martedì 16 settembre 2025

LA COMMISSIONE AGRICOLTURA DEL PARLAMENTO EUROPEO IN VISITA AL PARMIGIANO REGGIANO: FOCUS SU RIFORMA IG, MERCATI INTERNAZIONALI E FUTURO DELLA PAC

 



Una delegazione della Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale (AGRI) del Parlamento europeo ha fatto tappa oggi a Reggio Emilia nell’ambito della missione in Italia (15-17 settembre) dedicata all’incontro con alcuni degli attori principali della filiera agroalimentare del Paese e con rappresentanti politici e istituzionali italiani ed europei. Guidata dalla presidente Veronika Vrecionová (Repubblica Ceca), la delegazione – composta da parlamentari provenienti da diversi Paesi e gruppi politici – ha visitato un caseificio di produzione di Parmigiano Reggiano, simbolo del Made in Italy e modello di riferimento nel panorama delle Dop europee. All’incontro hanno preso parte anche gli eurodeputati italiani Stefano Bonaccini e Dario Nardella, che hanno promosso la missione.

 

Dopo i saluti istituzionali della presidente Vrecionová e dell’onorevole Bonaccini, membro della Commissione, Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, ha accolto la delegazione illustrando le sfide e le opportunità che attendono il comparto. Al centro del confronto alcuni temi chiave per l’agenda europea. In primis, la valutazione positiva della Riforma delle Indicazioni Geografiche 2024 che ha rafforzato i Gruppi e i Consorzi, gli strumenti di tutela, introdotto procedure e tempi certi e ampliato le garanzie per le Dop e Igp.

 

Il Consorzio ha ribadito l’importanza di una piena attuazione della riforma, sia attraverso i decreti nazionali che con l’avvio del GI Action Plan annunciato dalla Commissione UE a partire dal 2026.

 

Non è mancata l’occasione per un’analisi degli scenari internazionali. La delegazione ha infatti raccolto la posizione del Parmigiano Reggiano rispetto alla disputa tariffaria USA-UE, con i dazi voluti dal presidente Donald Trump attualmente fissati al 15%, con un richiamo al ruolo decisivo degli accordi bilaterali (quali i FTA - Free Trade Agreements) nella protezione delle Indicazioni Geografiche. È stato inoltre espresso un giudizio positivo sugli accordi con Giappone, Messico e Mercosur, e l’auspicio per una rapida ripresa dei negoziati con l’Australia.

 

L’incontro ha sottolineato l’esigenza di una nuova visione europea, che sappia mantenere un approccio equilibrato alla Politica agricola comune e superi gli estremismi che hanno segnato il dibattito su temi ambientali e di etichettatura nutrizionale come il Nutriscore. Il Parmigiano Reggiano ha ribadito come il modello europeo di agricoltura, fondato su qualità, sostenibilità e legame con i territori, possa rappresentare un motore per la competitività e la resilienza dell’UE nel contesto globale.

 

Il Parmigiano Reggiano è uno dei formaggi più antichi e celebri al mondo: viene prodotto ancora oggi con soli tre ingredienti (latte crudo, sale e caglio), senza additivi né conservanti e con una tecnica rimasta sostanzialmente invariata nei secoli. La sua filiera, profondamente legata al territorio d’origine (Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna a sinistra del fiume Reno e Mantova a destra del Po), coinvolge oltre 2.100 allevatori, 291 caseifici e 50.000 persone, con una produzione che nel 2024 ha superato i 4 milioni di forme. Il giro d’affari è pari a 1,77 miliardi di euro alla produzione e 3,2 miliardi al consumo, con un export che rappresenta quasi il 50% del totale: numeri che confermano il Parmigiano Reggiano come ambasciatore del Made in Italy agroalimentare nel mondo.

 

La visita di Reggio Emilia ha confermato il ruolo della Dop come eccellenza e laboratorio di esperienze in grado di offrire spunti concreti per l’evoluzione delle politiche agricole europee, rafforzando il dialogo tra istituzioni comunitarie e produttori.


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