Dopo due anni di chiusura, sabato 6 dicembre 2025 la Pinacoteca Civica “Francesco Podesti” di Ancona riapre al pubblico con un nuovo allestimento delle sale espositive permanenti. Un ritorno molto atteso, che restituisce alla città la sua principale sede museale e uno dei più importanti luoghi di cultura delle Marche. La Pinacoteca rappresenta un forte elemento identitario per la città e per questo la sua apertura si inserisce nel percorso di candidatura di Ancona a Capitale italiana della Cultura 2028, e si lega anche al Premio Marche, che dopo vent’anni torna oggi con una mostra dal titolo “Erratica” nella città dorica dove è nato, e che ha contribuito a creare con le opere dei suoi vincitori la collezione d’arte contemporanea della Pinacoteca.
La Pinacoteca “Francesco Podesti” è considerata tra le più importanti in Italia per la straordinaria presenza di opere di pittura marchigiana, veneta e delle varie scuole italiane. Tra le collezioni, che vanno dal XV fino al XX secolo, spiccano la Pala Gozzi di Tiziano Vecellio, capolavoro rinascimentale del 1520, e, dello stesso Tiziano, la Crocifissione. A queste si affiancano opere di straordinaria importanza come la Circoncisione di Olivuccio Ciccarello, la Madonna con Bambino di Carlo Crivelli, la Pala dell’Alabarda di Lorenzo Lotto, che testimonia il genio narrativo ed emotivo dell’artista, l’Immacolata del Guercino - una delle testimonianze più alte del Seicento italiano, dove la Vergine sembra emergere dal paesaggio marino che richiama il golfo di Ancona, quasi a suggellare il legame profondo tra la città e il suo mare – e la Madonna col Bambino e i santi Nicola di Bari, Francesco di Sales e Ambrogio di Carlo Maratti, realizzata nel 1672 per l’altare maggiore della chiesa di San Nicola in Ancona. A queste, si aggiungono importanti testimonianze della scuola anconetana, come le opere di Andrea Lilli, e i dipinti di grande fascino come la Negromante attribuita a Angelo Caroselli.
La riapertura segna il completamento di un ampio progetto di riqualificazione, approvato dalla Giunta comunale della città dorica su proposta dell’assessore alla Cultura Marta Paraventi, realizzato con il contribuito di Regione Marche e degli sponsor Viva Servizi e Viva Energia e la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona, Pesaro e Urbino. L’intervento segue il percorso avviato nel 2023 dall’Assessorato ai Lavori Pubblici del Comune di Ancona con fondi PNRR, che ha interessato Palazzo Bosdari - sede storica della Pinacoteca - con lavori di adeguamento impiantistico, meccanico, elettrico e di climatizzazione, garantendo al museo standard di conservazione e fruizione adeguati al suo ruolo. Contestualmente, anche in base ai nuovi indirizzi dell’Assessorato in materia di valorizzazione dell’identità culturale di Ancona, è stato predisposto un progetto scientifico delle collezioni, pensato per garantire al pubblico una fruizione più completa, coinvolgendo il Museo Tattile Statale Omero per la condivisione degli aspetti museografici legati all’accessibilità e all’inclusione. Marche Teatro inoltre supporterà la Pinacoteca nell’attività di promozione.
Il progetto di riallestimento della Pinacoteca è stato realizzato all’architetto Carla Lucarelli, che ha lavorato su una serie di interventi integrati: da quello generale di allestimento delle sale, a quello relativo ai corpi illuminanti e infine il progetto di relamping relativo al rinnovo e all’ottimizzazione dell’illuminazione esistente con soluzioni più efficienti e sostenibili, volte a valorizzare le opere senza comprometterne la conservazione. Il progetto scientifico e museografico, che si è articolato nel tempo, ha visto il contributo congiunto e complementare di Stefano Zuffi, storico dell’arte e già curatore della Pinacoteca “Francesco Podesti”, Luigi Gallo, Direttore della Galleria Nazionale delle Marche e della Direzione Regionale Musei Marche e il contributo dell’Assessore alla Cultura del Comune di Ancona Marta Paraventi.
Complessivamente saranno esposte 133 opere, mentre oltre 600 lavori saranno conservati nei nuovi depositi attrezzati del terzo piano, con sistemi di climatizzazione e sicurezza integrati. “La Pinacoteca – dichiara l’assessore Marta Paraventi – tornerà nella disponibilità della città di Ancona. L’allestimento delle sale offrirà ai cittadini e ai visitatori un’esperienza culturale moderna, inclusiva e coerente, valorizzando al meglio le nostre collezioni, che rappresentano un forte elemento identitario per la città. Dal 2026 la Pinacoteca potrà accogliere mostre di grande formato, arricchendo ulteriormente l’offerta culturale cittadina. Un vero percorso culturale museale integrato che, dalla Mole Vanvitelliana arriva alla Via Maestra, una delle aree progettuali del dossier di candidatura Ancona capitale italiana della Cultura 2028, e si snoda dal Teatro delle Muse alla Pinacoteca, fino al Museo Archeologico, l’Anfiteatro e il Museo diocesano, includendo piazze storiche e chiese vanvitelliane”.
Il progetto scientifico e museologico
Il progetto scientifico è frutto di un dialogo continuo tra ricerca storica, visione curatoriale e valorizzazione del patrimonio civico. A Stefano Zuffi si deve il progetto generale impostato in chiave cronologica, il cui primo nucleo fu inaugurato nell’aprile 2023, comprendente la nuova biglietteria, la sezione dedicata a Francesco Podesti e la sala conferenze al piano terra. In parallelo Luigi Gallo, in qualità di Direttore Regionale Musei Marche, ha proposto una revisione della sala delle grandi pale d’altare di area veneta, con un nuovo assetto museografico che migliora la leggibilità delle opere di Tiziano, oltre alla ricollocazione della Pala dell’Alabarda di Lotto in una sala distinta. Nel corso del 2025 si è entrati nel vivo dell’allestimento e l’assessore Marta Paraventi, in qualità di storica dell’arte, è intervenuta per confermare l’impianto museologico e il layout visivo adottati nel 2023, arricchendo l’esposizione con un ampliamento del corpus delle opere di Francesco Podesti, l’individuazione del bassorilievo del XV secolo che non si esclude raffiguri Ciriaco d’Ancona come “spirito guida” che invita il visitatore a scoprire i tesori della pinacoteca e l’inserimento nel percorso del Ritratto di donna della famiglia Ferretti del sec. XIX, di grande fascino. Particolare attenzione è stata riservata alle opere di Olivuccio di Ciccarello e a quelle di Andrea Lilli - artista nativo di Ancona - e al dipinto La Negromante attribuito ad Angelo Caroselli. Le due opere di Guercino sono invece state disposte in dialogo visivo in un allestimento studiato per esaltarne la forza espressiva.
Il nuovo allestimento: un museo rinnovato, accessibile e sostenibile
Il nuovo allestimento delle sale permanenti ridisegna completamente l’esperienza di visita, offrendo al pubblico un percorso fluido, coerente e accessibile, che valorizza le collezioni storiche e le connette in modo armonico alla storia e all’identità di Ancona. L’intervento stato preceduto dai lavori di adeguamento impiantistico - meccanico, elettrico e di climatizzazione – finanziati con il PNRR, seguiti dalla realizzazione di nuovi sistemi di illuminazione e supporti museografici. Le nuove luci a LED a basso consumo e ad alta resa cromatica, calibrate sulle temperature di colore più idonee per la pittura antica e moderna, permettono una lettura chiara e naturale delle opere, accentuando la loro profondità e luminosità originaria. Il progetto generale di allestimento, firmato dall’architetto Carla Lucarelli, unisce estetica e funzionalità attraverso la realizzazione di boiserie e contropareti per schermare gli impianti e restituire decoro agli ambienti, arricchito da un apparato didattico rinnovato in italiano e inglese, e sistemi tattili realizzati in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero, che garantiscono un percorso di visita pienamente inclusivo.
Un lungo percorso di valorizzazione
Il nuovo allestimento rappresenta il più recente traguardo di un percorso iniziato oltre un secolo fa. Fondata ufficialmente il 1° giugno 1884, la Pinacoteca Civica “Francesco Podesti” di Ancona fu istituita in seguito alla donazione di un consistente nucleo di opere e disegni del pittore Francesco Podesti. La sede originaria, nel convento di San Domenico, lasciò poi il posto, nel 1927, a quella di San Francesco delle Scale, distrutta dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Nel dopoguerra, grazie al lavoro del soprintendente Pietro Zampetti, la raccolta trovò una nuova collocazione nel Palazzo degli Anziani, e nel 1973 fu trasferita nella sede attuale di Palazzo Bosdari. Dopo un importante progetto di ampliamento tra il 2009 e il 2016, che portò al recupero di Palazzo Bonomini, gli interventi finanziati dal PNRR tra il 2023 e il 2025 hanno completato la riqualificazione architettonica e funzionale del complesso, consegnando alla città una Pinacoteca rinnovata, moderna e pienamente accessibile.
Nessun commento:
Posta un commento