro lavoro grazie all
Associazione Produttori di Schioppettino
ha finalmente ottenuto per lo Stesso vitigno la denominazione di Crù
o meglio Prepotto.Facendo cosi si è potuto unire la storicità del
Vitigno con la bellezza e la peculiarità delle terre dove lui è
nato. Pochi e piccoli produttori uniti con spirito.
L’ Olfatto
Dopo avervi accolto
nel Territorio, facendovi chiudere gli occhi vi resterebbe l' Olfatto
…profumi veri, genuini, di terra, spezie e profumi che cerchiamo di
tramandare giorno dopo giorno e stagione dopo stagione, perche come
ben sapete la bellezza di un vino è la Diversità, ogni vino ogni
uva ed ogni territorio ha profumi suoi. Il nostro più bel compito è
quello di preservare questi caratteri, renderli unici e tangibili,
solo con passione e costanza. Tutte le nostre lavorazione sono nel
rispetto del consumatore, usando bassi dosi di SO2, ottenendo così
vini assai caratteristici e che esprimono tipicità senza snaturare
il territorio. "
CON AIS LA DEGUSTAZIONE SI FA SOCIAL
Il distanziamento sociale non ferma l’attività dell’Associazione Italiana Sommelier:
il vino si degusta su Facebook e Youtube con campioni e relatori professionisti
DEGUSTARE SUI SOCIAL. Le necessarie misure che hanno stabilito
l’isolamento degli italiani non impediscono agli appassionati di vino di
bere un bicchiere in casa propria, meglio ancora se a trattare di
Bolgheri, Etna o Barolo ci sono i campioni e i relatori della più grande associazione di sommelier del mondo. Così, con tre video-degustazioni alla settimana, pubblicate sulla propria pagina Facebook, sul canale Youtube e sul sito ufficiale, l’Associazione Italiana Sommelier ha deciso di rimanere accanto ai propri soci, e di coinvolgere tutti i wine lovers della rete, raccontando le grandi denominazioni del Paese.
CAMPIONI E RELATORI. Protagonisti dei video i vincitori del concorso
come ''Miglior Sommelier d’Italia'', e i relatori dell’Associazione, che
si sono prontamente messi a disposizione dai propri schermi. Così, per
fare qualche esempio, Nicola Bonera, già campione del 2010, tratterà di Franciacorta e Valtènesi; Valentino Tesi, campione in carica, le variegate zone del Chianti Classico; Eugenio Tropeano, presidente di AIS Basilicata, le sfumature dell’ Aglianico del Vulture. Assieme a loro, tanti altri sommelier professionisti, incluso il presidente nazionale Antonello Maietta, pronto a parlare di uno dei vini dolci più apprezzati del mondo: il ligure Sciacchetrà.
LA DISTANZA NON CI DIVIDE. ''Abbiamo coniato un hashtag significativo per il nostro progetto: #ladistanzanoncidivide'' – ha dichiarato il presidente nazionale Maietta – ''perché la distanza non ci divide dal sodalizio con i nostri soci e con tutti gli amanti del vino. Per un periodo non potremo vederci nelle aule e agli eventi, ma la nostra attività di formazione non si ferma:
ci vedremo comunque attraverso i canali della comunicazione AIS. I
migliori sommelier d’Italia, i nostri docenti, sono felicissimi di poter
condividere argomenti che stanno loro particolarmente a cuore e del
quale sono profondamente a conoscenza''.
NON SOLO DEGUSTAZIONI. Le possibilità offerte dalla rete non si fermano
alle degustazioni, e si estendono a quelle dell’ordinaria gestione
associativa. Sull’apposita piattaforma didattica, AIS Educational, sono già a disposizione i questionari
di autovalutazione relativi al primo e al secondo livello del corso,
per tutti i soci desiderosi di ripassare e tenersi in allenamento in
attesa di completare il proprio cammino per diventare sommelier.
Intanto, adeguando le proprie procedure all'emergenza coronavirus, per la prima volta nella storia di AIS, i membri del Consiglio Nazionale hanno potuto riunirsi tramite videoconferenza, lavorando dallo schermo di casa propria per portare avanti i progetti in corso.
domenica 29 marzo 2020
Stanig a Prepotto : vini e ospitalità d'eccellenza
Le giornate di informazione organizzate nel 2019 dall'Istituto per la cultura
slovena e dalla Pro Loco delle Valli del Natisone, in occasione del Mese
della Mobilità Dolce promosso da CO.MO.DO (Cooperazione per la Mobilità
Dolce) e dell'Anno del Turismo Lento, avevano portato i giornalisti e i
comunicatori di Borghi d'Europa ad incontrare presso lo SMO museo multimediale sloveno di San Pietro al Natisone i vini friulani della zona di Prepotto.
La scelta era caduta sull'azienda agricola Stanig.
La scelta era caduta sull'azienda agricola Stanig.
"E' il 1920 quando Giuseppe Stanig avvia l'attività vitivinicola ad Albana di Prepotto.
Sono trascorsi più di novant'anni e l'Azienda è gestita oggi dai nipoti Federico e Francesco con lo stesso amore, lo stesso entusiasmo e lo stesso rispetto verso le tradizioni legate alla terra e al vino che si produce ancora con il lavoro manuale e con la passione. Situata nel cuore dei Colli Orientali del Friuli l'Azienda si estende su una superficie di circa 9 ettari sui quali vengono coltivate con cura le varietà classiche friulana e qualche perla autoctona come lo Schioppettino di Prepotto".
Si era iniziato con Ribollicine Extra dry, Ribolla gialla in purezza . L'affinamento, lento e armonioso,
dura ben 90 giorni.
" Abbiamo poi degustato -osserva Alessio Dalla Barba, responsabile nazionale della Comunicazione
di Borghi d'Europa e sommelier AIS-, lo schioppettino di Prepotto. Un vino importante, che segna
in qualità le produzioni di Stanig".
Fra i rossi ricordiamo anche il merlot e il cabernet, fra i bianchi il Friulano, il Sauvignon, la Malvasia
e la Ribolla.
L'azienda offre anche il servizio di cucina agrituritsica e l'alloggio.
Sono trascorsi più di novant'anni e l'Azienda è gestita oggi dai nipoti Federico e Francesco con lo stesso amore, lo stesso entusiasmo e lo stesso rispetto verso le tradizioni legate alla terra e al vino che si produce ancora con il lavoro manuale e con la passione. Situata nel cuore dei Colli Orientali del Friuli l'Azienda si estende su una superficie di circa 9 ettari sui quali vengono coltivate con cura le varietà classiche friulana e qualche perla autoctona come lo Schioppettino di Prepotto".
Si era iniziato con Ribollicine Extra dry, Ribolla gialla in purezza . L'affinamento, lento e armonioso,
dura ben 90 giorni.
" Abbiamo poi degustato -osserva Alessio Dalla Barba, responsabile nazionale della Comunicazione
di Borghi d'Europa e sommelier AIS-, lo schioppettino di Prepotto. Un vino importante, che segna
in qualità le produzioni di Stanig".
Fra i rossi ricordiamo anche il merlot e il cabernet, fra i bianchi il Friulano, il Sauvignon, la Malvasia
e la Ribolla.
L'azienda offre anche il servizio di cucina agrituritsica e l'alloggio.
L’Agriturismo “Al Vecchio Gelso” è
situato nel mezzo di vigneti e colline, tra due chiese immerse tra il
verde delle colline incontaminate. La sala da pranzo è ricavata in un
vecchio fienile da poco ristrutturato.
L’Agriturismo abbina l’ottimo vino
alla cucina di qualità proponendo menù in base alla stagione, come
accade con il frico: oltre a quello tradizionale di patate, a seconda
del periodo offre varietà con porro, erbe dell’orto e salsiccia.
Un altro fiore all’occhiello è la
carne: arrotolati di oca, anatra ma anche faraona ripiena. Senza
dimenticare brovada e muset, salame all’aceto, frittate alle erbe,
gnocchi, lasagne e tagliatelle fatte in casa. A completare golosi dolci
rigorosamente fatti in casa, come lo strudel di mele, la panna cotta e
la famosa gubana. Ristorante aperto dal Giovedì alla Domenica.
L'azienda agricola Stanig è stata inserita nel Percorso Internazionale EUROVINUM,Il Paesaggio
della Vite e del Vino.
venerdì 27 marzo 2020
L'Europa della scienza e della cultura : le 20 settimane dei Percorsi Internazionali di Borghi d'Europa - Prepotto nella rete internazionale
Nell'aprile del
2019 la rete Borghi d'Europa presentava a Milano, presso l'Ufficio
del Parlamento Europeo, il progetto dei Percorsi Internazionali.
I temi :
Percorsi della Fede ; I Mulini del Gusto, le Vie del Pane e le Vie
della Pizza ; La Via della Birra ; Eurovinum, Il Paesaggio della Vite
e del Vino ; Le Terre e le contrade del gusto ; Aquositas, Le Vie
d’Acqua ; Terre Romane e Bizantine ; Le Ferrovie (non) dimenticate
e la Mobilità Dolce
Le Montagna
dell'Informazione ; Collinando,Le Terre di Collina.
Nel corso del
2019 i giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno
visitato tutte le località
inserite nei
Percorsi, costruendo così un viaggio del buon e bello vivere fondato
sugli scambi
culturali e i
principi dell’interculturalismo.
Il progetto
'L'Europa delle Scienze e della cultura', Patrocinato dalla IAI
(Iniziativa Adriatico Jonica, Forum Intergovernativo per la
cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica)
ed ESOF2020
Eurosciences Open Forum -Trieste Capitale Europea della Scienza,
propone in
20 settimane i
luoghi e le vie del gusto di ciascun Percorso.
La prima settimana : Prepotto per
Eurovinum, il Paesaggio della Vite e del Vino
La prima settimana inizia in aprile e
prevede, all'interno del Percorso Internazionale EUROVINUM, il
Paesaggio della vite e del vino, la presentazione di Prepotto, terra
dello Schioppettino.
I giornalisti e i comunicatori di
Borghi d'Europa hanno visitato le cantine, hanno
degustato il vino rosso che tanto
piaceva a Luigi Veronelli, hanno instaurato buoni
rapporti con l'Associazione Produttori
Schioppettino di Prepotto, che ha appena eletto
il nuovo Presidente, il giovane Mattia
Bianchini.
E' nato così un percorso di
informazione, con l'obiettivo di comunicare in contesti
'altri' i valori e la qualità di un
territorio benedetto : la presentazione a Milano,Vetrina
del Gusto ; l'incontro a Prepotto di
Millanta, l'iniziativa sulle tracce di Luigi Veronelli;
gli interventi ad ESOF2020 Euroscience
Open Forum,Trieste Capitale europea della Scienza,
sui temi della sostenibilità ; la
presenza in diversi appuntamenti internazionali che
Borghi d'Eyropa realizza nel corso del
2020.
La scelta delle aziende è stata fatta
dai giornalisti, dopo un viaggio del gusto durato per oltre
due mesi.
GIN ENGINE prepara un kit per il tuo cocktail a casa con BOSS DOMS e IL PAGANTE. Tutti i proventi saranno donati alla fondazione CESVI per l'Ospedale di Bergamo
Il miglior carburante per il tuo house party? Tu pensa al ghiaccio e alla tonica ed ENGINE spedirà a casa tua il Kit ENGINE Oil inclusive,
la speciale confezione per il tuo cocktial da preparare a casa, che
include il gin biologico prodotto nelle Langhe nella sua irriverente
tanica di olio motore, un secchiello da gran premio e i bicchieri di
latta più rumorosi del mercato. E sappi che oltre a fare del bere, con ENGINE farai soprattutto del bene. Tutti i profitti di questa vendita saranno destinati alla raccolta fondi del CESVI per l'Ospedale di Bergamo.
Collaboreranno con il progetto ENGINE Oil inclusive per rendere il progetto virale, BOSS DOMS, l’irriverente artista bresciano partner in crime e producer di Achille Lauro, con lui sul palco a Sanremo 2020
IL PAGANTE, il collettivo musicale milanese nato nel 2010 raccontando l’ironia sullo stile di vita milanese, oggi divenuto uno dei maggiori fenomeni social non solo su millenials, ma su generazione Y e nostalgici degli anni ‘80.
ENGINE,
gin biologico italiano, ha avviato il motore della solidarietà per
sostenere in prima fila la città di Bergamo, che sta vivendo in questi
giorni la situazione più emergenziale e drammatica.
Tutti i profitti ricavati dalle vendite saranno destinati al progetto di fundraising #sostieniunospedale che con la raccolta fondi del CESVI supporta:
- l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per
l’acquisto di respiratori, dispositivi di ventilazione non invasiva,
strumenti di monitoraggio emodinamico, cuffie, maschere, camici e
occhiali monouso per il personale medico.
- l'assistenza agli anziani soli a Milano e a Bergamo (consegna pasti, spesa, mascherine e medicinali a domicilio).
CESVI,
associazione nata a Bergamo 35 anni fa, in prima linea nel supporto
all'ospedale della città e che si occupa anche di assistenza domiciliare
alla popolazione anziana più povera.
ENGINE #fuelthedream
E per chi vuole contribuire all'obiettivo comune per aiutare l'ospedale, qui il link al quale tutti possono donare:
I proventi di questa charity ENGINE saranno donati a:
CESVI – Fondazione di partecipazione e ONG
24128 Bergamo, via Broseta 68/a
tel. +39 035 2058058 – fax +39 035 260958 – cesvi@cesvi.org
Codice Fiscale: 9500 873 0160
IBAN: IT 57 O 03111 11101 000000001000
ENGINE. La Storia.
Nato da un’idea di Paolo Dalla Mora, manager internazionale e imprenditore, creatore di Consoolting società di consulenza di marketing e comunicazione nella moda e nel mondo wine & spirits e fondatore inoltre dell’osteria Campamac a Barbaresco – luogo di culto nelle Langhe per tartufi e vini –, gin ENGINE celebra un immaginario fatto di lattine di olii e carburanti, gare di motocross e veicoli da corsa – da sempre grande passione del suo ideatore –, nel ricordo dei grandi miti degli anni ‘80 come l'intramontabile Dodge Charger, l’auto ribattezzata Generale Lee nella fortunata serie tv Hazzard.
Ogni dettaglio del progetto – a partire dal nome, che significa infatti “motore” – è un omaggio proprio a quel mondo di auto e officine caro agli appassionati, ma anche parte di una memoria collettiva più ampia: ENGINE infatti non ha una classica bottiglia ed è contenuto in una vera e propria tanica di latta da mezzo litro – con tappo a vite – che evoca l’iconico contenitore per l’olio delle macchine o per la miscela della Vespa, il Ciao, il Sì, mezzi a due ruote diventati simboli per le generazioni di quegli anni.
Il packaging è originale anche nella grafica
che nei suoi vari dettagli è un tributo a segni caratteristici del
mondo delle macchine, come la spia dei vecchi Land Rover racchiusa
dentro uno scudo d’oro, e il numero 01 che richiama le auto da corsa,
come l’indimenticabile seriale delle mitiche Lancia Delta S4 guidate dai
grandi campioni del rally come indimenticabile Henri Toivonen.
“L’idea di sviluppare ENGINE nasce
dall’unione di mie due grandi passioni, il mondo dei motori e gli
spirits, quest’ultimo, mercato in cui lavoro da oltre 10 anni. Da tempo
avevo in mente un progetto legato al beverage e un giorno, mentre stavo
sistemando la mia moto in garage a Barbaresco, bevendo una tazza del
tradizionale digestivo di Langa a base di acqua calda, scorza di limone e
foglie di salvia, ho realizzato che sarebbe stato interessante
riproporre proprio quei sapori in una versione alcolica e assaggiarlo in
un long drink”, racconta Paolo Dalla Mora. “Una volta
definita la formula con l’aiuto di sapienti mani e buoni palati di
artigiani locali, ho iniziato a immaginare quale potesse essere
l’estetica del progetto e, considerando che tutto ha preso forma proprio
nel mio garage, ho pensato che fosse adatta per ENGINE un’identità che andasse in un’altra direzione rispetto alla trasparenza che oggi ricercano gli spirits, più ‘dirty’, inaspettata, capace di stravolgere completamente il concetto di bottiglia. ENGINE è
infatti il primo gin in un contenitore di latta e con il suo spirito
forte, deciso, si contrappone in modo radicale ad un’estetica dei gin
che invece si fa sempre più limpida, pura e pulita”.
ENGINE inoltre è un tributo a quelle storie del passato che hanno visto un legame speciale tra i cocktail classici e il mondo dei motori, come il cocktail Bentley
di Harry Craddock – dedicato a Woolf “Babe” Barnato e ai terribili
ragazzi londinesi della Bentley che per tre anni vinsero la 24 ore di
Les Mans, il classico Golden Cadillac Cocktail creato negli anni ‘60 negli Stati Uniti in onore del film 2Una Cadillac Tutta d’Oro”, e ancora l’Automobile Cocktail le cui versioni risalgono al 1903 e al 1913.
ENGINE. Il Prodotto.
ENGINE è un gin cold compound italiano, prodotto artigianalmente da mastri distillatori in piccoli lotti di produzione e imbottigliato a mano in un laboratorio in Alta Langa, al confine tra la provincia di Cuneo e Savona.
La sua formula si lega alla tradizione italiana e piemontese, rendendo omaggio nella sua composizione proprio a quei rosoli, cordiali e liquori, realizzati tutti a base di salvia e limone, che in passato hanno rappresentato gli antichi rimedi digestivi.
È prodotto interamente con ingredienti 100% biologici, da filiera controllata e di provenienza italiana: alcool da grano tenero, ginepro, salvia ligure, limone della costiera amalfitana, rosa damascena e acqua delle Alpi.
“Fin
dal 2001, con la nascita del movimento Triple A che racchiude i vini
degli Agricoltori Artigiani Artisti, l’autenticità e le battaglie contro
ogni sorta di standardizzazione hanno sempre caratterizzato le scelte
di Velier. ENGINE,
con il suo packaging contemporaneo e dirompente e con il suo essere
100% biologico, è perfettamente coerente con questi valori e siamo
felici di presentarlo oggi all’interno del nostro catalogo prodotti”, ha dichiarato Luca Gargano, presidente di Velier, azienda italiana distributrice esclusiva di ENGINE in Italia.
ENGINE si contraddistingue per un carattere deciso
in cui i profumi balsamici del ginepro sono completati dalle fresche
note delle scorze di limone e dall’intenso profumo di salvia, su
elegante sottofondo floreale; all’assaggio mantiene un’ottima corrispondenza gusto olfattiva
con finale leggermente amaricante delle foglie di salvia, mentre le
note dolci della radice di liquirizia danno al prodotto un ideale il
bilanciamento finale.
La distillazione
avviene sottovuoto a bassissime temperature grazie all’uso di un
evaporatore rotante di ultima generazione – il brillante motore di
questo gin – permettendo una concentrazione elevata di aromi e profumi
totalmente naturali.
In mixologia ENGINE è
ideale per il Gin Tonic o Fizz dove si esaltano le note agrumate
dell’acqua tonica e il finale leggermente amaricante della salvia. È
perfetto anche per il Martini grazie alla presenza degli oli essenziali di limone. Interessante la prova On The Rocks, come insolito digestivo.
ENGINE va servito sempre con una foglia di salvia come “guarnizione”.
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