La giornata inaugurale svoltasi a Pollenzo ha segnato l’avvio operativo del progetto, riunendo produttori, studiosi e professionisti per un primo momento di analisi e degustazione comparata guidata dal Master of Wine Wojciech Bońkowski. I risultati emersi guideranno i prossimi approfondimenti, affiancati da una serie di materiali pratici pensati per facilitare la comprensione e la valorizzazione del territorio: note di degustazione, carte dei vini strutturate, proposte di abbinamento e strumenti di esposizione per il retail. A questi si aggiungono contenuti dedicati allo storytelling e alla comunicazione – immagini, video e interpretazioni artistiche – pensati per raccontare il Roero in modo originale e coinvolgente. I DUE ASSET PRINCIPALI: I SUOLI E IL NEBBIOLO |
L’approccio di Rotaria integra tre livelli: geologico, sensoriale e culturale. La geologia rappresenta il punto di partenza per leggere la complessità del Roero, analizzando formazioni, suoli, pendenze ed esposizioni. A questo si affiancano degustazioni comparative, che verificano come tali caratteristiche si riflettano nelle diverse espressioni del Nebbiolo, mentre il coinvolgimento diretto dei produttori garantisce un confronto costante e un metodo condiviso. |
Elemento centrale del progetto è la mappa geologica semplificata del Roero, sviluppata su impulso di Nicola Pasquero ed Edmondo Bonelli, utilizzando come base scientifica e visiva una porzione della mappa “Geoviticola Langa e Roero” realizzata da Alessandro Masnaghetti in collaborazione con Giampiero Romana e lo stesso Edmondo Bonelli. La presenza di caratteristiche geologiche e naturalistiche affini ha permesso di suddividere il territorio in tre macro-aree – sabbia, marna e argilla – facilitando una lettura immediata delle principali zone e delle rispettive identità. La mappa diventa così uno strumento di orientamento e interpretazione, utile per comprendere le differenze tra suoli, esposizioni e paesaggi che definiscono la complessità del Roero. |
Il Nebbiolo, vitigno simbolo del territorio e dei grandi vini delle Langhe, è stato scelto da Rotaria come denominatore comune, perché consente di osservare come ciascun produttore interpreti in modo unico lo stesso vitigno, mettendo in evidenza le sfumature determinate dai differenti suoli, dalle esposizioni dei vigneti e dalle scelte agronomiche. Le sabbie del Roero generano vini di finezza aromatica e tannini più delicati; le marne conferiscono struttura, profondità e una tessitura più ampia; le argille esaltano intensità, potenza e longevità. |
Rotaria riunisce produttori diversi per storia, dimensioni, approccio agronomico e sensibilità, accomunati dalla volontà di contribuire a una lettura condivisa del Roero, anche se non risiedono nel territorio. La partecipazione è volontaria e aperta a chi ne condivide metodo e visione, con approccio collaborativo e orientato alla ricerca. Ad oggi fanno parte del collettivo: |
Alberto Oggero · Angelo Negro · Bajaj – Adriano Moretti · Cascina Chicco · Cornarea · Cordero Gabriele · Deltetto 1953 · Ghiomo · Giovanni Almondo · Hilberg Pasquero · Malvirà · Manuele Priolo · Marco Porello · Matteo Correggia · Rabel · Rosavica Benotti · Sandrone Luciano · Valfaccenda |
|
Nessun commento:
Posta un commento